La Piovra mafiosa conquista la Svizzera
Anche da noi la mafia ammazza e fa affari. E la legge la favorisce
Filtra per categoria
Filtra per autore/trice
Anche da noi la mafia ammazza e fa affari. E la legge la favorisce
• – Daniele Piazza
C’è di tutto nel menu politico del summit mondiale di Roma; tranne la priorità di soccorrere un paese ridotto alla fame, di cui l’Occidente è il primo responsabile
• – Aldo Sofia
Il vizio ticinese di schivare principi che andrebbero difesi e svicolare da buon senso e razionalità
• – Silvano Toppi
“I paesi ricchi non stanno mantenendo le promesse sulle donazioni delle dosi e impediscono alle nazioni in via di sviluppo di produrre i propri vaccini”
• – Redazione
L’esito dell’inchiesta della Procura sui fatti dell’ex-Macello lascia la cittadinanza in balìa delle tre scimmiette
• – Enrico Lombardi
La vicenda giuridica finisce, ma le risposte sulle responsabilità del Municipio di Lugano per l’abbattimento di una parte dell’ex Macello restano inevase
• – Redazione
Anche il macello è crollato a propria insaputa...
• – Franco Cavani
800 giovani all'anno lasciano il Cantone: abbiamo pagato la loro formazione anche d'alto livello, ma poca occupazione e bassi salari favoriscono l'emigrazione nel resto della Svizzera
• – Aldo Sofia
Si apre domenica a Glasgow Cop26, ma lo stesso segretario generale ONU pronostica un fallimento del vertice mondiale sulla riduzione dei gas serra
• – Redazione
Senza chiederci se lo vogliamo o no, il padrone di Facebook ha deciso di farci vivere in un mondo virtuale. E nessuno glielo può impedire
• – Lelio Demichelis
Anche da noi la mafia ammazza e fa affari. E la legge la favorisce
La ‘ndrangheta fa ormai parte dell’economia e della società svizzera. Lo rivelano documenti della FedPol, l’ufficio federale di polizia La mafia si è installata in Svizzera, la ‘ndrangheta ha creato strutture permanenti, ha infiltrato la nostra economia. Per decenni autorità e opinione pubblica hanno sdrammatizzato, se già sono casi isolati, da noi certe cose non succedono, “la Svizzera non è uno stato mafioso” aveva proclamato l’ex procuratore pubblico della Confederazione, Michael Lauber. Ma adesso lo stesso consiglio federale confessa d’aver sottovalutato l’infiltrazione mafiosa rispondendo ad un’interpellanza del consigliere nazionale Marco Romano. Un brusco risveglio amplificato da documenti della Fedpol pubblicati in una serie di articoli dell’Aargauerzeitung e dai giornali del gruppo CH-media. La polizia federale rileva che la mafia è presente in tutte le regioni dal Ticino a Zurigo, dai Grigioni a Basilea, dal Vallese a Losanna. I membri della ‘ndrangheta vivono da noi da decenni, sono integrati, conducono una vita apparentemente normale, come quel dipendente comunale di Grancia, come gli impiegati di una pizzeria argoviese, o il clan della bocciofila di Frauenfeld. Figli di mafiosi hanno studiato, sono diventati esperti finanziari, parlano lo schwizerdütsch. Gestiscono, con fiduciarie e commercialisti svizzeri, gli enormi guadagni criminali accumulati in Italia e in Svizzera ad esempio con il traffico di droga o il commercio d’armi. Il denaro sporco viene poi riciclato e investito in particolare nell’edilizia e la gastronomia, infiltrando così la nostra economia. Certo nelle nostre città non vi sono stati agguati e sparatorie, eppure anche da noi la mafia ammazza per vendetta e i suoi regolamenti di conti. Sono omicidi camuffati da suicidi, com’è avvenuto ad un avvocato ticinese, o attribuiti a delitti passionali come in un triplice assassinio a Basilea.
La mafia made in Switzerland non è un fenomeno nuovo, si è organizzata negli scorsi decenni, ma è passata inosservata o meglio abbiamo chiuso gli occhi, le orecchie e la bocca. Come mai? Beh, giocano un ruolo il nostro autocompiacimento, da noi certe cose non succedono, e poi la cultura del segreto e della discrezione che avvolge interessi finanziari talvolta inconfessabili. “I magistrati antimafia erano accusati di danneggiare l’immagine delle piazza finanziaria” ricorda Dick Marty che ha scoperchiato, negli anni ’80, la pizza e poi la Lebanon connection. Ancor oggi non abbiamo una legislazione rigorosa per la confisca dei patrimoni del crimine organizzato, senza contare che avvocati, commercialisti e fiduciarie non soggiacciono ancora alla legge contro il riciclaggio di denaro sporco. E sono solo due settori in cui si può e si deve intervenire per contrastare la piovra mafiosa, per impedire che diventi parte integrante o meglio disintegrante della nostra società.
Nell’immagine: luogo di residenza di mafiosi catturati secondo “Mafie italiane in Svizzera” di Madeleine Rossi
Colpiscono solo una piccola parte degli oligarchi russi, Mosca può trovare altre soluzioni sui circuiti finanziari internazionali, e comunque gli effetti negativi andranno a...
Intervista a Cristina Zanini