NAUFRAGHI/E

Navigazione
  • Chi siamo
  • Sostegno
  • Contatto
  • Tutti i messaggi
  • Archivio per data

Rubriche



  • #SwissCovidFail 48
  • Balla coi lupi 21
  • Festival Diritti Umani 10
  • Il meglio letto/visto per voi 563
  • La matita nell'occhio 293
  • L’immaginario in viaggio 22
  • Macerie - Idee di democrazia 25
  • Naufragi 1230
  • Onda su onda 141
  • Ospiti e opinioni 182
  • Piazza... federale 57
  • Ricordando il Signor G 11
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli 10
  • Tre domande a... 159
  • Vento dell'Est 12
  • Visti dal largo 15

Seguici con


Copyright © NAUFRAGHI/E. 2023 • All rights reserved.

Hydra WordPress Theme by EckoThemes.

Published with WordPress.

Dal nostro archivio

Filtra per rubrica

  • Naufragi(1230)
  • Il meglio letto/visto per voi(563)
  • La matita nell'occhio(293)
  • Ospiti e opinioni(182)
  • Tre domande a...(159)
  • Onda su onda(141)
  • Piazza... federale(57)
  • #SwissCovidFail(48)
  • Macerie - Idee di democrazia(25)
  • L’immaginario in viaggio(22)
  • Balla coi lupi(21)
  • Visti dal largo(15)
  • Vento dell'Est(12)
  • Ricordando il Signor G(11)
  • Festival Diritti Umani(10)
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli(10)

