A letto col nemico
È possibile, addirittura probabile, che USA ed Europa debbano collaborare coi Talebani che li hanno umiliati. Obiettivo: evitare che l'Afghanistan ridiventi base del jihadismo globale
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È possibile, addirittura probabile, che USA ed Europa debbano collaborare coi Talebani che li hanno umiliati. Obiettivo: evitare che l'Afghanistan ridiventi base del jihadismo globale
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La collaborazione fra i due ex nemici era dunque già operativa, ultima tappa (ma non conclusiva) di una brutta vicenda storica durata quattro decenni, e definita anche il ‘cortocircuito jihadista degli Stati Uniti’. Iniziato con l’America che finanzia e arma (attraverso gli alleati saudita e pakistano) i mujaheddin fondamentalisti islamici, in lotta contro l’occupante Armata Rossa, ma allora li chiamavamo ‘combattenti della libertà’ ed erano così utili all’indebolimento risolutivo dell’impero sovietico. Proseguito, quel cortocircuito, con Al Qaeda e Bin Laden (illustre famiglia saudita, in affari con gli americani) che ricambiano il sostegno statunitense colpendo il ‘santuario’ territoriale americano con l’attentato multiplo dell’11 settembre. Continuato con l’improvvido e fallimentare intervento militare in Iraq (con la bugia delle armi di distruzione di massa in mano a Saddam Hussein) e la conseguente nascita dello Stato Islamico, la cui culla fu appunto il collassato paese ‘fra i due fiumi’ mesopotamici. E infine approdato (saltando infelici tentativi dalla Siria alla Libia) all’esito disastroso del conflitto in Afghanistan.
Dove molti speravano che a questo punto sarebbe stato utile puntare sull’ ‘ordine talebano’, nella speranza di evitare la nascita di una nuova piattaforma jihadista globale, capace di colpire ovunque. Ma ci si accorge, oggi, che forse gli ‘studenti coranici’ non sono abbastanza forti e organizzati per imporre la loro dittatura islamo-nazionalista contro nemici interni (e ispiratori esterni) che li considerano religiosamente impuri e politicamente contagiati. Così scopriamo che, paradossalmente, esisterebbero talebani buoni e altri che non lo sono affatto. E l’Occidente deve decidere se i primi, gli ‘studenti coranici’, vadano aiutati, e quanto, e come, dopo essere stati i suoi implacabili nemici, e il regno di ogni barbarie. Insomma, a letto col nemico. Del resto, le stesse democrazie che puntano l’indice contro Russia Cina Iran per il mancato rispetto dei diritti umani sono costrette ad appellarsi a queste nazioni antidemocratiche sperando che siano i ‘calmieri’ di Kabul e terra di rifugio per centinaia di migliaia, forse milioni, di altri rifugiati; profughi che (tranne il minimo sindacale, e di decenza) non accoglieremo in questa parte del mondo.
Articolo pubblicato da laRegione Ticino
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