Bersani e la mucca nei corridoi dell’UE e della sinistra
Lo scandalo delle mega-mazzette del Qatar che investe l’europarlamento: spiccioli per i petro-emiri, guai grossi di immagine per Bruxelles e non solo
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Lo scandalo delle mega-mazzette del Qatar che investe l’europarlamento: spiccioli per i petro-emiri, guai grossi di immagine per Bruxelles e non solo
• – Aldo Sofia
Percorsi esistenziali di rifugiati e migranti, tra un progetto (la voglia e l’esigenza di ricostruirsi passo dopo passo) e le aspettative di chi non è partito
• – Raffaella Carobbio
La Cina è oggi il principale partner commerciale dell’Arabia Saudita, avendo superato negli ultimi anni il commercio bilaterale con gli Stati Uniti
• – Redazione
Glucksmann, membro dei socialdemocratici, ha annunciato che la commissione speciale da lui presieduta si concentrerà sul QatarGate: “È giunto il momento di dimostrare che la democrazia non è in vendita”
• – Redazione
Se confermato, il risultato rappresenta una svolta attesa da decenni
• – Redazione
Non basta usare lo Stato per ripensare e ricostruire la società. Occorre uscire dall’ingegneria sociale del mercato e della tecnologia
• – Lelio Demichelis
Rispondere alle e-mail fuori dall’orario di lavoro, preparare progetti o preventivi per concorsi che non andranno in porto, saltare la pausa pranzo per finire un compito. Dov’è il limite?
• – Redazione
Lo storico passaggio alle semifinali dei mondiali del Marocco, e l’incontro con un ragazzo delle escludenti periferie parigine
• – Aldo Sofia
La contraddizione tra la crescita esasperata dell’individualismo, nelle sue varie forme, e l’esigenza di atteggiamenti o soluzioni che possono essere solo collettive
• – Silvano Toppi
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Lo scandalo delle mega-mazzette del Qatar che investe l’europarlamento: spiccioli per i petro-emiri, guai grossi di immagine per Bruxelles e non solo
Ok, la presunzione di innocenza. Non colpevoli, anche se già dietro le sbarre, fino a sentenza definitiva. Esito di un ‘sistema’ o solo ‘mele marce’. Comunque il paludato Bersani sa, come tutti, che non c’è soltanto la puzza di marcio della corruzione, ma anche il fatto che le ricche mazzette sarebbero arrivate da Doha, per influenzare l’aula europea e farle dimostrare l’indimostrabile: cioè che il Qatar, in cerca di buona reputazione, avesse fatto netti miglioramenti nel campo dei diritti umani e nella lotta allo sfruttamento dei lavoratori stranieri: mentre secondo una nota inchiesta del “Guardian” ne sarebbero morti più di 6.500, uccisi dagli stenti e dallo sfruttamento nei cantieri aperti per costruire gli stadi e le infrastrutture che oggi ospitano il mondiale di calcio. E c’è di più. Come paravento dietro cui nascondere le mega mazzette, sono state create due onlus, organizzazioni non governative con scopo umanitario: ufficialmente impegnate in favore dello Stato di diritto, e per questo finanziariamente supportate anche dall’Eurotower di Bruxelles.
Forse si starà ancora chiedendo, il buon Bersani, se debba partecipare anch’egli alla caciara anti-europeista e anti-socialista per uno scandalo che, del resto, nella capitale dell’UE non è nemmeno il primo.
Due esempi. Marine le Pen non usò forse i salari di alcuni/e assistenti assunti in sede europea per farli in realtà lavorare per il suo Front National? E ricordate il neo-gollista Francois Fillon, ex primo ministro di Sarkozy, la cui promettente candidatura alle presidenziali si spezzò rovinosamente quando si scoprì che la moglie Penelope, anch’essa assunta come sua assistente per Bruxelles, in realtà se ne stava nella sua abitazione parigina ed era impegnata per il partito del marito e non per la costruzione del progetto europeo? In totale quanto fruttarono le due truffe, molto meno di quanto è stato trovato nelle sacche della Kaili e dell’italiano ed ex eurodeputato pd Panzeri? Oppure il premier ungherese Orban, serial-distributore di sussidi europei per investimenti in terra magiara a famigliari e ad amici stretti, diventati milionari. Non è uno scandalo? E Matteo Renzi, che oggi attacca i suoi ex compagni ‘corrotti’ e nel frattempo fa da consigliere, benché senatore della Repubblica, al sanguinario dittatore e principe ereditario dell’Arabia Saudita? O, per concludere, i tanti scandali della politica italiana, Il finanziamento illecito dei partiti, i soldi berlusconiani per la corruzione di giudici, i ‘responsabili’ pagati per lasciare e tradire il centro-sinistra di Prodi da Razzi a De Gregorio?
Ma relativizzare in tal modo il Qatar-gate, spolverare questi precedenti, non ha molto senso, non funziona, non convince.
È infatti sulla stessa istituzione UE che il maglio della critica si abbatte. Sulla sua crescita elefantiaca (e dài con il Bersani); sul sistema delle ‘porte girevoli’ (termini il tuo mandato parlamentare, ma rimani a Bruxelles per diventare lobbista, e pare che i più numerosi e i ‘migliori’ siano o siano stati del gruppo socialista ); sulla mancanza di trasparenza; sull’assenza sostanziale di controlli; sull’immancabile ‘tutti sapevano’. In questione non tanto l’euro-burocrazia, ma l’euro-patologia politica. Così altro vento soffia nelle vele ampie dell’euro-negazionismo e nelle manovre putiniane per penetrare negli interstizi del corpaccione UE. E vento nuovo anche nelle vele del deperimento della “questione morale” (in Italia di stampo berlingueriana) a sinistra. Fingere che il problema non esista sarebbe la peggiore delle scappatoie; limitarsi a dire che è la giustizia a dover emettere il verdetto definitivo anche; fra ‘caso Soumahoro’ e la schifezza dell’euro-scandalo (strano che ci sia di mezzo, in entrambi i casi, la difesa presunta dei diritti umani) è comunque il caso di usare e cristallizzare presto parole non equivoche.
Potrebbe esserne incaricato quel ‘comitato di saggi’ che, mentre è già iniziata la baruffa per la nuova segreteria del partito, si accapiglia – fra idee moderate e radicali, blairiane o melenchoniane – nell’elaborazione della ‘Carta dei Valori’ del futuro Partito democratico. Un chiaro passaggio sull’impegno, per gli ex parlamentari della sinistra, di evitare l’affarismo più sconcio e scivoloso, non ci starebbe? Di questi tempi, sarebbe un gran bel ‘valore’.
Alcune questioni global che il nostro paese deve gestire local (e viceversa)
Due donne si amano, in pubblico, senza mistero, e aspirano a diventare mamme. Un giorno non farà più notizia