Una storia iraniana inaugura il Festival dei diritti umani a Lugano
Si rinnova l’importante appuntamento con una serie di pellicole sulla violazione dello Stato di diritto nel mondo
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Si rinnova l’importante appuntamento con una serie di pellicole sulla violazione dello Stato di diritto nel mondo
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• – Redazione
Si rinnova l’importante appuntamento con una serie di pellicole sulla violazione dello Stato di diritto nel mondo
Si inaugura oggi il Film Festival Diritti Umani di Lugano, con il film “KHERS NIST” – “GLI ORSI NON ESISTONO”, diretto dal regista iraniano Jafar Panahi, premio speciale della giuria nella 79° edizione della Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia.
Jafar Panahi è in carcere in Iran dal luglio di quest’anno. Nel 2010 aveva subìto una condanna che lo obbligava a non girare film, a non uscire dal paese, e a non avere contatti con i media. Nonostante questi divieti Panahi ha continuato a girare le sue opere e ad utilizzare il cinema come linguaggio per ritrarre e incidere sulla realtà.
Questo film ci parla di confinamento, di un tipo di confinamento forzato che agisce su più livelli e che impedisce alle persone di circolare, letteralmente e metaforicamente, come vogliono. Gli orsi di Panahi sono mostri che la comunità inventa per proteggersi: è la metafora tratta dal folklore persiano, volta a forgiare i bambini, e pure gli adulti, nella convinzione dell’insicurezza e del bisogno di protezione come cornice concettuale.
In Iran, da qualche settimana le donne hanno deciso di dire basta non solo all’obbligo del velo ma anche alla mancanza di democrazia, e molti uomini, soprattutto giovani, le accompagnano in un moto collettivo di indignazione: ”Zhen, Zhian, Azadi” (“Donna, vita, libertà”) [ne parliamo anche qui, in un contributo del sito “Valigia blu”, ndr]; protestano dal giorno della morte in carcere della ventiduenne curda Mahsa Amini, arrestata e poi detenuta in un carcere di Teheran per aver indossato il velo “in modo improprio”. Non sappiamo se questo sia l’inizio di una svolta politica sostanziale, ma dobbiamo prestargli attenzione affinché, soprattutto, le coraggiose protagoniste delle proteste, che durano ormai da diverse settimane al prezzo di decine di morti e migliaia di arresti, si sentano accompagnati nella loro sfida; sono loro, oggi, a lottare contro i veri mostri.
Proiezione: Cinema Corso, Lugano Mercoledì, 19 Ottobre 2022
Lingua: Farsi
Sottotitoli: italiano, inglese
Durata: 107′
Trama: Il film ritrae due storie d’amore parallele. In entrambe gli amanti vengono osteggiati dalle forze della superstizione, dalle meccaniche del potere e da ostacoli nascosti e inevitabili. Completato poco prima dell’arresto del regista, con l’accusa di aver partecipato alle proteste di piazza per la liberazione dei suoi colleghi cineasti, KHERS NIST adombra lo spettro della reclusione, a cui il regista, che ha vissuto a lungo sotto grosse restrizioni, ha dovuto purtroppo fare l’abitudine da artista e cittadino iraniano.
Premio speciale della giuria, Mostra del Cinema di Venezia 2022 – Prima Svizzera italiana
PRECEDE LA PROIEZIONE IL SALUTO DELLE AUTORITÀ
In collaborazione con la Fondazione Diritti Umani
Una pellicola ci ricorda quanto transizione ecologica e diritti sociali siano inscindibili
di Hassan Fazili, 2019, 87 minuti, USA, Qatar, GB