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Una suggestione dai ranghi dell’UDC apre nuove frontiere e un modello unico nelle democrazie per garantire la pluralità
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Una suggestione dai ranghi dell’UDC apre nuove frontiere e un modello unico nelle democrazie per garantire la pluralità
• – Redazione
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• – Gianni Beretta
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• – Franco Cavani
di Nicola Schoenenberger, Gran Consigliere I Verdi
• – Redazione
Dopo la manifestazione di ieri, un gruppo formatosi su Twitter che critica media e governo svizzeri ci spiega le sue ragioni
• – Riccardo Fanciola
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• – Loretta Dalpozzo
di Nicola Schoenenberger, Gran Consigliere I Verdi
• – Redazione
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Poter fare il proprio lavoro. E’ quanto rivendica l’ATG, Associazione Ticinese dei Giornalisti. Il sindacato segnala come, da parte di una minoranza di autogestiti, siano stati...
• – Redazione
"Non si fa abbastanza". E le dimissioni del tedesco Reinhard Marx chiamano in causa anche papa Francesco
• – Gino Driussi
Buongiorno. In una luminosa mattinata baciata dal sole primaverile, il sindaco leghista della nostra città, erede di una ormai collaudata ed efficiente tradizione politica, basata sulla assoluta valorizzazione della produzione nostrana, ha presieduto la festosa cerimonia per il varo del novo battello lacustre: più moderno, più capiente e più potente di tutta Europa, soprattutto con operatori imperativamente domiciliati in Ticino. Una realizzazione che già ci invidiano i vicini affacciati a loro volta – per uno strano capriccio della geografia e della storia – sul ‘nostro’ prezioso specchio d’acqua: che deve combattere un inquinamento che spesso viene introdotto nelle nostre acque da confinanti poco scrupolosi; così come, anni fa, un nostro rappresentante al parlamento denuncìò lo sconfinamento sul nostro lago dalla zona di Porto Ceresio di cormorani italici che, oltre a sporcare, impoverivano lo specchio d’acqua della flora ittica. Il nuovo superlativo natante, dunque: un progetto e una realizzazione, come ha sottolineato un membro dell’esecutivo cittadino abituato a cantarle chiare, in cui l’Italia ha inutilmente tentato di superarci, rimediando un’altra magra figura.
Buongiorno. Da questa mattina un nuovo battello solca le acque del nostro lago, inaugurato dal sindaco e dal suo vice, quest’ultimo esponente dello schieramento indispensabile al primo cittadino per poter governare. Concepito e costruito da un consorzio internazionale a guida elvetica, il natante simboleggia anche l’eccellenza garantita dal gioco del libero mercato. Sarà oltretutto gestito da una compagnia privata, che sicuramente confermerà come si possano migliorare, se non superare, le prestazioni di quel servizio pubblico che, anche in fatto di navigazione, dimostra i suoi annosi e irrisolti problemi: lacune organizzative, prezzi di biglietti troppo salati, quindi turisti scoraggiati, e, last but not least, la costante insidia di agitazioni e scioperi del personale che non rendono certo giustizia alla qualità, alla funzionalità e all’immagine della nostra città.
Buongiorno. Fra non pochi interrogativi, da oggi un nuovo battello a gestione privata farà servizio sul lago di Lugano. Si possono infatti sollevare dubbi sulla sua necessità, e soprattutto sulla sostenibilità ambientale di questa ulteriore novità poco conciliabile con i problemi del traffico su uno specchio d’acqua già ‘carico’ e attraversato da molti, troppi natanti, con relativi inquinamento e disturbo alla tranquillità della fauna ittica Soprattutto, ci si interroga su una clamorosa mancata occasione: il natante servirà sì i turisti, ma con esso non ci si propone affatto di alleggerire il traffico cittadino: eppure sarebbe bastato un accordo con la vicina Repubblica per farne un mezzo di trasporto per quella parte di frontalieri italiani (e non sono pochi) che – grazie ad orari ad hoc – avrebbero potuto raggiungere da Porlezza o da Verbania il loro posto di lavoro in Ticino, e tornare a casa, grazie a una più intelligente organizzazione di “trasporto integrato” battello-bus-autopostale-bicicletta/biciletta-autopostale-bus-battello. Un vero peccato
Buongiorno. Il varo, stamane, di un nuovo battello che solcherà il nostro lago, presenta anche il vantaggio di garantire qualche posto di lavoro in più per una categoria di operatori che, come hanno spesso denunciato anche le organizzazioni sindacali, negli ultimi anni è stata sottopagata e costantemente ricattata dall’ipotesi di pretestuose chiusure delle varie tratte. Del resto, un recente studio dell’Istituto Nazionale per il Traffico lacustre, ha ampiamente documentato come, pur di contenere salari, costi di manutenzione, investimenti pubblici, sui laghi della Confederazione non sono state operate le scelte che avrebbero fatto di questo patrimonio confederato una irresistibile calamita per il turismo (in particolare cinese) e una fonte sicura sul piano delle assunzioni numerosi. Questa poteva essere una buona occasione. Ma si è rivelata un’occasione mancata.
(a ripetizione, e in quest’ordine, per tutti i successivi bollettini informativi della giornata, e se del caso anche della notte; nel rispetto del peso elettorale dei partiti, la prima notizia dovrà essere ripetuta quattro volte, la seconda due volte, la terza e la quarta una sola volta)
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