Il monello che ci fece scoprire l’altra musica
Occasioni per ricordare la figura e l’opera dell’etnomusicologo Roberto Leydi
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Occasioni per ricordare la figura e l’opera dell’etnomusicologo Roberto Leydi
• – Redazione
Non c'è niente di più mutevole di un confine. Non è una linea, non è una cosa, è un dispositivo socialmente costruito per generare un dentro e un fuori
• – Redazione
Molta retorica ma un messaggio chiaro da parte di Nasrallah, leader degli islamisti-antisionisti alleati dell’Iran; ma, come ricorda la fiaba della rana e dello scorpione, la razionalità viene spesso soffocata in Medio Oriente
• – Aldo Sofia
La Barenboim-Said Akademie di Berlino: “Nella nostra orchestra musicisti israeliani e palestinesi trovano un punto di incontro. I nostri cuori distrutti da questo conflitto”
• – Redazione
A chiusura delle iniziative legate al centenario di Italo Calvino, Mondadori pubblica un volume di “Lettere a Chichita” in cui si scopre anche qualche lato “segreto”, “privato”, dello scrittore
• – Paolo Di Stefano
Le cifre smentiscono chi alimenta la paura nei confronti dei richiedenti l’asilo (anche nel basso Mendrisiotto)
• – Redazione
Per gli asilanti, sui quali c'è chi strumentalizza, occorre anche accoglienza e socialità, favorendo l'incontro con la popolazione residente. Lunedì visita a Chiasso della consigliera federale Baume-Schneider
• – Aldo Sofia
Quelli che stanno dalla parte di chi pensa che l’emergenza climatica non esiste e che la solidarietà è ormai una parola da anime ingenue, mica da sovranisti, nazionalisti, fascisti, machisti, neoliberisti, tecno-capitalisti, guerrafondai, finanzieri e banchieri
• – Lelio Demichelis
Quella che le misure economiche e i tagli alla spesa vogliono ridotta all’indebitamento e alla povertà - Di Claudio Lucini
• – Redazione
Un triste ed inquietante primato degli Stati Uniti
• – Redazione
Occasioni per ricordare la figura e l’opera dell’etnomusicologo Roberto Leydi
Di Christian Gilardi
A vent’anni dalla scomparsa di Roberto Leydi (Ivrea, 1928-Milano, 2003), etnomusicologo, docente, giornalista, saggista, conduttore di programmi televisivi e radiofonici, la Svizzera italiana gli rende un doveroso omaggio. Anche in vista di un convegno a lui dedicato che si terrà a Lugano e Bellinzona, dal 17 al 19 novembre.
Studioso e ricercatore instancabile, i suoi interessi giovanili partirono dal jazz, al lavoro presso il settimanale “Europeo”, ai viaggi con il fotografo Ferdinando Scianna proseguendo con lo scandalo di Bella Ciao, alla nascita del folk revival, ai rapporti con i cantori e i suonatori popolari, all’insegnamento al DAMS di Bologna, alla nascita dell’Ufficio Cultura del Mondo Popolare delle Regione Lombardia fino alla sua collezione di strumenti che ha lasciato al Centro di dialettologia e di etnografia del Canton Ticino a Bellinzona.
Un raccoglitore curioso e critico di tutto ciò che gli altri consideravano come marginale. Questa è la descrizione di Roberto Leydi fatta da Umberto Eco, attestazione autorevole e amicale rispetto a un personaggio unico nel panorama culturale italiano, tra i principali ricercatori in campo etnomusicologico nonché esponente cruciale del Folk music revival degli anni ’60. Leydi ha lasciato un rilevante segno anche nella Svizzera italiana, grazie al fondo documentale donato al Centro di dialettologia ticinese e alle numerose produzioni fatte per la RSI.
A testimonianza dei costanti, profondi e preziosi rapporti con la Svizzera italiana, tra il 17 e il 19 novembre prossimi – in occasione, come detto, del ventennale dalla morte di Roberto Leydi – si terrà appunto tra Lugano e Bellinzona un convegno internazionale sul significato degli archivi musicali quale patrimonio culturale, con particolare attenzione all’importanza della sua eccezionale collezione.
Oltre al Convegno che vedrà partecipare numerosi studiosi e che prevede anche un momento concertistico, sabato 18 novembre al Teatro Sociale di Bellinzona, la RSI gli ha dedicato uno speciale omaggio radiofonico, nella trasmissione Grand Bazaar (RSI Rete Due).
Anche l’emissione “Paganini”, il contenitore televisivo musicale della RSI in onda settimanalmente ogni domenica mattina, dedicherà un omaggio all’etnomusicologo piemontese, con uno sguardo inedito sullo stato attuale delle musiche popolari.
L’appuntamento è fissato per domenica 12 novembre – dalle 10.30 su RSI LA1 – per una puntata riccamente articolata che proporrà un documentario originale “Roberto Leydi. L’altra musica” realizzato da Aurelio Citelli (pure ospite in trasmissione), una “chicca d’archivio”, ovvero un episodio a cura di Leydi di “Enciclopedia TV” (1969), antica e gloriosa rubrica, risalente al 1969; inoltre, si potrà vedere ed ascoltare un recente concerto del Duo Bottasso in un mini-documentario che testimonia, in un certo senso, un passaggio di testimone incentrato su uno degli strumenti popolari per antonomasia – la fisarmonica – nel rapporto tra il virtuoso jazzista bellinzonese Danilo Boggini e il suo artigiano-costruttore di fiducia Roberto .
Un ulteriore approfondimento della figura di Roberto Leydi è stato appena pubblicato su “Patria indipendente”, la rivista dell’antifascismo e della Resistenza, edita dall’ANPI, con un ottimo e documentatissimo articolo di Chiara Ferrari, giornalista e saggista autrice del volume “Le donne del Folk” edito da Interno 4.
Nell’immagine: Roberto Leydi con l’immancabile registratore a tracolla (fotografia di Ferdinando Scianna, particolare)
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