Macerie #8 – Lo strappo
Ascolta il podcast sulla storia dell'autogestione
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• – Olmo Cerri
La povertà raccontata in modo sobrio e partecipe nella recente serie Neflix Maid
• – Simona Sala
Incontro con Laurence Boone, la donna a capo dell’ufficio economico dell’OCSE: crescita, ma restano molte insidie
• – Redazione
Il rafforzamento continuo della nostra moneta è un rischio o ci mette al riparo dalla galoppante inflazione a livello internazionale?
• – Aldo Sofia
Un libro importante ed un film di cui tutti parlano per pensare al futuro del Pianeta
• – Enrico Lombardi
Di Andrea Sala, Maurizio Cerri, Mauro Piazza, Fiorenzo Ardia Siamo quattro cittadini del Luganese, abbiamo superato da poco i sessant’anni. Siamo preoccupati per quanto sta...
• – Redazione
La condanna della dittatura dei Talebani non esclude la critica all’abbandono del popolo afghano anche alla fame e alla povertà: la politicizzazione dell’aiuto umanitario è intollerabile
• – Aldo Sofia
Responsabilità morale e calcoli politici. Perché aiutare gli afghani nella grave emergenza umanitaria e alimentare
• – Aldo Sofia
Intervista a Mahbouba Seraj, attivista afghana per i diritti delle donne
• – Filippo Rossi
Dopo la rioccupazione dell’ex-Macello e lo sgombero a sorpresa si torna ai comunicati dai toni piccati di chi, naturalmente, è senza colpa
• – Enrico Lombardi
L’ottavo episodio di Macerie narra di un periodo di disorientamento, disillusione e sfiducia, nel movimento che si riflette anche all’interno del Molino. Ottenuto il Macello, i molinari, nonostante la struttura fatiscente, rendono pubblico un progetto in cui si prospetta una “cittadella dell’autogestione” all’interno dello stabile. Le attività culturali e i progetti politici sono molti e diversificati. Le autorità sembrano tollerare l’autogestione e non prendendo una posizione chiara in tal senso. Passa il tempo e la politica istituzionale in Ticino cambia rotta, il sistema si sposta ancora più a destra e il dialogo si spegne. In questo clima il Molino continua con le sue proposte. A sorpresa viene occupata Villa Selva a Lugano dal gruppo “Selva Squat anarchico”, poi subito sgomberata. C’è aria di cambiamento, non solo all’interno del Molino ma anche attorno ad esso, da un sentimento di smarrimento nasce l’esigenza di ridefinirsi e stabilire nuovi obiettivi.
Sentiti libera di inviare un vocale tramite WhatsApp o Telegram al numero +41 77 814 11 90 e condividere così la tua porzione di Macerie. La tua voce, i tuoi ricordi, ma anche le tue idee, le tue rivendicazioni saranno la base su cui costruire un episodio corale.
I nuovi podcast vengono pubblicati quindicinalmente il martedì su naufraghi.ch così come su Spreaker, Spotify e su Apple podcast. Inoltre vengono ritrasmessi da Radio Gwen e da alcune radio di movimento italiane. Per commenti: macerie@inventati.org
Spunti di riflessione in margine alla serata di Naufraghi/e dedicata all’autogestione
Riflessioni e qualche proposta di Bruno Brughera dopo la serata di dibattito all’USI