La figuraccia di Salvini
Grazie, Wojciech Bakun
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Grazie, Wojciech Bakun
• – Aldo Sofia
Assenti da ogni tavolo negoziale per fermare la guerra: la condizione femminile (universale) all’alba di un giorno che si vuole dedicato alle donne
• – Simona Sala
Ma anche pesanti messaggi e insulti a sfondo sessista: in un libro ventun donne in politica raccontano il 'lato oscuro' del loro impegno
• – Aldo Sofia
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Quando il boicottaggio dello sport, della cultura, dell’arte cadono nel ridicolo
• – Libano Zanolari
Come e con i suggerimenti di chi si è formata l’ideologia del nuovo zar russo
• – Redazione
E se proprio dovessimo comunque definirla dovremmo chiamarla ‘coercizione cosciente’ perché imposta da fattori e forze esterne
• – Silvano Toppi
Una tragica, pericolosissima svolta che non può essere negata e non può essere ignorata. Intervista al filosofo americano
• – Redazione
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Ennesimo sgambetto al servizio pubblico radiotelevisivo: i diritti dell’hockey nelle mani dei privati
• – Redazione
Una bella photo opportunity: l’uomo dei comizi con rosario [per l’occasione sponsorizzato più di un’auto di F1, ndr], ma anche dei porti chiusi e del filo spinato anti-immigrati, ripreso fra fuggiaschi spossati e in lacrime, qualcuno magari da portare personalmente in Italia, a mo’ di trofeo elettoralistico. Invece, ad aspettarlo, c’era quel sindaco, Wojciech Bakun. Il quale, al leader della felpa, per anni sfegatato, adorante, iperbolico sostenitore di Vladimir Putin, ha mostrato a sorpresa, davanti a fotografi e cameramen, una t-shirt simile a quella che Salvini indossava passeggiando in una delle sue visite a Mosca, il capo del Cremlino in divisa militare stampato sulla maglietta.
Così, il primo cittadino di Przemys ha chiesto conto all’ ‘ospite’ delle sue note simpatie per Putin, non proprio popolarissimo di questi tempi fra i profughi in fuga dai carri armati del leader del Cremlino. Una figuraccia. Con quattro esitanti parole in inglese, il leghista ha bofonchiato di esser lì ‘per aiutare i rifugiati, bambini madri e padri dell’Ucraina’. Ma non ha affatto convinto il signor sindaco, che gli ha replicato suggerendoli di ‘andarli a visitare in tuta militare alla Putin’. Vista la malparata, Salvini si è allontanato fra i fischi e grida di ‘pagliaccio, buffone, vergogna’. Poco dopo, incalzato dai giornalisti che insistono nel chiedergli se è ‘anche contro la guerra di Putin’, sbotta ‘Si, anche contro quella di Putin’. Sincero o no, scene da archivio storico. Che ha super-animato i social, ex arma letale del ‘nostro’. Grazie angelo custode anti-spudoratezza politica. Magari, fatti vivo più spesso.
https://twitter.com/BBilanShit/status/1501200582819860492?s=20&t=PfsstYGeCPlCSz1r396qGQ
L’inclusione è un elemento importante e qualificante del nostro ordinamento scolastico, ma non è ancora un obiettivo raggiunto e forse si lega ad alcuni dati critici emersi da un...
Stampa / Pdf Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare anche nel 2024 – Clicca qui per sapere come Stampa / Pdf