Cappuccettə rossə politically corrected
Un’ ironica versione Cancel Culture Washed di Cappuccetto Rosso, pubblicata da Francesco Fantoni in un post FB. Per riflettere sul senso e la natura delle opere letterarie (e non solo)
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Un’ ironica versione Cancel Culture Washed di Cappuccetto Rosso, pubblicata da Francesco Fantoni in un post FB. Per riflettere sul senso e la natura delle opere letterarie (e non solo)
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Un’ ironica versione Cancel Culture Washed di Cappuccetto Rosso, pubblicata da Francesco Fantoni in un post FB. Per riflettere sul senso e la natura delle opere letterarie (e non solo)
C’era una volta una bambina che viveva con la mamma, o con la mamma e il papà, o con due mamme, o due papà o con un papà single, in una casetta regolarmente recensita al catasto sul limitare del bosco ma in un lotto edificabile. Tutti e tutte la chiamavano Cappuccetto Rosso, perché portava delle volte una mantellina con un bel cappuccio rosso, ma poteva benissimo essere una mantellina blu, o verde, o tortora e non c’entrano niente il sangue, le mestruazioni e la politica.
Una giorno una mamma, o un papà, le chiedono se nei limiti del suo libero arbitrio non le dispiace portare un cestino pieno di cibi vegani a chilometro zero e privi di glutine e bevande analcoliche senza zuccheri aggiunti alla nonna ancora giovanile che abita dall’altra parte del bosco ed è molto lievemente indisposta. Cappuccetto dice che perbacco, volentieri, e parte fischiettando delle melodie delle quali ha acquisito il diritto di riproduzione.
Giunta nel cuore del bosco, Cappuccetto incontra un animale che troppo spesso porta lo stigma di una supposta ferocia ma che in realtà è molto timido e rispettoso dell’ambiente naturale.
L’animale la saluta educatamente e le chiede dove sta andando. Cappuccetto, nei limiti della normativa sulla privacy, informa il gentile interlocutore sulla sua missione presso la ancora giovanile parente. Poi si salutano cordialmente e Cappuccetto continua per la sua strada. E vissero felici e contenti.
* * *
La diffondo col massimo rispetto per le categorie citate (vegani, km zero, etc.) inappellabilmente compatibile col massimo e reciproco rispetto per i princìpi della letteratura.
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