Ho letto su “Naufraghi/e” la trascrizione di un’intervista al prof. Olivier Roy, accreditato come “uno dei massimi esperti europei di Islam” (è sorprendente come, soprattutto di questi tempi, pullulino in qualsiasi campo – ad esempio quello del Covid-19 – gli specialisti i quali, pur fondandosi magari sugli immancabili e non precisati studi scientifici, giungono talvolta a conclusioni opposte).

Il prof. Roy sostiene che i talebani, andati recentemente al potere in Afghanistan, non sarebbero più i terroristi di vent’anni or sono: fosse anche solo per ragioni di interesse e opportunità. Certo riconosce che potrebbero continuare ad esistere per qualche tempo sacche di resistenza estremista. Esse non avrebbero però un grande futuro poiché i nuovi talebani (ormai sdoganati) vogliono creare uno stato islamico che venga accettato sul piano internazionale: poco importa se a costo del sacrificio delle conquiste maturate nello scorso ventennio, ad esempio a beneficio delle donne (si tratta per altro di un tema che il prof. Roy colpevolmente sembra ignorare).

Aldo Sofia, conoscitore – per lunga e qualificata esperienza propria – di cose internazionali, venendo alla Svizzera (laRegione del 24 agosto), accusa esplicitamente il nostro Paese di cinismo quando sostiene che l’Afghanistan sarebbe ormai sicuro tanto che molti richiedenti l’asilo potrebbero venirvi respinti senza pericolo alcuno per loro. Si tratterebbe, secondo Sofia, di una “palese menzogna” (l’attenzione critica che egli riserva alla Svizzera è, spesso lodevolmente, frequente).

A questo punto ci si chiede quale dei due è più esperto dell’altro. O se non si tratti di una semplice conferma della massima latina secondo cui “quot homines tot sententiae” [quanti uomini tanti pareri, ndr]. Sta il fatto che il lettore della strada rimane al punto di partenza.

Egregio avvocato,
la ringrazio d’averci fatto pervenire queste sue osservazioni. Mi permetta solo alcune precisazioni:

• sulla crisi afghana “Naufraghi/e” ha pubblicato testimonianze e analisi differenziate, così offrendo ai propri lettori anche la possibilità di mettere a confronto ipotesi e letture diverse
  
• il prof. Olivier Roy è un islamista e politico di chiara fama, così come il prof. Gilles Kepel che abbiamo intervistato nella nostra edizione di ieri
  
• il mio commento su La Regione viene ripreso oggi dal nostro blog, in modo da fornire al nostro pubblico un’idea chiara e precisa di quanto da me sostenuto anche (non solo) sulla politica svizzera di rimpatrio di richiedenti l’asilo afghani, politica sospesa soltanto quando i talebani erano ormai alle porte di Kabul
  
• in merito alla ricostituzione di un ‘emirato islamico’ in Afghanistan, mi permetto di segnalare l’esistenza di altri ‘Stati islamici’ che l’Occidente critica ma riconosce (come l’Iran) o che riconosce e critica assai poco o per nulla, come l’Arabia Saudita, con la quale le leadership americane ed europee dialogano e fanno affari (petroliferi e non solo) nonostante non sia certo un baluardo nella difesa dei diritti umani, donne comprese.

Cordiali saluti
Aldo Sofia

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