200 franchi bastano a coprire di ridicolo molte tesi di un’iniziativa propagandistica e demagogica
Una lettera aperta all’ineffabile motore della raccolta delle firme in Ticino
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Una lettera aperta all’ineffabile motore della raccolta delle firme in Ticino
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Una lettera aperta all’ineffabile motore della raccolta delle firme in Ticino
Io la capisco: sono trent’anni che, domenica dopo domenica, massacra la RSI, e per lei l’esser riuscito a raccogliere oltre trentamila firme in Ticino (all’incirca un quarto del totale di quelle consegnate a Berna), è una sorta di vittoria personale.
Onestamente se il suo odio, perché di odio si tratta, non mettesse pericolosamente in bilico uno dei cardini attorno al quale ruota la coesione nazionale, potrei anche ammirare il suo impegno costante nel perseguitare la SSR. Dico davvero: la dedizione con cui lei si applica a sbertucciare la RSI, spesso armato solo dei suoi pregiudizi, meriterebbe uno studio approfondito. Presumo che solo Joseph Goebbels sia riuscito a fare meglio quanto a propaganda; perché appoggiandosi solo alla radio e ad un pugno di giornali è riuscito a far amare dalla popolazione tedesca un regime sanguinario e liberticida come quello nazista. Vabbè.
Volevo però farle notare come nel suo scritto ci siano almeno un paio di cose davvero ridicole.
Francamente a me fa sorridere che lei, che è il direttore di un settimanale di partito che distribuisce a piene mani odio e razzismo, si prenda la libertà di accusare la SSR di praticare “il lavaggio del cervello agli utenti nel segno del pensiero unico mainstream rossoverde”. La sua, perdoni la franchezza, è un’accusa risibile ed immagino che ne sia perfettamente conscio, ma, cinicamente, lei preferisce mentire ai suoi stessi elettori pur di perseguire i suoi obiettivi politici. Senza privarsi, per l’ennesima volta, di evidenziare i suoi neppure troppo vaghi istinti razzisti, annotando che gli introiti del canone sono comunque in aumento “a seguito dell’immigrazione incontrollata”. E pure questa, mi perdoni, è un’accusa ridicola.
Può anche non piacerle, ma quella che propone la SSR non è un’informazione di parte, anzi. In generale fa il possibile per offrire più di una opinione; compresa quella della lega. È possibile fare di meglio? Sì, ma la strada da seguire non è quella che lei propone sul suo settimanale. Perché l’informazione truccata, e la sua lo è, può accarezzare la pancia agli arrabbiati, a volte riesce a strappare un sorriso, ma raramente convince. L’informazione, quella vera, è quella del Telegiornale della RSI; non quella di TeleBlocher.
Ammetto però che fra le sue manipolazioni politiche c’è una cosa che condivido; nel senso che è vero che ci sono cittadini costretti a “tirare la cinghia”. Ad iniziare dagli anziani a cui lei, come consigliere nazionale, ha negato la compensazione integrale del rincaro: se ne saranno già scordati oppure se ne ricorderanno in ottobre?
Tanto le dovevo.
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