Arabia Saudita-Argentina 2-1: ineffabile, crudelissima palla
L’incredibile vittoria del Paese del principe ereditario Bin Salman, che secondo la Cia ha fatto uccidere e sparire il giornalista Jamal Kashoggi
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L’incredibile vittoria del Paese del principe ereditario Bin Salman, che secondo la Cia ha fatto uccidere e sparire il giornalista Jamal Kashoggi
• – Libano Zanolari
L’Europa coesa, solidale, inclusiva semplicemente non c’è. Non esiste. Se c’è una crisi tra due Paesi dell’Unione si prova a correre ai ripari
• – Redazione
Eventuali indagini approfondite sugli affari esteri della famiglia Biden avrebbero ripercussioni sia sugli equilibri politici interni americani che sulla politica estera, a cominciare dalla guerra in Ucraina
• – Redazione
I drammi politici obbligano a scelte laceranti. In questo caso fra democrazia e assolutismo
• – Martino Rossi
Dopo le prime partite del più discusso mondiale della storia calcistica, già emergono tutte le contraddizioni di una gestione ed un’idea di sport nutrite di ipocrisia
• – Enrico Lombardi
Varato un fondo per “perdite e danni” subiti a causa di eventi climatici estremi, ma intanto nessun passo deciso è stato fatto per abbandonare i combustibili fossili
• – Redazione
Abbiamo vissuto una fase particolare della storia europea, che purtroppo non siamo riusciti a comprendere per poter immaginare oggi l’Europa al di là della dicotomia Ue/non-Ue
• – Redazione
Qualche segnale di un un dialogo che possa portare a un tavolo negoziale per la tragedia ucraina; ma per una pace a quale prezzo?
• – Aldo Sofia
L’affermazione di Amalia Mirante non regge all’analisi storica
• – Paolo Favilli
Smascherato il cruciale coinvolgimento di Mosca nell'attacco al volo civile della Malaysian Airlines MH17
• – Redazione
L’incredibile vittoria del Paese del principe ereditario Bin Salman, che secondo la Cia ha fatto uccidere e sparire il giornalista Jamal Kashoggi
Reti tra l’altro tecnicamente apprezzabili. Reti che nell’Arabia Saudita, ma non solo, contribuiranno a far dimenticare che il principe ereditario e Presidente Mohammad bin Salman al Sa’ ud, secondo la Cia, ha fatto assassinare e sparire nel nulla (disciolto nell’acido?) il giornalista dissidente Jamal Kashoggi, attirato con la scusa di un documento importante da ritirare per il suo matrimonio all’ambasciata saudita di Istanbul.
«È morto per la seconda volta» ha dichiarato pochi giorni fa la fidanzata Hatice Cengiz che aveva citato Bin Salman davanti alla giustizia statunitense, ricevendo uno schiaffo in faccia dall’Amministrazione Biden.
«Denuncia irricevibile, Bin Salman gode dell’immunità diplomatica dovuta a un Presidente d’uno Stato estero».
Gianni Brera chiamava la palla ‘Eupalla’, una dea forse. Stimata, sconosciuta ‘Eupalla’, ma era proprio in questi giorni che dovevi fare un favore a un gentiluomo come Bin Salman, che già medita di chiedere i Mondiali del 2030? “Sono ineffabile” risponde la Dea, «i miei balzi e rimbalzi sono del tutto estranei alla vostra logica, e anche alla morale, all’etica. Io sono ‘il gioco’, la miseria del mondo non mi tange».
Che dire a questo punto? E come legare l’imperativo etico alla bassa realtà, alla ‘Realpolitik’ regnante sotto tutti i cieli? Bravo il filosofo (magari si annuncia prossimamente su Naufraghi.ch) capace di illuminarci, di risolvere la dolorosissima contraddizione.
Come spiegare all’aspirante calciatore in erba che i Mondiali del Qatar non si guardano?
L’impresa dell’Arabia Saudita del francese Hervé Renard, oltretutto è meritata: Al-Sheria, Al-Dawsari, e il portiere Al-Owais, i due marcatori e il portiere non sono certo apparsi come esponenti della squadra peggio classificata nel ‘ranking’ della FIFA – al numero 49 contro il 3 dell’Argentina.
Gli argentini, oltretutto passati in vantaggio su rigore, sono caduti sistematicamente nella trappola del fuorigioco. Probabilmente sono entrati in campo sicuri di andare a spasso: ma questo è un problema loro. A partita in corso è dura cambiare atteggiamento.
Ora, storici e specialisti si cimenteranno nella difficile impresa di stabilire qual è stata l’impresa più ‘impossibile’ nel gioco del calcio. Superiore all’1-0 inflitto dagli studenti universitari americani ai maestri inglesi nel 1950 a Belo Horizonte? Il ‘Daily Express’ aveva intitolato: «sarebbe giusto iniziare e chiudere la partita per manifesta inferiorità sul 3 a 0».
Gli allibratori avevano quotato la vittoria degli Stati Uniti 1-500.
Quel Mondiale fu vinto dall’Uruguay sul Brasile per 2 a 1 al Maracanà di Rio de Janeiro, davanti a 200’000 spettatori, facendo piombare un’intera Nazione nel più cupo sconforto. La rete decisiva fu segnata da Alcides Ghiggia, originario di Sonvico. La porta uruguaiana era difesa da Roque Maspoli, originario di Caslano.
Nell’immagine: sì, sono loro: Roque Maspoli e Alcides Ghiggia
Il discorso ai neolaureati dell’USI di Bruno Giussani, relatore ospite
Il liberismo non condiziona solo politica ed economia, ma anche il mondo della scuola, imponendo il sotterrraneo principio di concorrenza, predominio, dell’”ognuno per sé e contro...