Orbán il sovranista e la “purezza razziale”
"Non vogliamo diventare un popolo di razza mista". Orbán lo dice, gli altri sovranisti lo pensano
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"Non vogliamo diventare un popolo di razza mista". Orbán lo dice, gli altri sovranisti lo pensano
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"Non vogliamo diventare un popolo di razza mista". Orbán lo dice, gli altri sovranisti lo pensano
In passato Giorgia Meloni ha pubblicamente elogiato il capo del governo magiaro riconoscendolo quale “leader dei sovranisti europei”, e c’è da credere che su tale ruolo non abbia cambiato parere nonostante le loro attuali divisioni sulla tragedia ucraina (contro Zelensky il primo, ‘opportunamente’ o ‘opportunisticamente’ convertitasi alla Nato la seconda). Non si è invece pronunciata, come del resto gli alleati Salvini e Berlusconi, sull’ultima scandalosa dichiarazione anti-immigrati extraeuropei di Orbán, “non vogliamo diventare un popolo di razza mista”, che ha suscitato indignazione ovunque. Tanto che contro una tale enormità è intervenuta polemicamente (in un regime dove la contestazione al ‘partito-Stato’ può essere pagata a caro prezzo) anche l’Accademia ungherese delle Scienze, ricordando che sul piano scientifico tale affermazione non ha fondamento alcuno, e in sostanza riprendendo la celebre risposta di Albert Einstein: “io l’unica razza che conosco è quella umana”. Ancor più esplicite le parole di Zsuzsa Hegedüs, da sempre una delle principali collaboratrici di Orbán, esperta di problemi economico-sociali, di religione ebraica (la grande comunità israelita magiara è stata proporzionalmente quella che ha subito in Europa il maggiore sterminio durante l’occupazione nazista, con la feroce collaborazione delle ‘Croci frecciate’ locali): la Hegedüs si è subito dimessa definendo l’intervento del suo ex capo “un discorso nazista degno di Göbbels”.
Per capire la gravità di questo episodio anche sul piano politico, va ricordato che Orbán ha elencato le sue teorie razziste (per cui “nel 2050 in Europa occidentale non esisteranno più nazioni ma solo una popolazione incrociata“) ad un convegno di giovani di origine magiara in Romania. Nei vari paesi dei Carpazi, le comunità ungheresi (dalla Romania alla Slovacchia alla Voivodina) rappresentano tre milioni di persone. Orbán si propone da tempo come loro tutore culturale. La ‘purezza razziale’ è un argomento esplosivo. Come è stato ampiamente e tragicamente confermato dalla ‘mattanza’ balcanica, dalla ‘pulizia etnica’, quando i vari signori delle guerre separatiste nella ex Jugoslavia si servirono anche di quel tragico grimaldello per giustificare le loro nefandezze. Ultimo stadio di un sovranismo esasperato e minaccioso.
Scritto per ‘la Regione’
Nell’immagine: Giorgia Meloni e Viktor Orbán
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