NAUFRAGHI/E

Navigazione
  • Chi siamo
  • Sostegno
  • Contatto
  • Tutti i messaggi
  • Archivio per data

Rubriche



  • #SwissCovidFail 48
  • Balla coi lupi 21
  • Festival Diritti Umani 10
  • Il meglio letto/visto per voi 452
  • La matita nell'occhio 256
  • L’immaginario in viaggio 22
  • Macerie - Idee di democrazia 25
  • Naufragi 1058
  • Onda su onda 88
  • Ospiti e opinioni 149
  • Piazza... federale 57
  • Ricordando il Signor G 11
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli 10
  • Tre domande a... 136
  • Vento dell'Est 12
  • Visti dal largo 15

Seguici con


Copyright © NAUFRAGHI/E. 2023 • All rights reserved.

Hydra WordPress Theme by EckoThemes.

Published with WordPress.

Dal nostro archivio

Filtra per categoria

  • Naufragi(1058)
  • Il meglio letto/visto per voi(452)
  • La matita nell'occhio(256)
  • Ospiti e opinioni(149)
  • Tre domande a...(136)
  • Onda su onda(88)
  • Piazza... federale(57)
  • #SwissCovidFail(48)
  • Macerie - Idee di democrazia(25)
  • L’immaginario in viaggio(22)
  • Balla coi lupi(21)
  • Visti dal largo(15)
  • Vento dell'Est(12)
  • Ricordando il Signor G(11)
  • Festival Diritti Umani(10)
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli(10)

