L’intimità dell’amore maturo
Nel giorno di San Valentino, ricordando il suono e le parole di Jacques Brel in una delle più straordinarie, indimenticabili canzoni d’amore
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Nel giorno di San Valentino, ricordando il suono e le parole di Jacques Brel in una delle più straordinarie, indimenticabili canzoni d’amore
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Nel giorno di San Valentino, ricordando il suono e le parole di Jacques Brel in una delle più straordinarie, indimenticabili canzoni d’amore
Quello della canzone d’amore è un territorio sconfinato in cui si può trovare, fra il tanto che sa di stereotipato e risaputo, persino scontato, anche qualche esempio straordinario, capace di cogliere ed esprimere, nei pochi versi dei tre minuti e passa di una canzone, un che di ineffabile, fra il respiro ed il sospiro, capace a parlare al mondo (degli innamorati, ma non solo) in qualsiasi lingua.
Pensiamo ad un vero e proprio capolavoro del genere qual è “La chanson des vieux amants” scritta nel 1967, all’apice della sua popolarità, dal cantautore belga Jacques Brel. Quello che è certamente a tutt’oggi un “maestro” della canzone francese, che tanto ha influenzato anche il cantautorato italiano, racconta in questo celebre brano, di un amore che potremmo dire “vissuto”, un amore “maturo” di una coppia, che in nome di questo sentimento, in tutte le sue forme della quotidianità, ha attraversato la vita con tutto quel che ciò comporta.
Non si tratta, qui, di amore cui si anela, con angoscia o inquietudine o rabbia giovanili, come posti di fronte ad un mistero da scoprire, no, qui si tratta di una sorta di radiografia di un’esperienza che diventa, in un certo senso, “resa dei conti” sentimentale di chi, come recita uno dei versi più noti, desidera convivere nella convizione che si può “riuscire ad invecchiare senza diventare adulti”.
La canzone, come detto, ha avuto un enorme successo ed anche nel mondo della canzone italiana, in una versione linguistica molto curata da parte di due grandi autori come Bardotti e Del Prete, ha trovato numerosi interpreti: da Patty Pravo a Milva, da Petra Magoni a Franco Battiato fino a più recenti esempi con Malika Ayane e Drusilla Foer.
In questa giornata di fiori, cioccolatini e buoni sentimenti (tutti legittimi, specie se autentici) , insieme al testo della canzone vi proponiamo qui proprio l’esecuzione particolare, “teatrale” del brano da parte di Drusilla Foer, con l’implicito invito ad andarne a cercare la versione originale di Jacques Brel o di recuperare l’ascolto di altri interpreti.
La canzone dei vecchi amanti
Certo ci fu qualche tempesta
Anni d’amore alla follia
Mille volte tu dicesti basta
Mille volte io me ne andai via
Ed ogni mobile ricorda
In questa stanza senza culla
I lampi dei vecchi contrasti
Non c’era più una cosa giusta
Avevi perso il tuo calore
Ed io la febbre di conquista
Mio amore mio dolce meraviglioso amore
Dall’alba chiara finché il giorno muore
Ti amo ancora sai ti amo
So tutto delle tue magie
E tu della mia intimità
Sapevo delle tue bugie
Tu delle mie tristi viltà
So che hai avuto degli amanti
Bisogna pur passare il tempo
Bisogna pur che il corpo esulti
Ma c’é voluto del talento
Per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti
Mio amore mio dolce mio meraviglioso amore
Dall’alba chiara finché il giorno muore
Ti amo ancora sai ti amo
Il tempo passa e ci scoraggia
Tormenti sulla nostra via
Ma dimmi c’é peggior insidia
Che amarsi con monotonia
Adesso piangi molto dopo
Io mi dispero con ritardo
Non abbiamo più misteri
Si lascia meno fare al caso
Scendiamo a patti con la terra
Però è la stessa dolce guerra
Mon amour
Mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
De l’aube claire jusqu’à la fin du jour
Je t’aime encore, tu sais, je t’aime
Nell’immagine: Jacques Brel nel 1962
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