A proposito di “Per chi suona la campagna (elettorale)”

A proposito di “Per chi suona la campagna (elettorale)”

Una replica di Manuele Bertoli, Direttore del Dipartimento Educazione, Cultura e Sport


Redazione
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A proposito di “Per chi suona la campagna...

Dopo l’uscita dell’articolo “Per chi suona la campagna (elettorale)”, abbiamo ricevuto e doverosamente pubblichiamo la seguente replica da parte del Consigliere di Stato Manuele Bertoli.

Caro signor Lombardi,

ho letto il suo recente contributo intitolato “Per chi suona la campagna (elettorale)”.
Non entro evidentemente nel merito dei giudizi politici sulla mia persona, che io non mi sono mai permesso di commentare: il tempo sarà giudice implacabile, nel bene e nel male.

A proposito invece della mia onorabilità, non so per quale ragione abbia sentito l’impulso di sostenere che starei di nuovo, quindi almeno per la seconda volta, per dover affrontare una possibile Commissione parlamentare d’Inchiesta. Ma mi dica: quale sarebbe la prima che mi concerne? E inoltre: affrontare un’eventuale commissione parlamentare d’inchiesta è già una “condanna”? Non sarebbe saggio e magari un tantino civile vedere se viene davvero istituita e attenderne serenamente e pacatamente le conclusioni?

Non so nemmeno per quale ragione, a proposito del cosiddetto caso Unitas, lei parli di una brutta faccenda che avrei troppo facilmente “scaricato” una volta di più addosso all’uso che ne fanno i media, e che sarebbe invece da affrontare in tutta trasparenza per non lasciarla in mano a chi ne fa un uso strumentale. Le è forse sfuggito che ho tenuto una conferenza stampa il 10 febbraio scorso sul tema proprio per fare totale trasparenza, un’occasione nel corso della quale tutti media hanno potuto chiedere liberamente quel che volevano? Le è forse sfuggito che l’unico “media” che ho contestato sul come ha gestito la cosa e che ho appena querelato è il Mattino della domenica, non proprio una testata neutrale e non proprio un settimanale in odore di premio Pulitzer?

Che dire: davvero oggi le narrazioni valgono più dei fatti. Peccato che anche lei sia caduto in questo meccanismo.”


Egregio onorevole Bertoli, mi permetto di rispondere, in breve, alle sue numerose domande, nel pieno rispetto della sua onorabilità che non mi pare di aver messo in discussione con il mio articolo, in cui ho semplicemente evocato alcuni casi, che toccano direttamente o indirettamente lei ed il suo partito e che riguardano malauguratamente molestie e abusi. A tale proposito ho scritto, e cito testualmente che il “Consigliere di Stato uscente, di nuovo, insieme al proprio partito, si trova ad un passo dal dover affrontare una possibile Commissione parlamentare d’Inchiesta (e ancora una volta intorno a questioni tristissime di molestie ed abusi)”. Non ho scritto che precedentemente una CPI sia stata istituita, né che lo sarà ora, ma che nei due casi in questione, si è arrivati al punto di discuterne. Sono pure al corrente del fatto che lei abbia indetto, a titolo personale, una conferenza-stampa per rispondere a tutte le domande sul “caso Unitas” ed ho anche ascoltato le sue parole nell’intervento che ha fatto in Parlamento sempre sullo stesso tema (evocando lo Spirito Santo) dopo che anche dalle file del suo partito si è parlato di “problemi comunicativi”. Ora potrebbe profilarsi l’istituzione di una CPI, ma non è ancora detto, né l’ho scritto. Non ho nemmeno scritto che l’istituzione di una CPI costituisca una “condanna” perché non lo penso. Mi pare però che sia lecito considerare l’uno e l’altro caso come una “brutta faccenda”, come altro la vogliamo chiamare? Lungi da me e dal nostro sito, comunque, farne pretesto per una sterile polemica, e men che meno per “impugnare” il caso in termini politici personalistici. Mi è parso solo un tema, lo concederà, oggettivamente triste, che sta accompagnandoci in queste settimane di campagna con tutto ciò che ne consegue e che lascio alla valutazione dei lettori, restando in attesa dell’esito della sua legittima querela nei confronti di altra testata.

Enrico Lombardi
Nell’immagine: Manuele Bertoli durante la citata conferenza stampa (dal servizio RSI)

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