Filtra per autore/trice

  • Aldo Sofia Aldo Sofia (291)
  • Alessandra Bonzi Alessandra Bonzi (1)
  • Andrea Vosti Andrea Vosti (5)
  • Andrea Ghiringhelli Andrea Ghiringhelli (5)
  • Antonio Ferrari Antonio Ferrari (1)
  • Antonio Prata Antonio Prata (1)
  • Aurelio Sargenti Aurelio Sargenti (2)
  • Benedetto Antonini Benedetto Antonini (1)
  • Boas Erez Boas Erez (2)
  • Bruno Giussani Bruno Giussani (2)
  • Bruno Balestra Bruno Balestra (1)
  • Bruno Storni Bruno Storni (1)
  • Carlo Lepori Carlo Lepori (1)
  • Cesare Bernasconi Cesare Bernasconi (2)
  • Christian Marazzi Christian Marazzi (17)
  • Cristian Ferretti Cristian Ferretti (1)
  • Cristina Kopreinig Guzzi Cristina Kopreinig Guzzi (2)
  • Cristina Foglia Cristina Foglia (3)
  • Daniele Piazza Daniele Piazza (56)
  • Daniele Finzi Pasca Daniele Finzi Pasca (1)
  • Delta Geiler Caroli Delta Geiler Caroli (6)
  • Donato Sani Donato Sani (2)
  • Eleonora Giubilei Eleonora Giubilei (10)
  • Elvira Dones Elvira Dones (1)
  • Enrico Lombardi Enrico Lombardi (169)
  • Fabio Dozio Fabio Dozio (11)
  • Fabio Fumagalli Fabio Fumagalli (1)
  • Fabrizio Triulzi Fabrizio Triulzi (5)
  • Fabrizio Quadranti Fabrizio Quadranti (2)
  • Federica Alziati Federica Alziati (3)
  • Federico Franchini Federico Franchini (26)
  • Filippo Rossi Filippo Rossi (3)
  • Francesco Bonsaver Francesco Bonsaver (1)
  • Françoise Gehring Françoise Gehring (3)
  • Fulvio Poletti Fulvio Poletti (3)
  • Gabriela Giuria Tasville Gabriela Giuria Tasville (2)
  • Gabriele Nissim Gabriele Nissim (3)
  • Gianni Beretta Gianni Beretta (20)
  • Gino Driussi Gino Driussi (4)
  • Gino Ceschina Gino Ceschina (1)
  • Giulia Petralli Giulia Petralli (2)
  • Giusfin Giusfin (10)
  • Giorgio Noseda Giorgio Noseda (3)
  • Gianluca Verga Gianluca Verga (6)
  • Ivo Silvestro Ivo Silvestro (1)
  • Jacques Pilet Jacques Pilet (4)
  • Katia Accossato Katia Accossato (1)
  • Lelio Demichelis Lelio Demichelis (37)
  • Libano Zanolari Libano Zanolari (42)
  • Lisa Boscolo Lisa Boscolo (1)
  • Loretta Dalpozzo Loretta Dalpozzo (24)
  • Lucia Greco Lucia Greco (5)
  • Marcello Lorrai Marcello Lorrai (7)
  • marcosteiner_marcodanna marcosteiner_marcodanna (22)
  • Marco Züblin Marco Züblin (94)
  • Marco Marcacci Marco Marcacci (1)
  • Redazione Redazione (798)
  • Mario Casella Mario Casella (1)
  • Mario Conforti Mario Conforti (5)
  • Markus Krienke Markus Krienke (1)
  • Martino Rossi Martino Rossi (4)
  • Martino Giovanettina Martino Giovanettina (1)
  • Mattia Pelli Mattia Pelli (2)
  • Maurizio Corti e Enrico Lombardi Maurizio Corti e Enrico Lombardi (2)
  • Maurizio Chiaruttini Maurizio Chiaruttini (2)
  • Maurizio Corti Maurizio Corti (1)
  • Maurizio Solari Maurizio Solari (3)
  • Michel Venturelli Michel Venturelli (2)
  • Nadav Tamir Nadav Tamir (1)
  • Natasha Fioretti Natasha Fioretti (2)
  • Nelly Valsangiacomo Nelly Valsangiacomo (4)
  • Nicoletta Vallorani Nicoletta Vallorani (3)
  • Olmo Cerri Olmo Cerri (12)
  • Orazio Martinetti Orazio Martinetti (5)
  • Paola Pronini Medici Paola Pronini Medici (1)
  • Paolo Storelli Paolo Storelli (1)
  • Paolo Rossi Paolo Rossi (1)
  • Paolo Favilli Paolo Favilli (8)
  • Paolo Tognina Paolo Tognina (1)
  • Patrizio Broggi Patrizio Broggi (16)
  • Pepita Vera Conforti Pepita Vera Conforti (8)
  • Pietro De Marchi Pietro De Marchi (1)
  • Pietro Montorfani Pietro Montorfani (24)
  • Raffaele Morgantini Raffaele Morgantini (1)
  • Raffaella Carobbio Raffaella Carobbio (2)
  • Riccardo Fanciola Riccardo Fanciola (52)
  • Riccardo Bagnato Riccardo Bagnato (11)
  • Roberto Antonini Roberto Antonini (19)
  • Roberto Porta Roberto Porta (1)
  • Rocco Bianchi Rocco Bianchi (36)
  • Ruben Rossello Ruben Rossello (1)
  • Sarah Parenzo Sarah Parenzo (4)
  • Sergio Roic Sergio Roic (13)
  • Silvano Toppi Silvano Toppi (82)
  • Simona Sala Simona Sala (31)
  • Spartaco Greppi Spartaco Greppi (2)
  • Spartaco Greppi e Christian Marazzi Spartaco Greppi e Christian Marazzi (1)
  • Tommaso Soldini Tommaso Soldini (2)
  • Franco Cavani Franco Cavani (258)
  • Virginio Pedroni Virginio Pedroni (6)
  • Willy Baggi Willy Baggi (1)
Mostra tutti i messaggi
Kosovo: notte di altissima tensione
Il meglio letto/visto per voi

Kosovo: notte di altissima tensione

Barricate alle frontiere e soldati nelle strade dopo misure governative, poi rinviate, che hanno riacceso le rivendicazioni della minoranza serba

• 2 Agosto 2022 – Redazione

Un altro Natale della Patria 
Naufragi

Un altro Natale della Patria 

Nel giorno dei discorsi e delle celebrazioni per la nostra Festa nazionale, un testo dello scrittore Peter Bichsel può tornare a farci riflettere, anche sorridendo

• 1 Agosto 2022 – Enrico Lombardi

Sacre tradizioni
La matita nell'occhio

Sacre tradizioni

• 1 Agosto 2022 – Franco Cavani

Come mettersi una corda al collo
Naufragi

Come mettersi una corda al collo

Il “profondo rosso” della Banca Nazionale e l’”aspetta e spera” del ministro delle finanze

• 1 Agosto 2022 – Silvano Toppi

Pechino non cambia
Naufragi

Pechino non cambia

Nonostante i risultati forniti da autorevoli studi, la Cina continua ad ignorare le origini ed i meccanismi delle pandemie

• 1 Agosto 2022 – Roberto Antonini

Il profumo dei gesti e delle parole cantate
Onda su onda

Il profumo dei gesti e delle parole cantate

Daniele Finzi Pasca, con affetto e riconoscenza, ricorda il grande regista teatrale Peter Brook recentemente scomparso

