Paolo Conte – Onda su onda
Il naufragio fra sogno e realtà
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Il naufragio fra sogno e realtà
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“Onda su onda, il brano che Paolo Conte pubblica nel suo album d’esordio [Paolo Conte, 1974] è un piccolo film, un cortometraggio pieno di colpi di scena. Nei pochi minuti della melodia affiorano molti temi: il tradimento, l’amore, la fuga. C’è chi ha visto nella vicenda del protagonista soltanto un sogno, chi un’evasione dello spirito. Forse la fuga del marito tradito è un naufragio della psiche, l’avventura di un giorno in un mondo onirico e variopinto privo delle miserie e dei compromessi della vita quotidiana. “Anche questa”, spiega l’autore, “è una canzone quasi da enigma, da indagine, un uomo è caduto in mare da una nave da crociera; è scivolato, è stato spinto da qualcuno o si è buttato lui? L’Uomo si allontana sempre più alla deriva e approda in un luogo meraviglioso, probabilmente il Paradiso o chissà cosa. C’è un antefatto che io ho costruito nel mettere insieme la canzone, con una tecnica da flashback: la donna di quest’uomo lo tradisce con il comandante della nave e tutto ciò potrebbe costituire il movente, ma forse il movente della fuga è una solitudine che non si può comprendere se non dopo un vero e proprio naufragio che fa approdare a una riva segreta”.
Onda su onda si presta ad una doppia lettura, da un lato quella favolistica relativa all’isola tropicale con “banane e lamponi”, dall’altro quella della solitudine, del naufragio dell’uomo preda forse di un’allucinazione, forse di un desiderio di allontanamento dal mondo che è più sogno che realtà.”
(Da Ernesto Capasso, Paolo Conte: il viaggiatore dei paesaggi cantati, Arcana, 2013)
Vedi e ascolta l’esecuzione della canzone in questo documento d’archivio RAI degli anni ’70: Conte la canta al pianoforte con un accompagnatore d’eccezione, Lucio Dalla.
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