Grande idea: donne arbitro per la partita Italia-Turchia
La migliore risposta al dittatore-sultano Erdogan, che non rispetta il genere femminile e chi lotta per i diritti
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La migliore risposta al dittatore-sultano Erdogan, che non rispetta il genere femminile e chi lotta per i diritti
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La migliore risposta al dittatore-sultano Erdogan, che non rispetta il genere femminile e chi lotta per i diritti
Diciamo la verità. La notizia che ci ha davvero angosciato, seppur per poche ore, era la più orrenda che un vero e appassionato tifoso del calcio, lo sport popolare più bello del mondo, potesse immaginare: 12 presunti padroni del pallone, ma sarebbe meglio dire sciocchi presuntuosi, avevano deciso di farsi un torneo tutto da soli, nel nome dei soliti stramaledetti soldi. Dal Real Madrid, onusto di gloria, alla Juventus che dello stile di Gianni Agnelli ha soltanto la tradita eredità, ad altri affamati miliardari sepolti dai debiti, volevano farsi un torneo tutto loro, dimenticando che il calcio è uno sport fatto di passioni, di tifosi e non di soldi. Voglio dire per l’ennesima volta grazie al presidente del Torino e nostro editore Urbano Cairo per la ferma opposizione al progetto suicida, e a Massimo Gramellini per aver ridicolizzato il folle progetto dei 12 sulla prima pagina del Corriere. Direi che la vittoria è schiacciante. Questa idiozia da miliardari inebetiti è finita nel letame, e questo mi riempie di gioia.
Vi chiederete: ma cosa c’entra con Voci dal Vicino Oriente? C’entra eccome, perché Gariwo, la foresta dei Giusti, i veri Giusti, creata e fondata da Gabriele Nissim di cui mi onoro di far parte, ha lanciato una proposta fantastica. Cerco di spiegarla con la massima sintesi. Le partite di UEFA EURO 2020 (rinviate per la pandemia Covid-19) si giocheranno nelle stesse 12 città previste originariamente dal Comitato Esecutivo UEFA. Bene, il torneo si giocherà dall’11 giugno all’11 luglio 2021, e lo stadio Olimpico di Roma è stato designato per la partita inaugurale. Quale? Italia-Turchia. La partita, la prima alla presenza di spettatori che non vedono l’ora di tornare allo stadio, rappresenta un ritorno alla vita e ai suoi valori.
E allora la richiesta, diventata una formale proposta di Gariwo, che dal Monte Stella Milano è diventato un concreto simbolo di solidarietà in tutto il mondo, è di chiedere alla UEFA che la partita inaugurale degli Europei venga arbitrata da un team di arbitri donne. La partita infatti si svolgerà solo poche settimane dopo il decreto governativo del 20 marzo che ha sancito il ritiro della Turchia dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul. Il 12 marzo 2012 la Turchia era stata il primo Paese a ratificarla. Condivido questo passo per un nugolo di motivi. È ora di smetterla con le stupidaggini e occorre passare alle cose serie, da affrontare con la schiena dritta. È ora, come continuo a sostenere, di superare i sentieri tremebondi dei «ma» e dei «però». Se non si affrontano i problemi di petto, si perde dappertutto.
Ecco perché consentire che siano Donne, proprio nella partita di calcio con la squadra del Paese dove il sultano dittatore tratta le donne senza alcun rispetto e civiltà, è davvero fondamentale. Grazie Gariwo. Spero che la proposta venga accolta. Dopo tante sciocchezze, avremo finalmente una scelta giusta.
Articolo pubblicato da Corriere TV il 25 aprile
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