Piccole storie luganesi
Liquidazione di patrimoni ideali e operazioni chirurgiche da bassa macelleria
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Liquidazione di patrimoni ideali e operazioni chirurgiche da bassa macelleria
• – Marco Züblin
Restituito l'onore a chi ha svelato gli intrallazzi grigionesi. Ma chi lo ripagherà del prezzo che ha dovuto pagare?
• – Libano Zanolari
Il simpatico blattoide conosce la differenza fra una guerra atomica e... un giornale!
• – Nelly Valsangiacomo
La serie di non verità del Municipio sui fatti della demolizione, prima e dopo l’abbattimento: amianto compreso
• – Aldo Sofia
Ebbene sì, aveva ragione mia nonna quando diceva che le bugie, oltre a far venire il naso lungo, hanno le gambe corte. Dopo giorni di versioni contraddittorie (qualcuno, purtroppo...
• – Rocco Bianchi
I casi continuano a diminuire e la variante delta forse fa meno paura. Ma siamo ancora lontani dalle cifre del giugno 2020
• – Riccardo Fanciola
Perché Berna non reagisce al lancio della tassa globale delle aziende voluta da Biden, che penalizza la fiscalità di diversi cantoni
• – Daniele Piazza
Crescono tensione e pressione, fra problemi interni e dure critiche esterne
• – Enrico Lombardi
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Una suggestione dai ranghi dell’UDC apre nuove frontiere e un modello unico nelle democrazie per garantire la pluralità
• – Redazione
Liquidazione di patrimoni ideali e operazioni chirurgiche da bassa macelleria
Anche in questo caso, siamo alla caricatura; musica militare spacciata per musica sinfonica, commedia dell’arte che si vuole teatro shakespeariano. E, anche in questo caso, siamo a parlare di cocci e di macerie.
Ma questa distorsione tremenda e offensiva non è patrimonio esclusivo di una parte, coinvolge le istituzioni e le persone che con il voto abbiamo ritenuto degne di governarci. Un esempio, plastico anch’esso, è il comunicato del Municipio (di tutto il Municipio?) a proposito dei fatti dell’ex-Macello, lenzuolata emessa secoli dopo i fatti, in modo tale da poter ben preparare la versione, nascondere le tracce, ottenere le opportune connivenze, nel mezzo di cortine fumogene sollevate tramite vertiginosi e indecenti scaricabarile; un comunicato talmente assurdo e irricevibile da dare la chiara sensazione che il governo comunale tenti di fare passare noi cittadini per fessi. E questo un minimo di fastidio lo dovrebbe pur dare. Le istruzioni erano di demolire solo il tetto, pericolante, ci si dice: ma perché sabato, di notte? perché con una ruspa? perché con questa urgenza, visto che era ormai inoccupato? Vi sono filmati in rete che dimostrano, invece, come la demolizione dell’ex-Macello sia stata non operazione chirurgica, ma proprio da … infima macelleria urbana; distruzione cieca e violenta, da polizia sudamericana, che ha fatto a pezzi anche tutto quanto si trovava all’interno, libri, vestiti, tutto. Ora, bontà loro, i nostri governanti permettono ai molinari di andarsi a riprendere i loro effetti personali, o quel che ne resta dopo lo scempio; non è certo la vergogna o la decenza che acceca lorsignori. Non ci è stata neppure risparmiata la commedia dell’amianto: dapprima una bella perizia assolutoria, poi la plateale smentita da parte della magistratura. Ma anche qui, ecco la capriola del perito, a tentare di mitigare la menzogna altrui: ci dice che l’amianto non era dappertutto, come qualcuno avesse mai pensato che l’ex-Macello fosse interamente fatto di questo bel materiale.
A qualche giornalista muzzanese bisogna dirlo tutte le volte: non si tratta di essere molinari, o loro fiancheggiatori, per opporsi a questo pubblico scandalo. Basta avere a cuore un paio di valori di base, la democrazia, la verità e il rispetto.
All’Assemblée respinta per sole 9 schede la sfiducia e la caduta del suo governo; ma l’innalzamento a 64 anni dell’età pensionabile riempie ancora le piazze della contestazione...
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