Inefficienza e imprevidenza pianificatoria a Lugano
Era lì da decenni a far su e giù. AlpTransit lo ucciderà
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Era lì da decenni a far su e giù. AlpTransit lo ucciderà
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Era lì da decenni a far su e giù. AlpTransit lo ucciderà
Previdenza e pianificazione sono due qualità che a Lugano da sempre difettano, per cui spesso si arriva ad attuare progetti un minuto prima di mezzanotte, se non dopo. Gli esempi si sprecano. L’ultimo in ordine di tempo è l’eliminazione del passaggio a livello alla stazione. Da quando ho memoria – purtroppo tanti, troppi i decenni – le autorità progettano di eliminarlo. Mai fatto nulla. Adesso, come un fulmine a ciel sereno, la sua chiusura: annuncio il 18 marzo, esecuzione il 26. Da quel giorno i cittadini dei quartieri di Besso e Breganzona si troveranno parzialmente tagliati fuori dal resto della città.
La giustificazione di tanta fretta? All’apparenza ineccepibile: “L’aumento del traffico ferroviario sull’asse nord-sud a seguito dell’apertura della galleria di base del Monte Ceneri non consente più tempi di apertura compatibili con il flusso viario fra via Maraini e via Basilea”, ha comunicato la Città (in traduzione: le code alla rotonda della stazione aumenteranno). Una conseguenza “naturale ed inevitabile” della politica svizzera dei trasporti.
Appunto: che AlpTransit, di cui la galleria del Ceneri fa parte, avrebbe comportato un aumento del traffico ferroviario era cosa non solo auspicata (è stata costruita apposta!) ma nota da ancora più decenni di quanto la mia memoria permetta. La Città ha preparato delle alternative per permettere ai cittadini dei quartieri alti di evitare giri assurdi? Ovviamente no, malgrado i decenni a disposizione per farlo. E difatti la soluzione indicata nel comunicato sconfina nel ridicolo: chi proviene da Sud per raggiungere le proprie abitazioni dovrà salire da Loreto fino a Sorengo, scendere alla stazione e poi risalire ancora verso Besso e Breganzona. Piccolo problema, questa strada è già ipertrafficata, in particolare negli orari di arrivo/rientro dei frontalieri.
Non è quindi difficile ipotizzare che molti proveranno ad utilizzare l’autostrada come circonvallazione cittadina, dimenticandosi che lo svincolo Sud si trova in una delle zone più trafficate della periferia, il Pian Scairolo, che finirà così per essere ancor più intasato. Oppure a passare per il Lungolago e il centrocittà, con esiti che possiamo solo immaginare.
Probabilmente però i più bypasseranno la stazione dirigendosi verso Massagno. Alcuni, sicuramente pochi, saliranno fino al Crocefisso di Savosa; gli altri invece svolteranno a sinistra in una delle due laterali di via S. Gottardo, immettendosi in tal modo una zona residenziale di Massagno (limite 30 km/h!) in cui si trovano asili, scuole e la casa anziani.
I cittadini di Besso e Breganzona, oltre ai comuni di Sorengo e Massagno, sentitamente ringraziano l’amministrazione liberal-leghista-PPD di Lugano per quest’ultima prova della sua imprevidenza e inefficienza pianificatoria.
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