Come ti apparecchio le elezioni
A Pregassona la Lega presenta la proprie liste elettorali… a tavola
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A Pregassona la Lega presenta la proprie liste elettorali… a tavola
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• – Redazione
A Pregassona la Lega presenta la proprie liste elettorali… a tavola
Poi c’è l’impegno diretto di chi si (ri)mette in corsa, con quelli più ambiziosi disposti ad aprire anche non poco il portafoglio per finanziare la propria personale campagna attraverso inserzioni pubblicitarie di vario formato. È piuttosto interessante e forse significativo scorrere i due quotidiani nelle loro edizioni dell’ultima settimana. Entrambi accolgono, evidentemente, gli inserti promozionali in prima pagina e all’interno, e c’è da credere che non li “selezionino”, ma che assecondino, doverosamente, i desideri di chi paga (non poco) per richiamare l’attenzione degli elettori.
Certo, anche i partiti stessi avranno messo in conto una certa cifra per la campagna elettorale, soldi che, nel complesso, e stando appunto al rilevamento di questi giorni, vengono investiti pochissimo a sinistra, moderatamente al centro (con netta prevalenza di 3 o 4 candidati PLR) e decisamente di più da Lega e Udc, che paiono davvero non lesinare.
Quanto agli argomenti, inutile farsi illusioni: si va dal silenzio dei classici “santini” con l’immagine ed il numero della lista, da parte dei più, a qualche trito slogan, in cui spicca una Natalia Ferrara per definizione “Pronta” (a difendere gli interessi del Ticino, fra l’altro e soprattutto) e poi gli uscenti Marchesi (“Contaci, ANCORA”), Chiesa (“Valori sicuri”) e Quadri (Sa mola mia!).
Già, la nostra destra pare proprio non voler mollare nulla, e spende fiduciosa (ed anche un po’ fiduciaria) con la convinzione che l’aria fritta del dibattito inesistente tornerà a premiarli anche il prossimo 22 ottobre, a cavallo di parole d’ordine estranee a qualsiasi senso della realtà quali “solo gli svizzeri fanno la Svizzera” (parole rivolte, si badi bene, esplicitamente al “caro Cassis”, oltre che a tutti noi immigrazionisti). Insomma il solito quadretto piuttosto scialbo che ci troveremo fra le mani da qui a poche settimane per mettere crocette, cancellare nomi, aggiungerne a mano (e con scrittura ben leggibile).
Per riflessioni, approfondimenti, chiarimenti non è certo la scadenza elettorale il momento giusto, e che diamine! E men che meno val la pena di chiedersi quando sarà mai il momento giusto per pensare cos`è e come si manifesta la nostra politica cantonale e federale. Di sicuro, la Lega dei ticinesi, anzi “dei ticinés” (ah, il ricorso strumentale al caro dialetto identitario), ci offre a modo suo, un’ipotesi di prospettiva: nel volantino / manifesto in cui annuncia l’evento durante il quale sono presentati i suoi candidati, a caratteri cubitali campeggia il messaggio elettorale cruciale per il movimento: “PRANZO OFFERTO”, un argomento “irresistibile”, una declinazione “gastrica” della politica. Tutto il resto, quanto conta, in fondo?
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