Orrore canadese e diversità da cancellare
Scoperte centinaia di tombe anonime di piccoli nativi strappati alle famiglie indiane e assegnati a istituti religiosi per farne cittadini ‘normali’; e potrebbero essere più di diecimila
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Scoperte centinaia di tombe anonime di piccoli nativi strappati alle famiglie indiane e assegnati a istituti religiosi per farne cittadini ‘normali’; e potrebbero essere più di diecimila
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Scoperte centinaia di tombe anonime di piccoli nativi strappati alle famiglie indiane e assegnati a istituti religiosi per farne cittadini ‘normali’; e potrebbero essere più di diecimila
Razzismo sistemico. Niente di nuovo o di originale nella storia delle conquiste coloniali, nel Nord americano come in altre parti del mondo. Se non per la determinazione delle loro famiglie. Che soltanto nel 2015 registrò un riconoscimento ufficiale della loro tragedia storica. Ammesso dalla “Commissione nazionale per la verità e la conciliazione”, giunta alla conclusione che sarebbero almeno 4.100 i bambini scomparsi, con i genitori vagamente informati sul fatto che i figli erano fuggiti dagli istituti religiosi. Secondo il presidente della Commissione, Murray Sinclair, giudice e senatore, le vittime potrebbero essere più di 10.000. Il governo si scusò, ma 4 anni dopo si rifiutò di finanziare le ricerche che dovevano permettere la scoperta dei cimiteri anonimi. Si scusarono, già negli Anni Novanta, anche le Chiese protestanti. Molto ambigua è stata invece quella cattolica, che aveva gestito il 75 per cento delle Scuole residenziali cristiane. Papa Francesco si è limitato, ancora pochi giorni fa, a parlare di “triste scoperta che aumenta la nostra consapevolezza delle sofferenze del passato”.
Decisamente troppo poco. Così come – pur tenendo conto delle differenze sostanziale e della diversa sorte delle vittime – anche la Svizzera ufficiale e politica reagì una decina di anni fa con imbarazzato ritardo, molte titubanze, e scarsa generosità negli indennizzi quando venne scoperchiato il dramma di migliaia di bambini che nella Confederazione erano stati tolti a famiglie povere, o problematiche, o mono-parentali, o a ‘discusse’ ragazze madri, figlie e figli assegnati d’autorità soprattutto a famiglie di contadini svizzeri. Sempre in nome di una ‘diversità’ da cancellare. Sempre in nome di una società normalizzata ‘da tutelare dal Male’. Sempre in nome di ‘valori condivisi’ dalla maggioranza. Maggioranza “come una anestesia”, cantava Fabrizio de André.
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