Filtra per autore/trice

  • Adolfo Tomasini Adolfo Tomasini (8)
  • Alberto Cotti Alberto Cotti (2)
  • Aldo Sofia Aldo Sofia (327)
  • Alessandra Bonzi Alessandra Bonzi (1)
  • Andrea Vosti Andrea Vosti (5)
  • Andrea Moser Andrea Moser (1)
  • Andrea Ghiringhelli Andrea Ghiringhelli (9)
  • Antonio Ferrari Antonio Ferrari (1)
  • Antonio Prata Antonio Prata (1)
  • Aurelio Sargenti Aurelio Sargenti (4)
  • Benedetto Antonini Benedetto Antonini (3)
  • Boas Erez Boas Erez (2)
  • Bruno Giussani Bruno Giussani (4)
  • Bruno Balestra Bruno Balestra (1)
  • Bruno Storni Bruno Storni (2)
  • Carlo Lepori Carlo Lepori (1)
  • Cesare Bernasconi Cesare Bernasconi (2)
  • Christian Marazzi Christian Marazzi (22)
  • Cristian Ferretti Cristian Ferretti (1)
  • Cristina Kopreinig Guzzi Cristina Kopreinig Guzzi (2)
  • Cristina Foglia Cristina Foglia (3)
  • Daniele Piazza Daniele Piazza (56)
  • Daniele Finzi Pasca Daniele Finzi Pasca (1)
  • Delta Geiler Caroli Delta Geiler Caroli (6)
  • Donato Sani Donato Sani (4)
  • Eleonora Giubilei Eleonora Giubilei (10)
  • Elvira Dones Elvira Dones (1)
  • Enrico Lombardi Enrico Lombardi (197)
  • Fabio Dozio Fabio Dozio (16)
  • Fabio Merlini Fabio Merlini (4)
  • Fabio Pusterla Fabio Pusterla (2)
  • Fabio Fumagalli Fabio Fumagalli (1)
  • Fabrizio Triulzi Fabrizio Triulzi (5)
  • Fabrizio Quadranti Fabrizio Quadranti (5)
  • Federica Alziati Federica Alziati (4)
  • Federico Franchini Federico Franchini (33)
  • Filippo Rossi Filippo Rossi (3)
  • Francesco Bonsaver Francesco Bonsaver (1)
  • Françoise Gehring Françoise Gehring (3)
  • Fulvio Poletti Fulvio Poletti (4)
  • Furio Bednarz Furio Bednarz (2)
  • Gabriela Giuria Tasville Gabriela Giuria Tasville (2)
  • Gabriele Nissim Gabriele Nissim (4)
  • Gianni Beretta Gianni Beretta (24)
  • Gino Driussi Gino Driussi (4)
  • Gino Ceschina Gino Ceschina (1)
  • Giulia Petralli Giulia Petralli (2)
  • Giusfin Giusfin (10)
  • Giorgio Noseda Giorgio Noseda (3)
  • Gianluca Verga Gianluca Verga (6)
  • Ivo Silvestro Ivo Silvestro (1)
  • Jacques Pilet Jacques Pilet (4)
  • Kamran Babazadeh Kamran Babazadeh (1)
  • Katia Accossato Katia Accossato (1)
  • Lelio Demichelis Lelio Demichelis (48)
  • Libano Zanolari Libano Zanolari (46)
  • Lisa Boscolo Lisa Boscolo (1)
  • Loretta Dalpozzo Loretta Dalpozzo (24)
  • Lucia Greco Lucia Greco (5)
  • Marcello Lorrai Marcello Lorrai (7)
  • marcosteiner_marcodanna marcosteiner_marcodanna (22)
  • Marco Züblin Marco Züblin (94)
  • Marco Marcacci Marco Marcacci (1)
  • Redazione Redazione (971)
  • Mario Casella Mario Casella (1)
  • Mario Conforti Mario Conforti (5)
  • Markus Krienke Markus Krienke (1)
  • Martino Rossi Martino Rossi (6)
  • Martino Giovanettina Martino Giovanettina (1)
  • Mattia Pelli Mattia Pelli (2)
  • Maurizio Corti e Enrico Lombardi Maurizio Corti e Enrico Lombardi (2)
  • Maurizio Chiaruttini Maurizio Chiaruttini (2)
  • Maurizio Corti Maurizio Corti (1)
  • Maurizio Solari Maurizio Solari (3)
  • Michele Ferrario Michele Ferrario (8)
  • Michel Venturelli Michel Venturelli (3)
  • Nadav Tamir Nadav Tamir (1)
  • Natasha Fioretti Natasha Fioretti (2)
  • Nelly Valsangiacomo Nelly Valsangiacomo (5)
  • Nicoletta Vallorani Nicoletta Vallorani (5)
  • Olmo Cerri Olmo Cerri (13)
  • Orazio Martinetti Orazio Martinetti (10)
  • Paola Pronini Medici Paola Pronini Medici (1)
  • Paolo Storelli Paolo Storelli (1)
  • Paolo Rossi Paolo Rossi (1)
  • Paolo Bernasconi Paolo Bernasconi (1)
  • Paolo Favilli Paolo Favilli (13)
  • Paolo Tognina Paolo Tognina (1)
  • Patrizio Broggi Patrizio Broggi (16)
  • Pepita Vera Conforti Pepita Vera Conforti (9)
  • Pietro De Marchi Pietro De Marchi (1)
  • Pietro Montorfani Pietro Montorfani (27)
  • Raffaele Morgantini Raffaele Morgantini (1)
  • Raffaella Carobbio Raffaella Carobbio (3)
  • Renato Delorenzi Renato Delorenzi (1)
  • Riccardo Fanciola Riccardo Fanciola (52)
  • Riccardo Bagnato Riccardo Bagnato (11)
  • Roberta Bernasconi Roberta Bernasconi (1)
  • Roberto Antonini Roberto Antonini (21)
  • Roberto Porta Roberto Porta (1)
  • Rocco Bianchi Rocco Bianchi (44)
  • Ruben Rossello Ruben Rossello (2)
  • Sarah Parenzo Sarah Parenzo (5)
  • Saverio Snider Saverio Snider (2)
  • Sergio Roic Sergio Roic (13)
  • Silvano Toppi Silvano Toppi (98)
  • Simona Sala Simona Sala (32)
  • Spartaco Greppi Spartaco Greppi (2)
  • Spartaco Greppi e Christian Marazzi Spartaco Greppi e Christian Marazzi (2)
  • Tommaso Soldini Tommaso Soldini (2)
  • Tullio Togni Tullio Togni (1)
  • Franco Cavani Franco Cavani (295)
  • Virginio Pedroni Virginio Pedroni (7)
  • Werner Weick Werner Weick (3)
  • Willy Baggi Willy Baggi (1)
  • Yurii Colombo Yurii Colombo (8)
Mostra tutti i messaggi
La bellezza della decrescita o l’elogio della siesta
Naufragi

La bellezza della decrescita o l’elogio della siesta

Riflessioni sulla logica della crescita perpetua, insostenibile dal punto di vista ecologico, insopportabile dal punto di vista sociale e persino inutile dal punto di vista politico

• 31 Ottobre 2022 – Boas Erez

L’uccellino è libero? No, è stato messo in una gabbia nuova
Naufragi

L’uccellino è libero? No, è stato messo in una gabbia nuova

Come possiamo credere che cambi il mondo l’artefice dell’aziendalizzazione del mondo che scuce miliardi con in mano un lavandino?

