Un figlio dell’immigrazione al numero 10 di Downing Street
Per la prima volta nella storia del Regno Unito: la sua famiglia di origine indiana
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Per la prima volta nella storia del Regno Unito: la sua famiglia di origine indiana
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Per la prima volta nella storia del Regno Unito: la sua famiglia di origine indiana
Il Regno Unito ha un nuovo primo ministro dopo le dimissioni di Liz Truss, arrivate quattro giorni fa dopo appena un mese e mezzo di mandato. Il Partito Conservatore, che aveva espresso Truss e che continua ad avere la maggioranza in Parlamento, si è preso tempo fino alle 15 di oggi ora italiana perché i potenziali successori raccogliessero il sostegno da almeno 100 parlamentari del partito. Se più candidati avessero raggiunto quella soglia si sarebbe proceduto a primarie interne fra gli iscritti. Uno solo dei candidati l’ha superata, ed è quindi destinato ad essere il prossimo primo ministro: il deputato ed ex cancelliere dello Scacchiere (cioè ministro dell’Economia) Rishi Sunak.
Già domenica sera Sunak aveva ottenuto il sostegno di 165 parlamentari, mentre la sua avversaria più credibile, l’ex segretaria allo Sviluppo internazionale Penny Mordaunt, si era fermata a una trentina, ed ha così deciso di ritirarsi dalla corsa. La candidatura di Sunak aveva acquisito ancora più forza quando nelle stesse ore si era saputo che l’ex primo ministro Boris Johnson non si sarebbe candidato a primo ministro: Johnson aveva spiegato di avere il sostegno di almeno 100 parlamentari – «un bluff, come al solito», ha commentato un sostenitore di Mordaunt al Guardian – ma di non volere dividere il partito, un pezzo del quale rimane piuttosto freddo nei suoi confronti dopo le sue dimissioni di appena due mesi fa.
Sunak ha 42 anni. Figlio di immigrati indiani, laureato all’università di Oxford e con studi anche a Stanford, negli Stati Uniti, Sunak aveva lavorato per l’importante banca d’affari Goldman Sachs ed era entrato in politica nel 2014, fra i Conservatori. È considerato un politico pragmatico che appartiene all’ala destra del partito (nel 2016 votò a favore di Brexit). Dal 2020 a luglio 2022 era stato cancelliere dello Scacchiere britannico (cioè il ministro dell’Economia e delle Finanze). Un po’ per la sua storia di figlio di immigrati diventato ricco uomo di successo, un po’ per come era riuscito ad apparire serio e competente nella gestione della pandemia, Sunak aveva acquisito negli ultimi tempi una grande popolarità.
In estate però aveva avuto alcuni guai, fra cui pesanti accuse di evasione fiscale rivolte alla moglie, e le primarie del partito per sostituire Johnson erano state vinte da Truss. Ora non ha più altri rivali sufficientemente solidi per la carica di primo ministro. Stamattina sia il Times sia il Telegraph, i due principali quotidiani conservatori, hanno aperto la prima pagina dicendosi certi che Sunak sarà il prossimo primo ministro.
Ad oggi Sunak ha ricevuto consensi piuttosto trasversali fra i parlamentari del Partito Conservatore, da quelli più a destra come l’ex ministra dell’Interno Suella Braverman all’attuale cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, considerato un centrista. Nessuno sembra apprezzarlo in maniera entusiasta, e alla sua candidatura sono legati anche dubbi sulla sua inesperienza. «È parlamentare da appena sette anni, è stato ministro per due, e persino i colleghi che lo sostengono nella candidatura a primo ministro riconoscono che non ha un’esperienza trasversale che lo renda pronto per affrontare le crisi che si troverà su più fronti», fa notare il Guardian.
Sembra quasi impossibile che a questo punto Sunak non accederà al numero 10 di Downing Street. Vincendo le primarie del Partito Conservatore già oggi, come sembra, dovrebbe ufficialmente subentrare a Truss già nelle prossime ore.
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