In Svizzera certe cose succedono, eccome
Segretario comunale, responsabile delle operazioni di voto, condannato per falsificazione dei risultati elettorali nel canton Turgovia
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Segretario comunale, responsabile delle operazioni di voto, condannato per falsificazione dei risultati elettorali nel canton Turgovia
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Segretario comunale, responsabile delle operazioni di voto, condannato per falsificazione dei risultati elettorali nel canton Turgovia
«È una giornata nera per la nostra democrazia!”. Un’affermazione pesante, riecheggiata nella sala del tribunale che ha condannato l’ex segretario comunale di Frauenfeld per frode elettorale. Ha sostituito un plico di schede favorevoli ai i verdi liberali con altrettante schede intestate all’UDC. Lo scorso anno, l’UDC ha così ottenuto un seggio in gran consiglio che in realtà spettava ai verdi liberali. La volontà degli elettori è stata ristabilita grazie alla caparbietà del presidente locale dei verdi liberali. Le sue denunce sono state dapprima snobbate, ha dovuto insistere parecchio per ottenere il riconteggio dei voti sfociato poi nel processo penale.
Un attentato alla democrazia che non ha precedenti in Svizzera. È la prima volta che viene condannato per frode elettorale un funzionario infedele, un segretario comunale oltretutto responsabile in prima persona delle operazioni di voto. Abusi e pressioni sugli elettori non sono una novità, ma finora sono rimasti circoscritti e non hanno alterato il risultato alle urne. Persino gli abusi in occasione della prima votazione sul trasferimento di Moutier nel canton Giura, non erano tali da scuotere la fiducia nel nostro sistema elettorale.
Eppure “gli standard di sicurezza durante lo scrutinio dei voti sono ridicoli nel confronto internazionale” – ha dichiarato ai giornali di Tamedia il politologo ed esperto di democrazia Silvano Moekli. Un’affermazione che stupisce e lascia perplessi. È verosimile che il proverbiale orgoglio per il nostro sistema di democrazia diretta abbassi i livelli di guardia, secondo il motto “in Svizzera certe cose non succedono”. Il fatto è che l’autocompiacimento può trasformarsi in gravi negligenze. Basti pensare che il primo riconteggio delle schede a Frauenfeld è stato effettuato dall’autore stesso della frode, solo e soletto, senza alcun testimone.
L’ex segretario comunale impostore è stato scoperto e condannato, ma quanti altri l’hanno fatta franca? Per correre ai ripari bastano, secondo Moekli, dei semplici accorgimenti, alcuni correttivi sono d’altronde già stati adottati dal canton Turgovia. Attenzione però a non prender sottogamba le derive di Frauenfeld. Vi è in gioco un bene democratico fondamentale, la fiducia dei cittadini nel sistema elettorale.
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