A volte ritornano, ed è ancora peggio
La "pandemia comunicativa” di guru, coach e sedicenti medici, per rimedi certi e garantiti contro ogni paura
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
La "pandemia comunicativa” di guru, coach e sedicenti medici, per rimedi certi e garantiti contro ogni paura
• – Enrico Lombardi
Sei ore di musica, scazzi e risate con i “Fab Four”
• – Mattia Pelli
Perché opporsi al Centro Educativo Chiuso per Minorenni
• – Redazione
La Corte europea deve dire l’ultima parola sulla creazione di una Superlega privata: se il “libero” mercato ci toglie il piacere dell’ “ineffabile palla”
• – Libano Zanolari
No all’UE, viva l’Elvetistan!
• – Silvano Toppi
Un voto controcorrente a livello continentale; un paese dominato dal narco-traffico e con metà della popolazione ridotta in povertà cerca una nuova strada
• – Gianni Beretta
A Lugano, Piazza Riforma intasata da casette natalizie e nuovi punti ristoro
• – Enrico Lombardi
Dopo due anni si può dire: senza i populisti la pandemia sarebbe stata combattuta meglio – Lo afferma la nota virologa italiana Ilaria Capua nel suo nuovo libro
• – Redazione
E altri aumenti arriveranno a cascata
• – Franco Cavani
Con il Polo, liscio o gassato, a Lugano un futuro all’acqua… di rose
• – Redazione
La "pandemia comunicativa” di guru, coach e sedicenti medici, per rimedi certi e garantiti contro ogni paura
Così, accanto ad una maggioranza della popolazione (mondiale) che accetta di accogliere ed assecondare le prescrizioni sanitarie che vengono da autorità mediche e politiche, vi sono frange minoritarie, ma pur sempre consistenti, di “resistenti” a dettami ritenuti dittatoriali.
Un rifiuto di indicazioni “calate dall’alto”, che poi, in certi casi, si trasforma nella ricerca, come alternativa, di un altro “alto” cui rivolgersi e in cui rifugiarsi.
Vi sono quelli, ad esempio, che per sfuggire alla presunta omologazione indotta da decisioni ritenute “criminali” cercano soluzioni “fra esercizi, mantrabonsai, descrizioni, riflessioni e crescita personale che ti accompagneranno attraverso le parole canalizzate nell’Energia Divina a trasformare le convinzioni sabotanti che ancora limitano la tua vita e ti impediscono di raggiungere i tuoi obiettivi e la serenità.”
Sono parole che introducono alla lettura di un libro molto pubblicizzato via media e portali nelle nostre lande, che ha per titolo “Fra mente e cuore l’anima” ed è scritto da Katya Giannini, “mental coach”, “esperta in dinamiche sociali”, che riceve su appuntamento a Lugano e Locarno.
Per carità, la signora Giannini fa il suo mestiere, ed incontrerà certamente l’interesse, anche entusiasta, da parte di persone rispettabilissime alla ricerca di equilibrio e serenità. Quello che però appare abbastanza evidente (si entri nel suo sito e si vedrà) è che i suoi metodi hanno ben poco di scientifico, ma sembrano fatti apposta per ottenere rispondenza in chi, alle indicazioni scientifiche, si oppone di principio, anche e soprattutto, oggi, di fronte alla pandemia.
Insomma, NO a parole che vengono dall’autorità sanitaria, ma SÌ a quelle che vengono dall’”Energia Divina”, attraverso un rapporto fra mente, cuore e anima, gestito con certificata competenza dalla mental coach in questione. Una fra le tante presenze, in tutto il mondo, di guru, santoni e coach di vario genere che in un mixer molto americano frullano un po’ di spiritualità orientale e più generici orientamenti manageriali, in conferenze e in libri in cui “ti insegneranno il modo migliore per accogliere e trasformare ogni dubbio o paura: dagli esami al lavoro, dall’ansia ai traumi, dal migliorare la tua salute al vivere una relazione, dal dolore di una separazione all’elaborazione di un lutto.”
