Oceano
foto © Marco D’Anna Quando navigo tutto sparisce, le coste, i paesi, le case, le strade, i confini. Il mare che preferisco è l’oceano, il mare aperto. Ci sono momenti che a...
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foto © Marco D’Anna Quando navigo tutto sparisce, le coste, i paesi, le case, le strade, i confini. Il mare che preferisco è l’oceano, il mare aperto. Ci sono momenti che a...
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foto © Marco D’Anna
Quando navigo tutto sparisce, le coste, i paesi, le case, le strade, i confini.
Il mare che preferisco è l’oceano, il mare aperto.
Ci sono momenti che a volte durano giorni e giorni in cui vedo soltanto il mare e il cielo, ovunque mi volti, non c’è altro, non c’è nessuno.
Oltre al silenzio, c’è lo scorrere dell’acqua e poi ci sono le nuvole.
Con loro ci parlo, volo in alto per guardarle da vicino, per vedere cosa nascondono e cosa raccontano.
Ieri ho incontrato una nuvola diversa, era proprio lei, Moby Dick, la balena bianca che mi ha accompagnato fin da bambino, quella che voleva soltanto restare libera e in pace per vagare nel mare, come me.
Non ho mai sopportato Achab, non mi piacciono i capitani, non mi piacciono i cacciatori, io sono un marinaio, mi basta così e continuo a essere come lei, navigo nel profondo del mio mare, poi emergo e guardo le nuvole per sognare e respirare.
Adesso Moby Dick vola alta nel cielo, mi racconta certe storie e io resto a guardare, ascoltando il profumo del nostro mare.
Dopo tanti anni di viaggi, Marco & Marco non potevano fermarsi. Abbiamo deciso di ripartire attraverso l’Immaginario, del resto lo diceva Saramago, “Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione…” Ecco quello che faremo, torneremo per vedere con altri occhi… se volete potrete partire con noi.