Quando la stampa parla dei colori e tace della politica
Della bella intervista di Elly Schlein a Vogue tutti hanno dato spazio solo a un dettaglio
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Della bella intervista di Elly Schlein a Vogue tutti hanno dato spazio solo a un dettaglio
• – Redazione
Dall’operaia di Enzo Jannacci all’ottico di Fabrizio De André, dal ferroviere di Rino Gaetano alla ‘Gente in progresso’ di Battiato, ecco come è stato cantato il lavoro in Italia
• – Redazione
Pensando al Primo maggio - Una poesia di Maya Angelou
• – Redazione
Intervista a Maurine Mercier, giornalista svizzera dell’anno, inviata d RTS in Ucraina
• – Redazione
Un progetto della Fondazione Federica Spitzer sulla diaspora balcanica nel Canton Ticino
• – Pietro Montorfani
Un medium in costante trasformazione tecnica e tecnologica, e costantemente chiamato ad interrogarsi sul proprio ruolo formativo, culturale, identitario
• – Nelly Valsangiacomo
La storia del noto personaggio televisivo raccontata dalla figlia in un libro appena pubblicato
• – Werner Weick
Dei partiti storici e dei nuovi partitini ad personam che si incontrano per conoscersi - Di Aurelio Sargenti
• – Aurelio Sargenti
Emilio Balli rivive al Museo di Vallemaggia in una mostra molto suggestiva ed emozionante
• – Michele Ferrario
Un importante studio sul cambiamento climatico ci avverte: sta per accadere qualcosa di sconvolgente
• – Redazione
Della bella intervista di Elly Schlein a Vogue tutti hanno dato spazio solo a un dettaglio
Di Michele Serra, La Repubblica
Ho fatto una cosa stravagante. Forse rivoluzionaria. Ho letto per intero l’ormai famigerata intervista concessa da Elly Schlein a Federico Chiara di Vogue [disponibile integralmente nel sito della rivista].
Ho provato a rimettere una frase dentro il suo testo e dentro il suo contesto, una riga dentro le sue pagine. Ho pensato che l’uno per cento di un quadro, se il restante 99 per cento rimane oscurato, non è abbastanza per vedere il quadro.
Non ci crederete, ma l’intervista (lunghissima, interessante e ben scritta) parla poco delle questioni personali di Schlein, e parla molto di politica. In tutti i suoi aspetti. Dice — tra tante altre cose — che per far cessare le guerre tra poveri sarebbe ora di tassare i ricchi (la sintesi è mia), argomento, e non l’unico, che da solo avrebbe meritato molti più titoli di giornale di quanti ne sono stati dedicati al breve cenno della segretaria del Pd alla sua consulente cromatica. Eppure non ricordo uno solo titolo, su mille, che abbia scelto di commentare le opinioni di Schlein sulla politica fiscale.
Dunque tutti, per giorni, abbiamo parlato di giacchette e non di tasse. E pur convenendo che le giacchette sono più divertenti delle tasse, forse qualche domanda su come funzionano, nel nostro Paese, la comunicazione politica e l’informazione sulla politica, dovremmo farcela. A che serve dedicare tempo e attenzione alle domande di un giornalista se già sai che sarà il dettaglio frivolo, il pettegolezzo, il tweet del giorno prima o del giorno dopo, quello che poi arriva all’opinione pubblica? Come possiamo pretendere dai politici che tornino a parlare di politica, se quando poi lo fanno ci concentriamo sul colore dei golfini?
La letterina ai No-Vax di Luciana Littizzetto
La UE ammette che l’inflazione energetica è dovuta alle speculazioni sulla borsa di Amsterdam