Lugano e Tether: accordo impresentabile
Dubbi, perplessità e preoccupazioni dopo la discussione in Consiglio Comunale a Lugano sul progetto “Plan B” - Di Raoul Ghisletta (Consigliere comunale PS)
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Dubbi, perplessità e preoccupazioni dopo la discussione in Consiglio Comunale a Lugano sul progetto “Plan B” - Di Raoul Ghisletta (Consigliere comunale PS)
• – Redazione
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• – Redazione
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• – Aldo Sofia
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• – Aldo Sofia
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• – Roberto Antonini
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• – Christian Marazzi
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• – Redazione
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• – Spartaco Greppi e Christian Marazzi
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• – Roberto Antonini
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• – Paolo Favilli
Dubbi, perplessità e preoccupazioni dopo la discussione in Consiglio Comunale a Lugano sul progetto “Plan B” - Di Raoul Ghisletta (Consigliere comunale PS)
Si è tenuto lunedì sera, in Consiglio Comunale a Lugano, l’atteso dibattito richiesto in particolare dalla sinistra e da Raoul Ghisletta, a proposito del progetto “Plan B”, che nel profilare la città come capitale europea della tecnologia blockchain con l’adozione di un partner come Tether per l’adozione dell’uso dei bitcoin, sta suscitando non poche perplessità fra addetti ai lavori ed osservatori, anche per le modalità con cui il progetto è stato avviato, senza un adeguata discussione preliminare fra i partiti. Ne abbiamo parlato ampiamente anche in questa sede in ripetute occasioni, sollevando fra l’altro, la questione piuttosto discutibile di stabilire, da parte della città, un accordo con El Salvador. Sulla seduta di lunedì hanno riferito ampiamente “La Regione” e il “Corriere del Ticino” di ieri, sottolineando che il progetto del Municipio continua intanto a godere del favore della maggioranza in CC. Da Raoul Ghisletta ci è giunta la presa di posizione che abbiamo deciso di pubblicare. (red.)
L’accordo tra la Città di Lugano e Tether è iniziato nel marzo 2022 e finirà dopo 4 anni, quindi all’inizio del mese di marzo del 2026. A causa del Municipio, che lo ha firmato senza alcun voto del Consiglio comunale, Lugano per quattro anni è invischiata in una faccenda allucinante, che la espone ad un rischio mai visto.
Quanto sta facendo la Città di Lugano per rendere presentabile l’impresentabile lascia allibiti. Che poi la maggioranza dei politici locali non voglia vedere, né sentire è un altro discorso.
Sul suo sito la Città promuove l’uso delle criptovalute, tramite cinque applicazioni per il cambio di bitcoin, tra le quali Bitfinex, che appartiene a Tether. Ma il ruolo di una Città è veramente quello di promuovere pseudomonete create dal nulla, che sfruttano la credulità degli investitori?
No, una Città dovrebbe a mio parere associarsi a chi produce tecnologie utili alla società e non a speculatori. Affaristi che creano un mondo finanziario in nero, il quale viene utilizzato anche da parecchi utenti che vogliono fare riciclaggio e traffici illeciti senza alcun controllo.
Il Sindaco Foletti il 14 novembre 2022 dopo il crollo di FTX ha dichiarato al Corriere del Ticino che Tether è un partner sano e solido. Nel frattempo il partner sano e solido non può far affari nello Stato di New York e sembrerebbe avere problemi anche in Canada e a Singapore. Quando la credulità degli investitori verso il sistema Tether – Bitfinex verrà meno, questo partner finirà in polvere. E i cocci resteranno alla Città.
La promozione della tecnologia blockchain e la formazione (blockchain, bitcoin e stablecoins education) con i soldi di Tether sono evidentemente specchietti per le allodole, orchestrati dai padroni delle criptovalute, come già visto nel caso della fallita FTX, che faceva la grande benefattrice per rendersi bella in tutta l’America.
Soldi che servono solamente a distrarre lo spirito critico che ogni persona dovrebbe avere nei confronti delle criptovalute e a rendere presentabile l’impresentabile.
Dopo il fallimento clamoroso di FTX e la crisi in atto nel settore, la maggioranza dei gruppi politici del Consiglio comunale il 6 febbraio 2023 ha perso l’occasione per distanziarsi dall’operazione di marketing a favore di Tether e delle criptovalute, lanciata da un Municipio allo sbando dal profilo etico e politico.
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