Lo scandalo Sanna Marin: contro le accuse, il sostegno delle donne finlandesi
Due video privati, diffusi via social e subito diventati virali, fanno il giro del mondo ed aprono un “caso” politico alquanto discutibile
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Due video privati, diffusi via social e subito diventati virali, fanno il giro del mondo ed aprono un “caso” politico alquanto discutibile
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Due video privati, diffusi via social e subito diventati virali, fanno il giro del mondo ed aprono un “caso” politico alquanto discutibile
Durante la scorsa settimana, la pubblicazione online di un video privato raffigurante la prima ministra finlandese Sanna Marin ballare e divertirsi con delle amiche, ha buttato la leader nell’occhio del ciclone. Uno scandalo che non ha motivi validi per essere tale, ma che racconta con precisione il double standard che investe diversamente uomini e donne (ma anche anziani e giovani) in ruoli di potere.
Sanna Marin è la più giovane leader di governo nel mondo: dal 2019 è premier della Finlandia, oltre che vicepresidente del Partito Socialdemocratico Finlandese, membro del Parlamento e Ministra dei Trasporti. Aveva solo 34 anni quando è diventata capo del governo. Una leader, Marin, apprezzata per il suo contributo alle politiche giovanili, per l’interesse mostrato verso il tema del welfare e per la dedizione nei confronti di temi quali ecologia e inclusività. Inoltre, la guerra tra Ucraina e la vicina Russia non ha scomposto la giovanissima, che ha continuamente dimostrato il suo appoggio nei confronti di Zelensky, chiaramente esplicitato dall’ingresso della Finlandia nella NATO. E se tutto questo è vero, e lo è, perché basta un video in cui la 36enne si diverte, per rovinare la sua credibilità politica?
Già in tempi non sospetti, la prima ministra finlandese aveva diviso il pubblico con una foto che la immortalava ad un festival rock: c’era chi ne acclamava la genuina e rinfrescante vitalità (grande successo, quindi, sui social) e chi, invece, la giudicava per mancanza di serietà e rispetto verso il proprio ruolo. La storia si è ripetuta lo scorso weekend, quando sui social, è trapelato un video che ritrae Sanna Marin a una festa insieme a degli amici, tutte figure popolari nel Paese: cantano, ballano e bevono. Come qualunque altro gruppo di trentenni, verrebbe da dire; in realtà, dopo la diffusione del footage, un mare di critiche si sono immediatamente riversate sulla politica. Rispetto a quanto accaduto, le parole di Marin sono di dispiacere: “Naturalmente, non commenterò dove sono stati girati questi video o chi li ha girati, perché si tratta di spazi privati. Sono rattristata che siano diventati di dominio pubblico”.
Political leaders do party.
They also get drunk sometimes, snore, fall down, laugh, stain their clothes, dance, puke.
They are human being. Get over it.
Full support to @MarinSanna. pic.twitter.com/SUNY9L4UXw
— Mélanie Vogel (@Melanie_Vogel_) August 19, 2022
E mentre c’è chi ancora (molti, in realtà) si convince di quanto la “cattiva condotta” della premier sia uno smacco al suo ruolo di potere, su internet trapela un secondo video, palesemente mirato a minare la reputazione di Marin. In questo, la scena vede come protagonisti la leader e il cantautore Olavi Uusivirta, ritratti in atteggiamenti intimi all’interno di un club di Helsinki; un episodio che, secondo le ricostruzioni, dovrebbe risalire al weekend del 6 agosto, lo stesso incriminato dal video precedente. Anche in merito a questo, Marin si è esposta con i media: “Non ho fatto nulla di illegale. Spero che nel 2022 si possa accettare che una persona che prende decisioni per il Paese possa ballare, cantare e andare alle feste”. Dopodiché, in seguito alle accuse che a vedevano fare uso di sostanze stupefacenti, la premier si è sottoposta a un test antidroga, risultato ovviamente negativo.
https://www.instagram.com/p/CfgvG6ZtV36
In merito alla diffusione di questi video privati, si è espresso l’esperto di cyber sicurezza Petteri Järvinen, che ha manifestato la possibilità per cui ad hackerare il telefono e i social del gruppo di amici della leader, sia stato il Cremlino. Oltre ad aver portato la Finlandia a entrare nella Nato, infatti, Sanna Marin nelle ultime settimane si sta anche battendo contro i visti turistici per i russi in Europa.
Il video si è fatto evento e ha creato divisioni in tutto il mondo, non solo in Europa: ne ha parlato anche il presentatore americano Trevor Noah, che nel suo ironico monologo durante il The Daily Show ha voluto concentrarsi su quanto l’unica differenza tra Sanna Marin e i politici americani sia il fatto che, essendo decisamente più anziani, quest’ultimi non sappiano filmarsi con la videocamera del cellulare. D’altro canto, c’è chi rivendica la libertà e il diritto di poter essere sé stessi e umani fuori dal Gabinetto e dentro le quattro mura della propria vita privata. Sull’altra sponda del fiume, invece, ci sono i più conservatori dell’opposizione, che criticano aspramente il comportamento non consono al ruolo di potere che Marin investe, visto come irrispettoso nei confronti della sua posizione.
A difendere a spada tratta la premier Sanna Marin ci pensano le donne finlandesi, che sui propri canali social si sono lasciate andare a una sorta di flashmob non organizzato, una traduzione del sentimento nazionale femminile che vuole dimostrare completa solidarietà alla propria premier. Gli hashtag #idancewithsanna et similia hanno proliferato su Twitter, Instagram e TikTok nelle ultime ore, a cornice di video di giovani donne che ballano e sostengono moralmente Marin. Un gesto che dimostra quanto sia chiaro agli occhi di tanti quanto le accuse di mancata professionalità nascondano, in maniera poco velata, un double standard di giudizio basato sul genere e sull’età.
Mobilitazione social delle donne finlandesi per Sanna Marin.
Fantastiche 👏👏👏
pic.twitter.com/C6dtezacwV— Mario Poltero 🇪🇺🇺🇦🇮🇱🇵🇸 (@MPoltero) August 21, 2022
A scandalizzare, in primis, è che questi video siano diventati uno scandalo internazionale: nel vederli e nell’osservare i commenti polarizzati di chi la difende a spada tratta e di chi invece la accusa senza ritegno, soprattutto gli italiani fanno fatica a non fare paragoni con scandali simili che hanno visto protagonisti i nostri leader italiani. Paragoni che, però, hanno vita breve e il motivo risiede, purtroppo, nelle anagrafiche di Sanna Marin: giovane, donna e potente. Caratteristiche diametralmente opposte rispetto a quelle che hanno caratterizzato i nostri leader e che rappresentano un connubio che, più di ogni altro, ti pone sotto le luci della ribalta e fa di te facilissimo oggetto di critiche. A rendere compulsivamente errati i pregiudizi su Sanna Marin non solo la mancanza totale del rispetto della sua privacy, quindi, ma anche e soprattutto l’idea che la premier non possa permettersi atteggiamenti disinibiti, divertiti e perfettamente in linea con la sua età. Un’idea che viene amplificata proprio dal modello che Sanna Marin rappresenta, quello di giovanissima donna non solo potente, ma anche libera e progressista. Un modello che fa ancora paura.
Nell’immagine: fotogrammi dai video citati
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