La fuga dall’orrore
“Eskape”, Il racconto della sopravvivenza al genocidio ad opera dei Kmeri Rossi in Cambogia
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
“Eskape”, Il racconto della sopravvivenza al genocidio ad opera dei Kmeri Rossi in Cambogia
• – Redazione
Una moneta che a Lugano, nel “Luxury District” potrebbe anche diventare corrente, ma a che prezzo?
• – Enrico Lombardi
Film Festival dei Diritti Umani di Lugano: stasera un film superpremiato sulle porte del continente chiuse all’immigrazione
• – Redazione
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
"Donne, vita, libertà", parole che riecheggiano forti e chiare nelle strade di tutte le città dell'Iran per dire "basta" alle autorità repressive della Repubblica islamica.
• – Redazione
Si rinnova l’importante appuntamento con una serie di pellicole sulla violazione dello Stato di diritto nel mondo
• – Redazione
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
A proposito della lista elettorale rosso-verde e delle discussioni in casa socialista su candidature e programma - Di Martino Rossi
• – Redazione
Al XX Congresso nazionale del Partito Comunista, il presidente difende la gestione della pandemia, la situazione di Hong Kong e Taiwan e promette di portare avanti la politica economica che ha prodotto prosperità in Cina
• – Loretta Dalpozzo
L’avventura in Congo belga dimostra le gravi complicità elvetiche nell’imperialismo. Lo storico Rossinelli: ‘Abbiamo partecipato alla spartizione del mondo
• – Redazione
“Eskape”, Il racconto della sopravvivenza al genocidio ad opera dei Kmeri Rossi in Cambogia
In Cambogia tra il 1975 e il 1979 l’ideologia viene imposta attraverso il terrore fisico e morale dai Khmer rossi, i quali non mirano solo allo sterminio ma anche alla distruzione dei diritti individuali e delle individualità. Sono responsabili della morte di circa 1,6 milioni di cambogiani. Tante, troppe persone inviate nei campi di lavoro, i cosiddetti ‘klling fields’: individui sostituiti da numeri, tutti gli effetti personali confiscati, costretti ai lavori forzati nei campi, costretti a regole assurde (addirittura portare gli occhiali era sufficiente per essere giustiziati).
Il popolo cambogiano è stato segnato da un autentico genocidio, dalle sue dolorose conseguenze e continua a pagare un alto prezzo per quegli anni di brutalità e isolamento: una popolazione ridotta in povertà, costretta a sopravvivere con ogni mezzo e con le mine antiuomo che sono ancora nascoste nel sottosuolo (dal 1979 al 2018 hanno fatto 64.778 vittime).
“Eskape” è il punto di vista di una testimone, di una vittima che ci mostra il lato più oscuro e spregevole dell’essere umano, con l’obiettivo di far sì che la logica della memoria prevalga su quella dell’oblio.
Proiezione: Cinema Corso, Lugano, Venerdì, 21 Ottobre 2022
Lingua: Khmer, Tailandese, Francese
Sottotitoli: italiano, inglese
Durata: 70′
Trama: Cambogia 1981. Dopo la caduta del regime degli Khmer Rossi, una donna fugge da un paese che vive fuoco e sangue. Tiene in braccio una bambina. Quarant’anni dopo, di fronte al silenzio della madre, consolidato dal trauma e dal tempo, la regista decide di affrontare un lungo viaggio. Dalla giungla cambogiana, attraverso quelli che furono campi profughi in Thailandia e Indonesia, fino ai centri per richiedenti l’asilo in Francia, Neary Adeline Hay cerca di ricostruire la storia della loro sopravvivenza e di aprire le vie della memoria e della trasmissione.
Prima svizzera
Premio Diritti Umani per l’Autore 2022
DIBATTITO A SEGUIRE
Incontro con la regista Neary Adeline Hay
In collaborazione con Fondazione Diritti Umani – Film Festival Diritti Umani Lugano
Campus in rivolta, 2000 arresti. Si mobilita la California: «È il nostro ’68, ascoltateci». Biden chiude: «No a violenze e antisemitismo, non cambio la politica in Medio Oriente»
Film Festival dei Diritti Umani di Lugano: stasera un film superpremiato sulle porte del continente chiuse all’immigrazione