• 29 Ottobre 2022 – Lelio Demichelis

La giornata di “Memorial”: per non dimenticare le vittime della repressione, non solo sovietica
Naufragi

La giornata di “Memorial”: per non dimenticare le vittime della repressione, non solo sovietica

Si tiene oggi a Mosca un evento sempre più tenuto d’occhio e temuto dal regime putiniano, la “Restituzione dei nomi”, organizzata dall’associazione che ha recentemente ricevuto il Premio Nobel per la pace

• 29 Ottobre 2022 – Donato Sani

Io e… Sergio Leone
Onda su onda

Io e… Sergio Leone

Gli incontri con l’italiano che inventò l’America

• 29 Ottobre 2022 – Redazione

Scurati: La guerra del Duce 
Onda su onda

Scurati: La guerra del Duce 

Mussolini, l’Italia e la Seconda Guerra Mondiale, fra bellicismo alimentato da un ventennio di ambizioni coloniali ed il tragico asservimento alla furia del Führer 

• 29 Ottobre 2022 – Redazione

Contro la meritocrazia
Onda su onda

Contro la meritocrazia

Un principio fondato e condivisibile può trasformarsi nel motore di una realtà che lo contraddice – Intorno a “L’avvento della meritocrazia” di Michael Young

• 29 Ottobre 2022 – Redazione

Vecchia tattica per una nuova strategia
Naufragi

Vecchia tattica per una nuova strategia

Quale adattamento suggerisce alla sinistra la nuova realtà economica internazionale

• 28 Ottobre 2022 – Christian Marazzi

Il diritto all’autodeterminazione è di tutte e tutti
Naufragi

Il diritto all’autodeterminazione è di tutte e tutti

È quanto potrebbe finalmente sancire il nuovo articolo della Costituzione ticinese in votazione il 30 ottobre

• 28 Ottobre 2022 – Raffaella Carobbio

Erdogan criminalizza i social
Il meglio letto/visto per voi

Erdogan criminalizza i social

La nuova legge turca contro Facebook e Twitter (e la stampa indipendente)

• 28 Ottobre 2022 – Redazione

Nascita di una dittatura – Qualche segnalazione per non dimenticare
Il meglio letto/visto per voi

Nascita di una dittatura – Qualche segnalazione per non dimenticare

Nel giorno del centenario della Marcia su Roma, un numero speciale di “Internazionale” rievoca l’accoglienza data dalla stampa estera all’ascesa del fascismo, con qualche utile o possibile paragone con l’epoca attuale ricavabili anche da altre fonti

• 28 Ottobre 2022 – Redazione

Vai ai messaggi più recenti
La bellezza della decrescita o l’elogio della siesta
Naufragi

La bellezza della decrescita o l’elogio della siesta

Riflessioni sulla logica della crescita perpetua, insostenibile dal punto di vista ecologico, insopportabile dal punto di vista sociale e persino inutile dal punto di vista politico


Boas Erez
Boas Erez
La bellezza della decrescita o...
• 31 Ottobre 2022 – Boas Erez
Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare anche nel 2023 – Clicca qui per sapere come

Dato il modo in cui pensiamo all’origine del nostro benessere materiale, l’idea di un’economia che non cresce ci spaventa. Ma sappiamo davvero cosa significa decrescita? Nel suo primo libro « Ralentir ou périr- L’économie de la décroissance » Timothée Parrique lo spiega in modo accessibile e convincente, offrendo una prospettiva di speranza per le nostre società.

