Lucano colpevole di delitto d’umanità
Pesante condanna a oltre 13 anni di detenzione per l’ex sindaco di Riace, comune noto in tutto il mondo come modello di integrazione dei rifugiati; e dal Ticino gli viene assegnato un premio
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Pesante condanna a oltre 13 anni di detenzione per l’ex sindaco di Riace, comune noto in tutto il mondo come modello di integrazione dei rifugiati; e dal Ticino gli viene assegnato un premio
• – Aldo Sofia
foto © Marco D’Anna Ti volevo ringraziare, Jack. – Di cosa, Lou? – Di quando mi hai detto di mettere in moto e siamo partiti verso la Route 66 fregandocene di...
• – marcosteiner_marcodanna
Parte la campagna dei favorevoli, con qualche deficit a livello di onestà intellettuale e di rispetto per i cittadini
• – Marco Züblin
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• – Franco Cavani
Più scelta, meno coesione sociale. Proprio quello che ci voleva
• – Redazione
Cambiano i modi, ma pensiero unico e modello esistenziale preconfezionato sono alla base dei due sistemi
• – Lelio Demichelis
Quelle dei leader spesso sono solo parole. Una frase che vuole segnare un solco: tra chi è attivamente impegnato nella causa climatica e chi la corteggia per interessi di comodo
• – Redazione
Dedicata a tutti quelli che usano gli stessi metodi. Ma non tutte le "bestie" vengono al pettine.
• – Franco Cavani
Partenze eccellenti. Un necessario appello a ritrovare un ruolo autonomo, e qualche visione
• – Marco Züblin
Almeno 227 attiviste e attivisti in difesa della terra e dell’ambiente uccisi nel 2020. Il numero più alto per il secondo anno consecutivo
• – Redazione
Pesante condanna a oltre 13 anni di detenzione per l’ex sindaco di Riace, comune noto in tutto il mondo come modello di integrazione dei rifugiati; e dal Ticino gli viene assegnato un premio
A ‘Mimmo’ non servivano altre parole. Riace si sarebbe salvata, salvando tanti disperati in cerca d’aiuto. Così lui è diventato un’icona, e il suo paese un modello. Segnalato e celebrato in tutto il mondo: film (come ‘Il volo’ del tedesco Wim Wenders), documentari a non finire, reportage per le più celebri testate internazionali, il sindaco finito nella classifica Fortune degli uomini più influenti del mondo, e Riace a lungo meta di un generoso flusso di turismo solidale.
Ma cosa ha fatto di così grave Lucano per vedersi piombare addosso una pena (addirittura doppia rispetto a quella chiesta dal pubblico ministero) che viene riservata ad assassini incalliti, n’dranghetisti mai pentiti, trafficanti internazionali di droga, stupratori seriali? Le principali accuse: favoreggiamento di immigrazione clandestina, truffa, peculato e abuso di potere. Tra l’altro, per aver favorito il matrimonio fra un anziano locale e una giovane immigrata (in Italia bisognerebbe allora annullarne migliaia di matrimoni, e processare un bel po’ di sindaci consenzienti); e per aver assegnato arbitrariamente abitazioni o lavoro a chi riempiva le abitazioni vuote (facendo rinascere un paese abbandonato). Eppure erano molti gli immigrati che gli inviava una Prefettura impotente.
Che Lucano abbia potuto sbagliare, commettere errori, se necessario forzare i limiti della legge, è possibile per un uomo che cercava soluzioni in un’epoca di respingimenti; di centinaia di migliaia di clandestini sfruttati nei campi, pagati una miseria e costretti a vivere in fetidi accampamenti; di un caporalato selvaggio e sempre impunito; di controlli inesistenti e di vergognose connivenze anche di certo sindacalismo ‘distratto’; e, nonostante tutto fosse sotto gli occhi di tutti, di uno Stato assolutamente assente: l’importante era che frutta e verdura arrivassero sulle tavole imbandite, e più o meno siamo ancora lì. Anche a questo ‘Mimmo’ si è ribellato. E, tutti concordano, senza gonfiarsi le tasche, lui che non era certo di famiglia benestante (un giorno sulle scale del tribunale mostrò ai giornalisti il suo conto in banca, c’erano 9 euro). Ma per lui niente attenuanti, sentenza shock, verdetto sconcertante. Per delitto d’umanità.
Pubblicato da laRegione il 2/10/2021
A tre giorni della pesante condanna in primo grado di Domenico ‘Mimmo’ Lucano la Fondazione MDM (Main dans la main), con sede a Lugano, e di cui è presidente Carlo Crocco, ha deciso di attribuire il suo premio annuale (consistente in una somma di fr. 50.000) all’ex sindaco di Riace. Il primo premio MDM venne conferito alla fine degli Anni Novanta a Edmond Kaiser, fondatore di ‘Terre des Hommes’. Successivamente il riconoscimento ha segnalato diverse personalità che si sono distinte in ambito umanitario, in particolare a favore dei bambini in aree di sottosviluppo. Quest’anno il Consiglio di fondazione ha deciso di attribuirlo appunto a ‘Mimmo’ Lucano, il quale, sottolinea la motivazione, “si è adoperato per creare una forma inedita di integrazione, consistente anche nel ridare vita a paesi semi abbandonati”.
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