“Sei un killer”. E Putin abbozza
Si ha l’impressione che il presidente USA non l’abbia sparata a caso. Ma perché?
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Si ha l’impressione che il presidente USA non l’abbia sparata a caso. Ma perché?
• – Aldo Sofia
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• – Franco Cavani
“Ora si rischia di andare a sbattere. Si rischia solo la violenza”.
• – Aldo Sofia
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• – Franco Cavani
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• – Enrico Lombardi
Si ha l’impressione che il presidente USA non l’abbia sparata a caso. Ma perché?
Una gaffe del capo della Casa Bianca? È stata la prima reazione preoccupata di chi non ha dimenticato frasi e iniziative fuori luogo (puntualmente seguite dalle “scuse”) di cui è lastricato il lungo percorso politico di Biden. No, troppo semplice. E fuorviante. Stavolta l’impressione è che il successore di Obama l’abbia volutamente sparata grossa. Anche troppo, per le regole diplomatiche vigenti. Una “bomba” sganciata per tagliar netto con le ambiguità pro-russe del suo predecessore. Oppure perché l’uomo del Cremlino aveva atteso davvero troppo prima di riconoscere la vittoria del presidente dirimpettaio: insultante. O, ancora, come monito, verbalmente un tantino esagerato, per la guerra di inquinamento in rete (cyberwar) scatenata da Mosca, assicura l’intelligence statunitense, anche durante
l’ultima campagna elettorale americana per favorire il sodale “Don”. Oppure perché Biden è Biden, uno che papale papale aveva pubblicamente definito anche XI Jinping, il novello grande timoniere di Pechino, “uomo che non ha nemmeno un osso democratico nel suo corpo”.
Sia come sia, quel “Putin killer” sembrava l’inquietante preambolo di una rissa pericolosa. E si sa che, volesse reagire, nella faretra di Putin c’è qualche freccia avvelenata, in grado di creare grossi problemi. Si pensi solo al Medio Oriente, terra esplosiva e percorsa in lungo e in largo (dalla Siria alla Libia) dai suoi blindati. Può contare anche sul prevedibile nervosismo degli Europei, il giocatore russo; europei a ridosso dei confini russi, e che cercano di opporsi alla richiesta americana di bloccare il già avviato gasdotto Nord Stream, vitale per l’influenza russa nel vecchio continente, ma anche per l’approvvigionamento energetico europeo.
Dunque, sembravamo piuttosto rassegnati a una poco piacevole bagarre internazionale. A una “crisi maggiore”, si diceva un tempo. Ma ecco che improvvisamente lo scacchista Putin decide di ‘abbozzare’. Un’autentica “mossa del cavallo” con togliersi dall’angolo. Fa la sua contromossa a sorpresa. Propone a Biden un faccia-a-faccia in video-collegamento. Al più presto. Già nei prossimi giorni. E allora, i casi sono due. O “zio Joe” ci ha azzeccato, e la voce grossa è servita per indurre il Cremlino all’appeasement. Oppure il neo-zar decide che il momento della rivincita può attendere. E da buon giocatore indossa la divisa del dialogante.
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