Successione Lauber: alla ricerca della perla rara
Vien da chiedersi se non sia opportuno creare un consiglio svizzero della magistratura, governo autonomo di un potere giudiziario indipendente dalle logiche di partito
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Vien da chiedersi se non sia opportuno creare un consiglio svizzero della magistratura, governo autonomo di un potere giudiziario indipendente dalle logiche di partito
• – Federico Franchini
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• – Franco Cavani
Sono uno dei pochi che traduce – si fa per dire – “Facebook” in italiano. Lo chiamo Facciabuco. Non so perché, ma lo preferisco a “Faccialibro”… e mi ci metto pure un pollice all’insù.
• – Cesare Bernasconi
I virus ci faranno compagnia nel futuro, e per anni ancora, forse per sempre; i vaccini servono a poco, se non a creare falsa sicurezza e ad allentare i protocolli
• – Marco Züblin
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• – Franco Cavani
Alla luce dei dati le caute riaperture annunciate oggi rischiano di rivelarsi eccessive. Perché se i casi dovessero davvero ricominciare ad aumentare con le restrizioni in vigore, ogni allentamento non potrà che rafforzare la tendenza
• – Riccardo Fanciola
Che magnifico spettacolo sarebbe se di fronte a questa taciuta strage degli innocenti il mondiale qatariano venisse cancellato
• – Aldo Sofia
Le assurdità del centro sportivo di Lugano, replicate all’infinito, ambiscono ad assurgere ad unica narrazione possibile
• – Marco Züblin
L’impietoso verdetto della giudice Sabina Mascotto per Pierre Maudet sarebbe la prova della sua sostanziale innocenza.
• – Riccardo Bagnato
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• – Franco Cavani
Vien da chiedersi se non sia opportuno creare un consiglio svizzero della magistratura, governo autonomo di un potere giudiziario indipendente dalle logiche di partito
Sono i membri della commissione giustizia che seleziona il candidato ideale al ruolo di Procuratore generale. Fatta la scelta, il nome viene proposto all’Assemblea federale a cui spetta l’utima parola. Problema: dopo due concorsi, il candidato ideale non esiste.
A novembre erano stati scartati i due primi finalisti: il procuratore federale Andreas Müller e Olivier Jornot, procuratore generale di Ginevra. Quest’ultimo sembrava il grande favorito. Ha dimostrato di saper gestire una procura come quella ginevrina non esitando ad indagare miliardari o politici. Su tutti: Pierre Maudet. Ma questo che doveva essere un atout, si è rivelato un’arma a doppio taglio: un’intransigenza che ha probabilmente suscitato qualche timore, soprattutto in casa Udc.
Il secondo concorso ha avuto tre finalisti: i già procuratori federali Lucienne Fauquex, Félix Reinmann et Maria Antonietta Bino. Era quest’ultima, dirigente di una banca attiva nelle criptomonete, la grande favorita. Ma anche in questo caso il suo atout – la conoscenza del mondo finanziario – le ha giocato contro. Troppo vicina alle banche o troppo preparata per combattere i colletti bianchi? Fate voi! Fatto è che la commissione ha dovuto arrendersi all’evidenza che, sì, (forse), c’erano tre buoni candidati, ma che nessuno di loro aveva tutte le competenze auspicate.
E via quindi con un terzo concorso. Il rischio è grosso: o dal nulla uscirà la perla rara, o si rischia di avere a che fare con candidati ancor più imbarazzanti.
Membro della commissione, Christian Lüscher ha criticato fortemente quanto successo: “Mi vergogno di questa commissione. Invece di fare un lavoro costruttivo e strutturato (…) fa giochi politici a spese dei candidati. Oggi sono davvero disgustato”. L’avvocato, ben introdotto negli ambienti finanziari, propendeva per la candidatura di Bino, come lui membra del PLR ginevrino. In realtà, il problema – o meglio il disgusto – è la presenza di personalità come Lüscher nella commissione che deve decidere le sorti della Procura federale. Nel suo ruolo d’avvocato, infatti, Lüscher è costantemente opposto all’MPC. Per cui la sua presenza nella commissione che deve scegliere il Procuratore generale è un conflitto d’interesse che non dovrebbe essere tollerato.
Quando è stato creato l’MPC si era pensato che sarebbe stato il luogo dove avrebbero potuto confluire i magistrati e gli inquirenti più validi della Svizzera. In realtà così non è stato. Meglio essere re nei Cantoni che principini a Berna dove la politica – vedi il caso Blocher-Roschacher – si è sempre fatta sentire. Lo si è visto nelle elezioni dei giudici federali. E lo si vede oggi nella saga del successore di Michael Lauber, il terzo procuratore generale a lasciare il mandato anzitempo. Tanto che vien da chiedersi se non sia opportuno stabilire un consiglio svizzero della magistratura, sorta di governo autonomo di un potere giudiziario che dovrebbe essere indipendente dalle logiche di partito.
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