Giorgio Mainini: Errore medico, sentenza sorprendente
Chi sbaglia paga. Anche i medici che mettono in pericolo la vita dei pazienti?
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Chi sbaglia paga. Anche i medici che mettono in pericolo la vita dei pazienti?
• – Redazione
La storia svizzera e ticinese non è interamente "fatta in casa"
• – Marco Marcacci
Prima 'rappresaglia', Bruxelles esclude le FFS da un programma di ricerca. Berna in passato cedette, e oggi?
• – Daniele Piazza
Lo stallo con Bruxelles inguaia le FFS
• – Franco Cavani
Cambio alla presidenza del Consiglio di Stato; repetita purtroppo non iuvant, ma io insisto
• – Marco Züblin
Più di 400 ricercatori hanno sottoscritto un appello a sostegno di chi manifesta contro il cambiamento climatico
• – Redazione
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Seimila miliardi di investimenti pubblici chiudono l’era reaganiana; il ritorno dello Stato per competere con il gigante asiatico
• – Aldo Sofia
Un Primo Maggio italiano finito in caciara
• – Enrico Lombardi
È lui il vero eroe della libertà di pensiero e di opinione
• – Rocco Bianchi
Chi sbaglia paga. Anche i medici che mettono in pericolo la vita dei pazienti?
I fatti: una signora sente una piccola massa in una mammella e si rivolge al suo ginecologo; questi la manda in una clinica privata per una mammografia dalla quale risulta che potrebbe trattarsi di un tumore maligno; la biopsia di controllo, un esame con un alto grado di errore, invece non lo rileva. I tre medici, il ginecologo e i due radiologi, ritengono di non approfondire e tranquillizzano la signora. Per fortuna la paziente, che nel frattempo accusa dolori sempre più forti, incontra per caso una ginecologa secondo la quale il tumore è presente: non solo, il suo volume, in tre mesi, è raddoppiato. La situazione è seria: il tumore potrebbe non essere operabile, con conseguente rischio di morte. Messo al corrente dei fatti, il medico cantonale segnala il caso alla magistratura. Ne segue un processo, alla fine del quale il giudice irroga ai tre medici la pena, sospesa, di 150 aliquote da 360 franchi, cioè 54`000 franchi (ognuno?) per aver messo in pericolo la vita della donna e per le sofferenze psicologiche che la vicenda le ha procurato.
I fatti risalgono al 2014 (!) e la causa non è conclusa perché, giustamente, i tre professionisti possono ricorrere.
Un motociclista che supera la riga bianca sorpassando una delle chilometriche colonne che giornalmente si formano, se non ha creato pericoli procedendo a passo d’uomo, può giustamente vedersi inflitta una multa sui 200 franchi che gli arriva in casa dopo una decina di giorni. Se non vuole storie, paga ed è finita lì.
Mi stride che sia di fatto più sanzionato il motociclista per poco più di una bagatella di tre medici che mettono in pericolo per negligenza la vita di una quarantenne.
Senza polemica chiedo lumi a chi se ne intende. Grazie.
Progetti ferroviari e progetti stradali per favorire un turismo invernale messo in difficoltà dalle conseguenze del riscaldamento climatico - Di Bruno Storni
Le notizie di attacchi hacker si susseguono: c’è da preoccuparsi? Mah!