Un ‘fuorilegge’ a Lugano
Incontro pubblico con Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, venerdì 26 novembre ore 18.00 al Palazzo dei Congressi di Lugano
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Incontro pubblico con Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, venerdì 26 novembre ore 18.00 al Palazzo dei Congressi di Lugano
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• – Redazione
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Comincia con questo ricordo il libro ‘Il fuorilegge, la lunga battaglia di un uomo solo’ (ed Feltrinelli), il racconto attraverso il quale Domenico ‘Mimmo’ Lucano ripercorre la sua straordinaria storia di sindaco di Riace. Di Becky, in questa storia, ce ne sono tante e tanti. Migliaia di migranti senza diritti e senza voce che Mimmo ha soccorso e accolto nella sua cittadina. Persone senza casa, per case senza abitanti.
Alla fine degli Anni Novanta, l’emigrazione aveva praticamente svuotato le abitazioni di Riace, e paralizzato molta parte della sua economia, dei suoi commerci, della sua agricoltura, dei suoi allevamenti. Lucano non ci pensò due volte. Colse immediatamente il doppio vantaggio, morale e pratico, di quella situazione. Si sarebbe impegnato nell’accoglienza dei profughi dando loro un tetto e se possibile un lavoro, concretizzando i suoi ideali, e seguendo l’insegnamento di un uomo di Chiesa, il missionario Alex Zanotelli: “Siamo ciò che incontriamo”. Al tempo stesso, la generosità dell’accoglienza avrebbe consentito di rianimare strade, piazze, case di Riace, altrimenti destinata a rimanere un ‘villaggio fantasma’.
In pochi anni, del ‘modello Riace’ parlò mezzo mondo. La sua originalità, la sua eccezionalità, attirò decine di giornalisti, documentaristi, registi. Mimmo Lucano diventò un personaggio internazionale, anche se per temperamento è in realtà poco propenso a frequentare la scena mediatica. E ottenne numerosi riconoscimenti; gli venne assegnato anche il Premio per la pace della città di Berna.
Doveva oltretutto operare in un’Italia dove cresceva la preoccupazione, ma anche la strumentalizzazione politica, nei confronti dei profughi, approdati sempre più numerosi in Italia, mentre buona parte del resto dell’Europa guardava dall’altra parte, alzava muri, costruiva recinzioni di filo spinato lungo i confini. Benché a lui si rivolgesse persino la prefettura per sistemare immigrati altrimenti senza possibilità si sistemazione, ‘Mimmo’ diventò un ‘fuorilegge’, arrestato nell’ottobre 2018, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In un paese in cui migliaia di ‘clandestini’ vengono impiegati ogni anno nei campi del Sud, sfruttati all’inverosimile, preda di un ‘caporalato’ senza scrupoli, costretti a vivere in disumani tuguri e accampamenti di fortuna, nella totale assenza dello Stato.
Il 30 settembre scorso, l’ex sindaco è stato condannato con un verdetto di prima istanza che ha suscitato sorpresa, indignazione e critiche anche in ambienti della magistratura: oltre tredici anni di detenzione per presunti illeciti nella gestione dei migranti: addirittura il doppio degli anni che erano stati chiesti dall’accusa. In più la restituzione di mezzo milione di euro allo Stato. Una durezza, una severità di giudizio, e la negazione di qualsiasi attenuante, davvero sconcertanti, oltretutto se paragonate ad altre sentenze anche nei confronti della criminalità organizzata. Vicenda sul cui sfondo campeggia un interrogativo comunque ineludibile: si può infrangere, o forzare, una legge ingiusta?
A questa e ad altre domande relative alle motivazioni, ai risultati del modello Riace, e a questa sentenza, risponderà direttamente lo stesso Mimmo Lucano, venerdì prossimo 26 novembre, dalle ore 18.00, al Palazzo dei Congressi di Lugano. Una serata pubblica (alla cui organizzazione partecipa la redazione di “Naufraghi/e”), voluta dalla Fondazione umanitaria ticinese ‘Main dans la main’, creata da Carlo Crocco, che ha deciso di assegnare un premio di fr. 50.000 all’ex sindaco di Riace. L’incontro sarà anche visibile in diretta nel nostro sito.
Ricordiamo che la partecipazione in presenza è possibile solo per le persone che si sono iscritte. Nel nostro sito sarà tuttavia disponibile la diretta video.
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