Ancora sulla democrazia, e su certi democratici
Dicevo della, assai perniciosa, declinazione della democrazia come dittatura della maggioranza. Oggi, da Muzzano, giungono due indicazioni che potrebbero essere lette come...
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Dicevo della, assai perniciosa, declinazione della democrazia come dittatura della maggioranza. Oggi, da Muzzano, giungono due indicazioni che potrebbero essere lette come...
• – Marco Züblin
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Non si sono mai amati, Donald Trump e Mitch McConnell. Per quattro anni i due uomini più potenti del partito repubblicano hanno portato avanti – con discreto successo e...
• – Andrea Vosti
Da un anno l’emergenza sanitaria causata dal Corona virus sta tenendo tuttora in scacco il mond intero. La Svizzera, ovviamente, non fa eccezione. L’emergenza sta avendo anche un...
• – Fabrizio Triulzi
Se è vero che la storia del nostro Cantone è legata a quella della finanza (meglio, quella dell’evasione fiscale italiana), è anche vero che gli interessi dell’edilizia privata...
• – Marco Züblin
È ormai un mese che in Svizzera il numero dei contagi diminuisce. Dai circa cinquemila nuovi casi al giorno che si registravano prima di Natale, la scorsa settimana siamo scesi a...
• – Riccardo Fanciola
Proprio una sorpresa non è, ma la notizia pubblicata oggi dal Tages Anzeiger è comunque clamorosa. In agosto Alain Berset ha tenuto nascosto un rapporto in cui esperti...
• – Riccardo Fanciola
Gli orfani (provvisori?) di Trump, o i delusi (pochi?) di Salvini, possono consolarsi guardando ad Est. L’Est europeo. Inteso come i battistrada del “gruppo...
• – Aldo Sofia
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Stampa / Pdf
• – Daniele Piazza
Dicevo della, assai perniciosa, declinazione della democrazia come dittatura della maggioranza. Oggi, da Muzzano, giungono due indicazioni che potrebbero essere lette come espressione di una certa inquietudine/insofferenza per gli effetti del meccanismo democratico.
Da una parte si torna (Rigotti) sul tema del ruolo degli esperti di contro a quello dei politici, e del popolo, adombrando – almeno mi è parso di capire – l’ipotesi che per affrontare temi di grave ed effettiva portata, quali l’emergenza sanitaria, serva piuttosto un governo dei migliori, degli esperti (di questo si sta parlando in Italia, con riferimento a Draghi e ai suoi). Democrazia come dittatura della competenza. E’ ben vero che se l’ignoranza è diventata ahinoi l’unico viatico per l’innocenza (Ezio Mauro), il corollario è la diffusa ed orgogliosa ostilità verso le élites, e soprattutto la perfetta buona coscienza con cui autocertificati incompetenti si permettono di discutere sulle conclusioni di persone che hanno passato, a faticosamente formarsi, almeno quanto i loro critici hanno trascorso al bancone delle bettole. Tutto questo per dire che la competenza vale di certo più dell’ignoranza, e che in nessun campo (nemmeno in politica) “uno vale uno”.
Dall’altra parte, si perpetua il paradossale fastidio con il quale populisti e popolani di ogni sponda guardano all’esercizio dei diritti popolari, quando tale esercizio rischia di intralciare i loro piani. Si passa dal considerare lo strumento eminentemente democratico del referendum, o la decisione di un tribunale, come un gesto inaccettabile, addirittura offensivo (Zali docet, sulla tassa di collegamento, poi sull’aeroporto, infine sul progetto tram-treno), al considerare una fastidiosa “melina” l’ovvio percorso parlamentare di un progetto ed eventuali referendum popolari (nuovo centro sportivo di Lugano, Schnellmann). Non sfugge a nessuno, salvo forse a chi lo preconizza, che farsi megafono e sismografo del comune sentire del “popolo minuto” (sia detto senza offesa) poco o punto si concilia con il tentativo di farsi un baffo di tale comune sentire, quando non fa comodo. Sopra si parlava di dittatura dei migliori; qui, all’evidenza, no.
Se confermato, l’annuncio del procuratore generale d’Iran sull’abolizione della polizia morale rappresenterebbe la prima falla nel muro del regime
In più di 130 paesi i giornalisti sono ostacolati o minacciati da repressione e censura