Viviamo in un momento in cui, non sapendo più a che santo votarsi, c’è chi si aggrappa a “maestri” laici un po’ esoterici, ma così empatici, così rassicuranti, così capaci di distribuire consigli “controcorrente” appellandosi all’energia divina, da divenire ancore di salvezza certificate, non solo per scampare dal virus, ma da ogni male possibile e soprattutto immaginabile.
Se poi questi “maestri” sono pure medici, iscritti all’albo, con studi regolari in una prestigiosa Università svizzera, come è il caso del Dottor Roberto Ostinelli, ecco che il “carisma” è ancora maggiore, ecco che dovrebbe, sulla carta, scattare un ulteriore credito di credibilità.
Il Dottor Ostinelli, di Mendrisio, per intenderci, è quello sospeso l’anno scorso per tre mesi dall’Ordine dei Medici del Canton Ticino per il suo comportamento sui social, in cui ha chiaramente e reiteratamente contestato le decisioni ufficiali di politica vaccinale. Ne abbiamo parlato anche in questa sede in occasione di un evento che Ostinelli voleva organizzare in Ticino con un farneticante cantautore no-vax italiano.
Poi, reintegrato, ha partecipato a qualche emissione radiotelevisiva, tanto per ribadire tutti i suoi dubbi in relazione alla legge COVID approvata infine domenica 28.11. a larga maggioranza, ed ora torna, via social, a farsi sentire con un “Comunicato Stampa” in cui afferma, fra l’altro che “la situazione infettivologica della Svizzera sta nettamente peggiorando, con oltre 10’000 segnalazioni di test Covid19 positivi al giorno, contro i 3-4’000 di un anno fa (!!!), proprio come avevo preannunciato in varie trasmissioni televisive e radiofoniche sta emergendo il fallimento della politica vaccinale. Trasmissioni in cui per esempio illustri medici come il dr. Christian Garzoni o il dr. Enos Bernasconi, riferimenti autorevoli cantonali, avevano declinato il confronto con me in presa diretta come richiedeva il giornalista RSI di Rete Uno… Ahimè, i professori…” Insomma, Ostinelli insiste, come se niente fosse, rincarando addirittura la dose nel fare nomi e cognomi di altri medici (in prima linea da sempre per la lotta al COVID-19) e accusandoli ridicolmente di “sfuggire al confronto”.
Eccoci in pieno dentro la “pandemia comunicativa” di cui è regolarmente accusata la stampa, ma che (questo caso lo dimostra) è chiaramente alimentata da personaggi che più si esibiscono in dichiarazioni provocatorie, fondate su presunte certezze assolute, più ritengono di guadagnare seguaci (e più dovrebbero indurre l’Ordine a tornare a prendere qualche doverosa misura).
Perché quando nel sito online del dottore si ritrovano in bella vista frasi come “disequilibrio tra mente, corpo ed anima”, oppure “La malattia attiva meccanismi di difesa e pensieri di paura. Questi ci limitano la possibilità di vivere appieno la nostra vita liberamente. Attraverso nuove visioni ti supportiamo a far rinascere il tuo istinto di libertà!”, ecco, siamo nei paraggi di Katya Giannini, che però ha almeno lo scrupolo di non definirsi medico e di non intervenire (si spera) nella discussione sulla politica sanitaria.
Ma Ostinelli è un medico, e come tale dovrebbe pure avere un contesto deontologico cui attenersi, oltre che un minimo di decenza nel non usare una situazione oggettivamente difficile come quella che stiamo tutti attraversando, per farsi autopromozione gettando discredito su sui “colleghi” e fumo negli occhi a “pazienti” che vorrebbero tanto, certo, poter avere tutte le sue certezze, ma che hanno capito da tempo, e sempre più, quanto sia meglio ascoltare chi non promette percorsi divini ma, semplicemente, giorno per giorno, indica gli accorgimenti più accreditati per affrontare un virus che di certezze pare offrirne una sola: quella di mutare e trasformarsi. Facciamocene, consapevolmente, una ragione.
È scomparso a Martigny, all’età di 88 anni, uno dei grandi promotori culturali svizzeri degli ultimi decenni. Sua la Fondazione che ha ospitato mostre di straordinaria qualità e...
Le forme attuali del lavoro, sempre più precarie e "flessibili" rendono necessari nuovi diritti e nuovi mezzi di lotta per ottenerli