Una questione fondamentale

C’è qualcosa di sbagliato nelle nostre società. Il funzionamento del complesso apparato economico ci sfugge. Il degrado ambientale sembra inarrestabile. Eppure, gran parte della popolazione è convinta che se potessimo produrre e consumare meno, tutto sarebbe migliore. C’è la sensazione che dobbiamo uscire dalla logica della crescita perpetua perché è insostenibile dal punto di vista ecologico, insopportabile dal punto di vista sociale e persino inutile dal punto di vista politico. Insostenibile perché chiediamo troppo al nostro ambiente. Insopportabile perché stiamo aumentando le disuguaglianze. Inutile perché non siamo più in grado di aumentare la felicità. Il problema è che non sembrano esserci alternative al modo in cui funziona l’economia così come la conosciamo. Il libro di Timothée Parrique raccoglie la sfida di proporre un’alternativa valida. Il suo approccio è lineare. Egli inizia con una spiegazione di ciò che si intende per crescita e ne offre una critica (le rejet / il rifiuto, cap. 1-4). Poi delinea una via d’uscita dalla logica apparentemente ineluttabile della crescita (le trajet / il viaggio, cap. 6), verso un modello di società in cui l’economia non richiede più la crescita (le projet / il progetto, cap. 7). La decrescita è il passaggio al progetto, dal funzionamento attuale. Tutti questi punti sono affrontati nel libro in modo sufficientemente dettagliato da risultare convincenti. 

Un libro rigoroso, ma molto accessibile

Il libro è basato sulla tesi di dottorato dell’autore. Contiene una storia dettagliata dell’argomento (cap. 5) e numerosi riferimenti. Ma non è questa la sua principale attrattiva. Ciò che è notevole, è la chiarezza dell’approccio, che non sacrifica la precisione sull’altare di una divulgazione accondiscendente. L’autore fornisce le definizioni dei concetti di base e un gran numero di illustrazioni tratte dall’economia reale. Inoltre, ha una grande capacità di spiegare le cose per immagini. Esempi. Una definizione dell’economia è che si tratta di un’organizzazione sociale della soddisfazione dei bisogni (p. 22). La domanda a cui deve rispondere è se siamo soddisfatti, e si può farlo solo tenendo conto di una dimensione collettiva. Tuttavia, raramente l’economia viene affrontata da questo punto di vista generale e il suo obiettivo si limita all’aumento di alcuni tipi di produzione legati ad attività commercializzabili e monetizzabili, ovvero quelli che vengono presi in considerazione nel calcolo del prodotto interno lordo (PIL). Questa è la prima critica all’attuale funzionamento dell’economia, e Parrique dedica il primo capitolo a descrivere “La vita segreta del PIL”, e il secondo a dimostrare che non è possibile aumentare il PIL, senza andare verso il collasso ecologico. Il PIL è “una misura dell’agitazione economica” e viene paragonato a un globo di neve, dove ogni fiocco di neve rappresenta una transazione monetaria (p. 32). Il PIL misura quindi l’agitazione dei fiocchi nel globo. Un pesce pescato e commercializzato aggiunge un fiocco di neve. Un appartamento quotato su Airbnb aggiunge un fiocco. In entrambi questi esempi, il corrispondente aumento del PIL non corrisponde a un aumento delle risorse. 

Un altro esempio: cambiare il telefono ogni due anni, anziché ogni dieci, è come scuotere più forte la palla. Aumenta il PIL, ma non è necessario. Un’altra immagine: il PIL è un flusso, quindi la sua crescita sarebbe come la piena di un fiume (p. 126). Il flusso è diretto dalle rocce che ricoprono il letto del fiume. I massi possono essere considerati come la ricchezza che le persone più ricche accumulano. Queste rocce determinano la direzione del flusso (il reddito). “Oggi—afferma l’autore—le disuguaglianze di ricchezza sono tali che la ricchezza delle classi superiori forma una diga che reindirizza la stragrande maggioranza del flusso verso i loro conti bancari, lasciando un sottile rigagnolo per il resto della popolazione” (p. 127). 

Facciamo un ultimo esempio per illustrare i limiti di un approccio all’economia basato sulla crescita: “far crescere la produzione di mercato è sempre un po’ come fare un nuovo maglione con la lana di quello vecchio. Innanzitutto, è inimmaginabile che si possano avere più maglioni che lana (limiti ecologici). In secondo luogo, lavorare a maglia richiede tempo, tempo che non verrà speso per fare altro (i limiti sociali). […] Una crescita eccessiva del mercato agirà dunque come forza di dissoluzione sociale” (p. 117). 

