Pfizer e Moderna, il prezzo lo aumento io
In Europa i vaccini anti Corona-virus del due giganti della distribuzione costeranno molto di più: grandi profitti e governi zitti
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
In Europa i vaccini anti Corona-virus del due giganti della distribuzione costeranno molto di più: grandi profitti e governi zitti
• – Aldo Sofia
Parole d’occasione (mancata) in mezzo ai fischi in Piazza Riforma
• – Redazione
Difendere perché donna, ma non tutto è difendibile 'a prescindere'
• – Sergio Roic
Ignazio Cassis loda Glencore e diffida delle ONG, due pesi e due misure
• – Daniele Piazza
Sino a che punto Ajla Del Ponte e Noè Ponti ci rappresentano?
• – Libano Zanolari
Piccola antologia del pensiero economico a cura del Prof. Sergio Rossi
• – Redazione
la Svizzera celebra il ‘natale della patria’ tra incertezze, dubbi e contrapposizioni; ma per Berset la crisi da virus ha rinsaldato la società elvetica
• – Aldo Sofia
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
foto © Marco D’Anna – Dove vuoi andare? – Là in fondo, oltre la collina, ho letto che c’è un villaggio abbandonato. – E cosa pensi di trovare in mezzo a...
• – marcosteiner_marcodanna
Come una campagna di fake news ha fatto del finanziere americano il bersaglio dell'illiberale premier ungherese Orbán
• – Redazione
In Europa i vaccini anti Corona-virus del due giganti della distribuzione costeranno molto di più: grandi profitti e governi zitti
Se non fosse che il “Financial Times” su questa parte di documenti, da tenere anch’essi ben occultati, è riuscito a mettere le mani. E rivela che i due ‘giganti’ della produzione dei sieri più utilizzati al mondo non si accontentano certo di un ‘ritocchino’ all’insù. Sono aumenti di prezzo importanti. Diciamo pure pesanti. Specialmente per Pfizer. La quale, riporta il giornale economico britannico, ha deciso che il nuovo costo per dose sarà di 19,50 euro, ben quattro euro in più rispetto ai 15,50 della precedente fornitura. Moderna, già la più cara, passa da 22,60 a 25,50 dollari a dose. Mica noccioline. Fatture maggiorate e impreviste? Non proprio. Nei mesi scorsi, il capo di un governo dei paesi UE aveva dichiarato che l’aumento complessivo sarebbe potuto costare approssimativamente “almeno 18 miliardi di euro”.
Business as usual. Come sempre. Soprattutto quando si tratta di big della farmaceutica, che facendosi oltretutto scudo della cosiddetta “proprietà intellettuale” (possesso esclusivo di brevetti) possono accumulare enormi profitti: il problema, lo scandalo, è che nel caso specifico ci riescono dopo che gli Stati sono stati determinanti nel finanziare ricerca e sperimentazione dei vaccini, sborsando almeno 10 miliardi di dollari (garantiti dagli impegni d’acquisto). Miliardi di denaro pubblico. Miliardi dei cittadini. Che però tutto devo ignorare, ma proprio tutto, degli accordi non scientifici ma almeno commerciali fra governi e produttori. Cosa determini rincari tanto consistenti non è dato sapere. Costruzione di altri impianti? Sperimentazione di nuovi prodotti contro le varianti del presente e del futuro? Potenziamento delle catene produttive per far fronte a massicce future richieste? Mistero.
È invece praticamente certo che, mentre già l’apripista Israele introduce la terza dose per gli over 60, e di fronte al progredire della variante Beta oggi, e magari di quelle Epsilon, Zeta, Eta, Theta (e via elencando) di un possibile futuro, gli Stati europei debbano, vogliano, preferiscano accettare regole esacerbate di mercato, oltretutto con norme fiscali assai lasche e non ancora sottoposte alla tassa universale decisa da “Biden and co.”, ma assai lontana come traguardo. Davvero è vantaggioso per tutti lasciare l’esclusività dei brevetti in poche mani? Davvero (visti i tempi prevedibilmente lunghi della crisi) non c’era modo di trasferire know how e tecnologia per organizzare nuove filiere produttive sottraendole a un blocco monopolistico che tutto fa e decide? Davvero è accettabile che questo sistema condanni le tante nazioni a basso reddito (un tempo si chiamavano ‘del Terzo Mondo’) a non accedere ai vaccini? Davvero è buona cosa per tutti noi che nell’emisfero Sud meno dell’8 per cento della popolazione sia stato vaccinato, con possibili effetti boomerang anche su questa parte del pianeta?
Infine: che bel regalo viene così fatto agli alfieri del “complottismo anti-vaccinale”, che teorizzano come i guadagni stratosferici rappresentino una componente fondamentale del “grande inganno”, e non vedevano l’ora di avere qualche argomento in più. Basti leggere questa affermazione su Le Temps di stamane: “Ma come hanno potuto UE e Big Pharma essere così stupide da portare nuova acqua al mulino dei complottisti?”.
Il piano israeliano consisterebbe nel creare “una Gaza più piccola”, e in mezzo diversi chilometri quadrati di terra bruciata e inospitale; ammassando al sud oltre 2 milioni di...
La cronaca recente lo conferma: i tre poteri che fondano la democrazia – l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario – sono indeboliti. Così pure quello dei media. Come se non...