• 30 Luglio 2022 – Daniele Finzi Pasca

Ricordando Luca Serianni
Onda su onda

Ricordando Luca Serianni

Un omaggio al “maestro” della linguistica italiana, scomparso a Roma, da parte di due studiosi e insegnanti ticinesi

• 30 Luglio 2022 – Redazione

Sulle tracce dei grandi interpreti della musica africana – 2
Onda su onda

Sulle tracce dei grandi interpreti della musica africana – 2

Youssou N’Dour – La voce ed i suoni del Senegal nel mondo

• 30 Luglio 2022 – Marcello Lorrai

Post-fascisti, sì/no?
Naufragi

Post-fascisti, sì/no?

L’Italia che si prepara ad andare al voto e quella che aspetta che la sinistra dica qualcosa di sinistra

• 29 Luglio 2022 – Lelio Demichelis

L’amore e la guerra
Il meglio letto/visto per voi

L’amore e la guerra

Witali, Lidia e la piccola Tiffany: lui rimasto a Charchiw, moglie e figlia rifugiate a Lugano. Una storia di paura, sofferenza e, nonostante tutto, di speranza

• 29 Luglio 2022 – Redazione

Vai ai messaggi più recenti
Kosovo: notte di altissima tensione
Il meglio letto/visto per voi

Kosovo: notte di altissima tensione

Barricate alle frontiere e soldati nelle strade dopo misure governative, poi rinviate, che hanno riacceso le rivendicazioni della minoranza serba


Redazione
Redazione
Kosovo: notte di altissima tensione
• 2 Agosto 2022 – Redazione

Nel periodo elettorale i contributi di candidate e candidati sono benvenuti sulla nostra zattera secondo queste regole

Di Andrea Legni, L’Indipendente

Nella notte l’eventualità dello scoppio di una nuova guerra in Europa è stato molto vicino, al punto che sono suonate le sirene antiaeree, sono state chiuse le frontiere, colonne di soldati hanno marciato nelle strade e barricate innalzate dal popolo in armi sono sorte in strada. Tutto questo è avvenuto a trecento chilometri dalle coste italiane: in Kosovo, ex provincia della Serbia, autoproclamatasi indipendente nel 2008, ripiombata nel caos dopo la decisione del governo locale di attuare una serie di misure amministrative che i serbi che abitano il territorio giudicano discriminatorie, come il divieto di entrare nel Paese utilizzando i documenti di Belgrado e l’obbligo di reimmatricolare le auto con targa serba. La situazione, apparsa per ore sul punto di non ritorno, è tornata “calma” nella notte, dopo la decisione del governo kosovaro di rinviare l’entrata in vigore delle misure “anti-serbe” di un mese, giunta a seguito delle pressioni della NATO e dell’ambasciata americana. L’ex provincia serba, infatti, è ancora oggi qualcosa di più simile a un protettorato americano nel cuore d’Europa, piuttosto che a uno stato indipendente, e al suo interno è ancora operativa una missione permanente della NATO, denominata Kosovo Force (KFOR).

Le tensioni si erano acuite nel pomeriggio del 31 luglio, dopo che il governo di Pristina (capitale del Kosovo) guidato dal primo ministro Albin Kurti, aveva confermato l’entrata in vigore delle cosiddette “misure di reciprocità”, che intendevano porre il divieto ai quasi centomila serbi che ancora abitano il Kosovo di continuare ad usare i documenti e le targhe di Belgrado all’interno dell’autoproclamata repubblica. Una decisione inaccettabile per i serbi, che non riconoscono l’indipendenza di Pristina. 

Di qui la tensione è continuata a salire per tutta la giornata. Il premier serbo, Aleksandar Vucic, ha accusato il governo kosovaro di voler espellere i serbi dal paese, Pristina ha invece accusato le forze armate serbe di aver superato il confine e di aver invaso il Kosovo. L’escalation è stata rapida. Le forze kosovare hanno chiuso i valichi di confine tra Kosovo e Serbia. Gli abitanti serbi del nord del Kosovo (zone dove essi rappresentano ancora la maggioranza demografica) hanno eretto barricate. 