Passiamo alla decrescita. La decrescita è molte cose insieme: una strategia di transizione, un movimento, un mosaico di pratiche, una corrente di pensiero, una teoria critica e un campo di studi. È una critica ecologica, sociale e politica della crescita economica. È un principio guida per un corpo di pensiero e di pratica (p. 189). L’autore è quindi ancora più lodevole quando dà alla decrescita una definizione operativa, come percorso di transizione. La decrescita è definita come una riduzione della produzione e del consumo “per ridurre l’impronta ecologica in modo democraticamente pianificato, in uno spirito di giustizia sociale e con una preoccupazione per il benessere” (p. 216). Come nota l’autore, è una felice coincidenza che ciò che dobbiamo fare per sopravvivere sia anche ciò che dovremmo fare per essere felici.

Un libro attivista

La crescita non è quindi un’ideologia nuova, e il libro sottolinea il ruolo importante che la crescita ha svolto nel far uscire gli Stati da situazioni difficili come la Grande Depressione e le Guerre Mondiali. Il punto è che ora è urgente cambiare il nostro approccio, poiché è dimostrato che le nostre economie ci stanno portando oltre il sostenibile. 

Tuttavia, l’autore non si ferma a questa constatazione e si impegna a proporre soluzioni concrete. Mettendo in luce l’ideologia della crescita (p. 46), i suoi limiti politici (cap. 4), e rispondendo alle numerose critiche formulate contro la decrescita (cap. 8) l’autore non esita, per esempio, ad affermare chiaramente che “la corrente di pensiero della decrescita è fondamentalmente anticapitalista”, in quanto comporta “la riduzione dell’importanza sociale delle istituzioni che la compongono: il lavoro salariato, le merci e i mercati, la proprietà privata dei mezzi di produzione e l’impresa a scopo di lucro” (p. 256). Parallelamente, l’autore fornisce indicazioni su misure concrete di decrescita (p. 194). 

“La decrescita è bella”

È per queste ragioni che Parrique, durante una recente conferenza, ha potuto affermare che la decrescita è bella (cool), perché fornisce un modello che dà valore a molteplici attività, che non vengono prese in considerazione per la crescita: il lavoro non retribuito, l’autogestione e la gestione dei beni comuni o delle cooperative, la democrazia partecipativa, i criteri qualitativi per la scelta delle attività da promuovere, e ovviamente tutto ciò che ha a che fare con la buona gestione delle risorse naturali e il rapporto con gli esseri viventi. La decrescita deve portare a un “modo di vivere basato sulle relazioni umane, sulla realizzazione intellettuale e spirituale in un rapporto appagante con il mondo che ci circonda” (p. 238).

E la siesta?

L’autore fa regolarmente la siesta, che cita tre volte nel libro (pp. 94, 230 e 277). La sua importanza nella vita dell’autore è che lo mantiene produttivo: è un’attività riproduttiva (concetto di economia femminista, p. 92). Tutti noi beneficiamo di un contesto (extra-economico, riproduttivo) che ci permette di fare ciò che facciamo (economico): la natura mantiene condizioni climatiche stabili, lo Stato garantisce l’accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, la famiglia e gli amici contribuiscono a creare un ambiente di vita piacevole e significativo. Questo dimostra quanto sia importante pensare alle virtù della siesta! Spero che la lettura del libro di Parrique possa servire anche come mezzo di riproduzione, e quindi aiutare i suoi lettori nei loro sforzi per uscire dalla crescita, inserendoli in un quadro che abbia (più) senso.






Resta informata/o, iscriviti alla newsletter

P.f. controlla la tua casella di posta o la cartella spam e conferma la tua iscrizione

Boas Erez
Boas Erez
  • Share Article:

Dal nostro archivio

Ma sono solo dei palestinesi
Naufragi

Ma sono solo dei palestinesi

Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare anche nel 2023 – Clicca qui per sapere come Tutti ammirati, naturalmente: Israele ha già vaccinato più della metà...

Pubblicato il 2 Marzo 2021 – Aldo Sofia
La giornata di “Memorial”: per non dimenticare le vittime della repressione, non solo sovietica
Naufragi

La giornata di “Memorial”: per non dimenticare le vittime della repressione, non solo sovietica

Si tiene oggi a Mosca un evento sempre più tenuto d’occhio e temuto dal regime putiniano, la “Restituzione dei nomi”, organizzata dall’associazione che ha recentemente ricevuto il...

Pubblicato il 29 Ottobre 2022 – Donato Sani