Responsabilità Ambientale ORA!
Una crisi che è sotto i nostri occhi, tutti i giorni, e non risparmia certo il nostro Paese, anzi - Di Noemi Buzzi
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Una crisi che è sotto i nostri occhi, tutti i giorni, e non risparmia certo il nostro Paese, anzi - Di Noemi Buzzi
• – Redazione
Dinamiche nazionaliste e violenta contrapposizione tra i progetti diversi dei signori della guerra-mondo per una nuova distribuzione territoriale dopo la fine dell’Urss
• – Paolo Favilli
Progetti ferroviari e progetti stradali per favorire un turismo invernale messo in difficoltà dalle conseguenze del riscaldamento climatico - Di Bruno Storni
• – Redazione
Rupert Murdoch ammette che i giornalisti di Fox News hanno sposato la narrativa trumpista sulla frode elettorale sapendo che era una bugia
• – Redazione
Messaggio in bottiglia al Ministro italiano Piantedosi e a quelli che la pensano come lui
• – Nicoletta Vallorani
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Per migliorare la protezione dei diritti fondamentali, bisogna ancorarne i principi nella società e responsabilizzare la popolazione e le istituzioni pubbliche - Di Maddalena Ermotti-Lepori
• – Redazione
Che cos`è la Global Security Initiative proposta dalla Cina
• – Redazione
Nel Mediterraneo naufraga e sprofonda l’umanità di una politica bieca e cinica che in mare si esercita a preparare la guerra
• – Orazio Martinetti
Raggelante dichiarazione del ministro italiano dell'Interno: la morte di bambini e adolescenti nel tragico naufragio di fronte alla Calabria "è colpa dei genitori"
• – Redazione
Una crisi che è sotto i nostri occhi, tutti i giorni, e non risparmia certo il nostro Paese, anzi - Di Noemi Buzzi
Negli ultimi dieci anni la temperatura media in Svizzera è risultata, secondo Meteo Svizzera, superiore di +2,5°C rispetto all’epoca preindustriale. Le conseguenze del surriscaldamento climatico sono sotto i nostri occhi, anche qui nel nostro Paese.
Tramite l’iniziativa popolare federale “Per un’economia responsabile entro i limiti del pianeta (Iniziativa per la responsabilità ambientale)” chiediamo, come Giovani Verdi, che la tutela dell’ambiente e il benessere delle persone diventino la priorità della Svizzera e che l’economia confederata agisca entro i limiti planetari. Per far ciò proponiamo un quadro di riferimento nel quale agire, un obiettivo e una scadenza chiara.
Il quadro di riferimento sono il concetto scientifico dei limiti planetari, l’obiettivo è riorientare l’economia in modo che serva al benessere della popolazione e non al lusso di un’élite che accumula e trae profitto. E la scadenza è il termine di dieci anni dall’eventuale accettazione popolare dell’iniziativa.
I limiti planetari definiscono la resilienza ovvero la “capacità di sopportazione” della Terra e stabiliscono un margine di manovra sicuro nel quale agire come umanità. Dei nove limiti planetari conosciuti, otto sono già stati quantificati in maniera chiara. Sei di questi sono già stati superati a livello globale, due nel corso del 2021 mentre stavamo raccogliendo le firme per l’iniziativa. Stiamo letteralmente sovraccaricando il nostro pianeta, minacciando le basi stesse della nostra vita. Dobbiamo modificare questa situazione il più rapidamente possibile se vogliamo continuare a vivere in un ambiente stabile in futuro.
Il testo dell’iniziativa si concentra su quei limiti in cui la necessità di azione è maggiore e la cui quantificazione e misurazione è già possibile sia a livello globale che in Svizzera. Questi sono il surriscaldamento climatico, la perdita di biodiversità, il ciclo dell’azoto e del fosforo, il consumo di acqua e del suolo. Anche l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) misura l’impatto ambientale del Paese in relazione ai limiti planetari.
Esercitiamo una tale pressione sull’ambiente che secondo dati raccolti dall’UFAM nel 2015 diversi limiti planetari sono stati superati nella Confederazione, in alcuni casi in modo massiccio.
Non causiamo danni ambientali solamente all’interno dei confini del nostro Paese, ma anche in larga misura all’estero, dato che circa 2/3 del nostro impatto ambientale è dovuto alle importazioni. Abbiamo le nostre responsabilità qui, nella nostra piccola e ricca Svizzera dato che siamo al terzo posto nella triste classifica europea dei paesi con l’impatto ambientale pro capite più alto. È in gioco il nostro futuro e quello di migliaia di altre persone in tutto il mondo, che stanno già subendo gli effetti del surriscaldamento climatico in modo molto più grave, soprattutto nel Sud del mondo.
La nostra iniziativa è radicale nel senso che vuole affrontare i problemi alla radice, in maniera olistica: le crisi ambientali hanno una causa comune. Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale in tutti gli ambiti della nostra società ed economia quindi sì, siamo radicali perché la realtà lo impone. Facciamo sì che la Svizzera prenda finalmente una svolta responsabile per l’ambiente, le persone e il nostro futuro. Non c’è più tempo per procrastinare, dobbiamo agire e finalmente fare passi avanti nella politica climatica.
Noemi Buzzi è candidata per il Gran Consiglio (Verdi del Ticino)
Incontro pubblico a Lugano con Pietro Supino. Interrogativi e preoccupazioni sulla crisi dei media ticinesi e nazionali, con i relativi rischi per la democrazia - Di Alessandro...
Non si placa la polemica sull’agenda scolastica e le sue due pagine “gender”: è l’ora dei “dibattiti”, appaltati a politici pronti a dire tutto su tutto, al di là delle competenze...