La situazione si è fatta rapidamente esplosiva nella città di Mitrovica, “la Berlino dei Balcani”, dove i serbi abitano i quartieri a nord del fiume Ibar e gli albanesi-kosovari quelli a sud. Alle 17:40 a Mitrovica Nord sono risuonate le sirene di allerta per la popolazione serba, che è scesa in strada innalzando barricate. Alle fortificazioni di fortuna dei serbi hanno fatto eco quelle degli albanesi, mentre l’esercito kosovaro ha fatto irruzione nella zona nord. Diverse raffiche di spari sono state udite a Mitrovica e in altre zone del nord-Kosovo, ufficialmente senza feriti.

Alle 23:17 la missione NATO in Kosovo ha emesso un comunicato sul proprio profilo Twitter, dichiarando di essere “pronta a intervenire se la stabilità è minacciata, in conformità con il suo mandato derivante dalla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. A mezzanotte l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Kosovo, Jeffrey Hovenier, ha annunciato di aver terminato il suo incontro con il presidente del Kosovo Vjosa Osmanii e il primo ministro Albin Kurti, rivelando di aver «chiesto ai vertici del Kosovo di rinviare di 30 giorni l’attuazione delle decisioni sulla reimmatricolazione dei veicoli con targa serba a quelli del Kosovo e sull’annullamento delle carte d’identità rilasciate dalla Repubblica di Serbia». Un’ora dopo il primo ministro Albin Kurti ha annunciato di aver accettato la richiesta americana. La questione, è dunque, solo rimandata.

Il Kosovo è storicamente una provincia della Serbia abitata però da una forte maggioranza di etnia albanese. Durante le guerre che infiammarono la ex-Jugoslavia, negli anni ’90, gli albanesi-kosovari reclamarono la propria indipendenza da Belgrado. Una richiesta che venne appoggiata dal presidente americano Bill Clinton e dagli alleati europei. Nel marzo del 1999 la NATO intervenne bombardando la Serbia e costringendola a ritirarsi dal Kosovo. La provincia divenne di fatto indipendente, una condizione messa nero su bianco nel 2008 con la dichiarazione di indipendenza. 

Il Kosovo tuttavia, ancora oggi, non è riconosciuto indipendente da molti stati. Non solo da Russia, Cina ed altre potenze mondiali, ma anche da cinque stati europei: Spagna, Cipro, Grecia, Slovacchia e Romania, ancora oggi riconoscono il territorio come una provincia della Serbia. La Serbia ovviamente non ne ha mai riconosciuto l’indipendenza, anche perché considera questo territorio la propria patria spirituale – una sorta di Gerusalemme della chiesa ortodossa serba, dove hanno sede le principali istituzioni della propria religione. 

Il Kosovo prima del 1999 era abitato da circa 300.000 serbi, oggi ne rimangono probabilmente meno di 100.000, al netto di coloro che sono scappati e che ancora continuano ad emigrare spinti dalle discriminazioni. Ultimo dato importante: la Serbia è storicamente l’alleato “di ferro” della Russia in Europa, ed anche in questa fase ha rifiutato di aderire alle sanzioni contro Mosca ed è ad oggi l’unico Paese europeo che mantiene voli diretti con la Russia. Recentemente il Paese ha anche ricevuto – e mostrato in parata – una dotazione di missili dalla Cina.

Il Kosovo è invece, in buona sostanza, un protettorato statunitense in Europa, che ospita la più grande base militare americana nei Balcani (con oltre 7.000 soldati).  Secondo diversi analisti l’offensiva sui documenti da parte di Pristina arriva proprio in questo momento scommettendo sul fatto che da Mosca non saranno in grado di fare alcunché per aiutare l’alleato serbo.

Nell’immagine: un blocco stradale sulle strade del Kosovo






Resta informata/o, iscriviti alla newsletter

P.f. controlla la tua casella di posta o la cartella spam e conferma la tua iscrizione

Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare – Clicca qui per sapere come

Redazione
Redazione
  • Share Article:

Dal nostro archivio

L’era del pandemicene
Il meglio letto/visto per voi

L’era del pandemicene

Proprio mentre si diffonde l’allarme per il “vaiolo delle scimmie” (un nuovo contagio registrato anche in Svizzera) un recentissimo studio americano mette in relazione...

Pubblicato il 22 Maggio 2022 – Redazione
Diecimila miliardi anti-Covid
Il meglio letto/visto per voi

Diecimila miliardi anti-Covid

Incontro con Laurence Boone, la donna a capo dell’ufficio economico dell’OCSE: crescita, ma restano molte insidie

Pubblicato il 3 Gennaio 2022 – Redazione