Quel razzismo fra le righe
Considerazioni intorno ad un recente annuncio propagandistico elettorale dell’Udc. È questo il partito che ha stravinto le elezioni di domenica?
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Considerazioni intorno ad un recente annuncio propagandistico elettorale dell’Udc. È questo il partito che ha stravinto le elezioni di domenica?
• – Alberto Cotti
I tragici eventi in Medio Oriente hanno avuto un’eco anche in Africa, posizioni polarizzate non soltanto nel nord arabo del continente
• – Roberta Bernasconi
Radiografia del voto federale: che tipo di parlamento avremo, e in Ticino i democentristi riusciranno a cannibalizzare la Lega? E quali insegnamenti per i Verdi dopo il tonfo di ieri?
• – Aldo Sofia
La candidata dell’area rossoverde al ballottaggio per gli Stati analizza il voto di ieri, determinata a battersi fino in fondo per vincere al secondo turno
• – Enrico Lombardi
Marek Halter, lo scrittore ebreo polacco che nel 2009 guidò il corteo per la pace a Gaza e a Sderot: «Non arrendiamoci, abbiamo commesso molti errori, impariamo dalla storia: a Belfast mogli e madri posero fine al massacro»
• – Redazione
Gli accordi ottenuti dagli sceneggiatori americani sono una prima conquista per salvare l'ingegno umano dalla concorrenza delle macchine
• – Redazione
L’Udc anche in Ticino vince, come previsto dai sondaggi e anche meglio. L’onda verde finisce in risacca, e per centesimi di punto la suddivisione dei seggi al Nazionale premia la destra, mentre l’area rosso-verde mantiene due rappresentanti
• – Enrico Lombardi
Chiara svolta a destra nei risultati, ancora non definitivi, delle elezioni nazionali: l’Udc sfiora il 30% e punta a dettare l’agenda delle camere federali in accordo con quel che resta del PLR
• – Rocco Bianchi
Il racconto autobiografico di Ida Hofmann (1864-1926), una delle ideatrici del Monte Verità in un libro pubblicato da Casagrande di Bellinzona che sarà presentato, in occasione dell’uscita in liberia, il prossimo 25 ottobre
• – Michele Ferrario
Breve incontro con il compositore ticinese alla viglia del concerto a lui dedicato in occasione dell'80mo anniversario
• – Redazione
Considerazioni intorno ad un recente annuncio propagandistico elettorale dell’Udc. È questo il partito che ha stravinto le elezioni di domenica?
Al netto dell’italiano un po’ così (non fosse che per tentare di scongiurarne la morte, avrei optato per il congiuntivo presente “leggiate” invece del presente “leggete”), il messaggio che tenta di veicolare l’Udc è, nella migliore delle ipotesi, pura propaganda. Intanto perché il fatto di cronaca è già stato pubblicato, senza alcuna censura, sui giornali (e a dimostrarlo è proprio l’annuncio pubblicitario Udc) e poi perché la Commissione federale contro il razzismo e la xenofobia non ha nulla, ma proprio nulla, contro la pubblicazione della notizia in quanto tale.
In realtà è l’Udc che ama criminalizzare gli stranieri in modo sfrontato, ma lucido. Perché poi, quando qualcuno le fa notare che ha passato il segno, indossa immediatamente i panni di vittima della censura. E invece no, non vi è alcuna censura: è l’Udc a confondere la libertà di opinione e di espressione, con la pretesa di dire tutto ciò che le pare e piace. Non è così e non perché lo dico io (anche perché non sono nessuno). A dirlo è la Dichiarazione universale dei diritti umani, nonché il diritto svizzero. Perché la libertà di espressione e la lotta al razzismo poggiano sulla stessa identica base. Insomma: il diritto alla libertà di espressione non può essere invocato per diffondere messaggi razzisti. Detto in altre parole: poiché tutti i diritti umani funzionano insieme e interagiscono tra di loro, ognuno di questi diritti dipende dagli altri.
“Per garantire la coesistenza di tutti i diritti – annota Peter Kirschläger, professore di etica all’Università di Lucerna – è essenziale che nessun diritto specifico ne violi un altro o violi quelli di un’altra persona. In pratica ciò significa che i discorsi offensivi sono protetti dalla libertà di espressione, purché non violino altri diritti fondamentali. D’altro canto, la libertà di espressione non può giustificare i discorsi d’odio o d’incitamento all’odio razziale, poiché questi sono incompatibili con il diritto fondamentale alla protezione contro la discriminazione”.
Può anche non piacere all’Udc, ma non è la Commissione federale contro il razzismo a ledere la sua libertà di espressione. È piuttosto l’Udc a non rispettare la norma penale che si propone di arginare la discriminazione razziale.
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