Il Covid non ferma l’onda rossoverde
Sono Verdi e PS i vincitori delle elezioni in Romandia
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Sono Verdi e PS i vincitori delle elezioni in Romandia
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• – Franco Cavani
Sono Verdi e PS i vincitori delle elezioni in Romandia
Politicamente infatti le elezioni hanno causato un piccolo ma avvertibilissimo scossone. Il dato ovviamente più eclatante è la perdita della maggioranza assoluta del PPD in Vallese: un vero e proprio terremoto questo in un cantone da sempre saldamente in mani democristiane. Il dato interessante è che il seggio perso è andato a favore dell’UDC, che così torna in Governo dopo quattro anni di assenza, non dei rivali storici del PLR o del PS, che anzi hanno confermato brillantemente i loro seggi. Insomma, lotta interna al campo borghese, con l’ala destra del PPD, o meglio della neonata Alleanza di Centro, che, come già avvenuto in altri cantoni, anche qui sembra sempre più scollarsi anche qui dalla sua casa politica-madre, il conservatorismo di matrice cattolica, attratta da sirene più nazionaliste.
E malgrado l’alleanza con un agonizzante PBD, il PPD ha pure perso un seggio a Glarona, questa volta a vantaggio dei socialisti, che rientrano così in Consiglio di Stato dopo una lunga assenza e, malgrado sembri comunque in grado di tenere a Soletta (secondo turno il 25 aprile), è uscito male anche dalle recenti comunali di Friburgo, un’altra delle sue roccaforti (bene anche qui gli ecologisti, tutto sommato stabile il PS, arrancanti PLR e UDC). Segnali molto preoccupanti per il nuovo corso che i vertici nazionali intendono imprimere al partito.
La Romandia invece si tinge sempre più di rosso-verde: chi pensava che la pandemia avesse arrestato il trend dello scorso anno favorendo i partiti più legati all’economia o quelli che stanno cercando di cavalcare il malcontento popolare dovuto a un anno di lockdown e misure restrittive, si è clamorosamente sbagliato: a Ginevra è stato trionfo ecologista e débâcle PLR, mentre nel canton Vaud non c’è stata partita: a Losanna tre municipali sono targati PS e tre sono verdi (il settimo e ultimo è quanto resta dello storico PLR e dell’entente bourgeoise), e pure tutti gli altri grandi comuni – Yverdon, dove il PLR ha perso la metà dei suoi seggi, Montreux, Vevey, Nyon e persino Renens – hanno confermato la maggioranza di sinistra oppure hanno cambiato colore (unica eccezione, Morges). Doppio 6-1 e tutti a casa.
Prossimi appuntamenti, Neuchâtel in aprile e Friburgo (cantonali) in autunno. Dovesse arrivare un’altra ondata…
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