Meglio tardi che mai
Per quanto rischiosi, gli allentamenti delle misure anti Covid19 non mi sorprendono. Direi anzi che erano inevitabili: le pressioni erano troppe e difficilissimo per il Consiglio...
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Per quanto rischiosi, gli allentamenti delle misure anti Covid19 non mi sorprendono. Direi anzi che erano inevitabili: le pressioni erano troppe e difficilissimo per il Consiglio...
• – Riccardo Fanciola
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• – Franco Cavani
Con la pandemia di covid-19 quasi tutta la popolazione mondiale deve fare i conti con un’emergenza sanitaria di cui ancora non si vede la fine. Eppure i paesi ricchi continuano a...
• – Redazione
Dicevo della, assai perniciosa, declinazione della democrazia come dittatura della maggioranza. Oggi, da Muzzano, giungono due indicazioni che potrebbero essere lette come...
• – Marco Züblin
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• – Franco Cavani
Non si sono mai amati, Donald Trump e Mitch McConnell. Per quattro anni i due uomini più potenti del partito repubblicano hanno portato avanti – con discreto successo e...
• – Andrea Vosti
Da un anno l’emergenza sanitaria causata dal Corona virus sta tenendo tuttora in scacco il mond intero. La Svizzera, ovviamente, non fa eccezione. L’emergenza sta avendo anche un...
• – Fabrizio Triulzi
Se è vero che la storia del nostro Cantone è legata a quella della finanza (meglio, quella dell’evasione fiscale italiana), è anche vero che gli interessi dell’edilizia privata...
• – Marco Züblin
È ormai un mese che in Svizzera il numero dei contagi diminuisce. Dai circa cinquemila nuovi casi al giorno che si registravano prima di Natale, la scorsa settimana siamo scesi a...
• – Riccardo Fanciola
Proprio una sorpresa non è, ma la notizia pubblicata oggi dal Tages Anzeiger è comunque clamorosa. In agosto Alain Berset ha tenuto nascosto un rapporto in cui esperti...
• – Riccardo Fanciola
Come convincere la popolazione che la situazione è ad alto rischio oggi, con poco più di mille casi al giorno, mentre si è minimizzata la minaccia quando i casi giornalieri passavano da mille a diecimila?
Non è solo una questione di comunicazione, è ovvio, ma in quest’ambito gli errori sono stati macroscopici. Dalle mascherine al ruolo dei bambini nella pandemia, al famoso metro e mezzo di distanza che ci metterebbe al riparo da ogni pericolo, la comunicazione ufficiale ha più volte contribuito a quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito infodemia. E questo ovviamente non contribuisce a renderla credibile.
Dietro ai problemi di comunicazione, ce n’è uno più sostanziale, però: quello del rapporto con gli esperti e in particolare con la Task force scientifica. Dalla fine della prima ondata, caratterizzata dalla gran fretta di riaprire, all’estate, quando si discuteva del numero di spettatori ammessi ai grandi eventi, per non parlare del disastroso attendismo dell’autunno, per lunghi tratti l’obiettivo del governo è sembrato fosse quello di fare l’esatto opposto di quanto gli epidemiologi suggerivano.
Da gennaio, l’atteggiamento del Consiglio federale è diametralmente cambiato. È l’unico aspetto positivo della comparsa di varianti più contagiose. Meglio tardi che mai, vien da dire. E c’è da sperare che, nonostante le pressioni che ancora verranno da Cantoni e ambienti economici, il Consiglio federale sappia mantenere la rotta. Solo così sarà possibile contenere, se non evitare, la terza ondata che sta per abbattersi su mezza Europa.
“Oggi il Consiglio federale ritiene che sia di nuovo possibile prendere dei rischi e abbiamo deciso di riaprire le terrazze, i cinema, le palestre e certe manifestazioni...
#NoLiestal ieri su Twitter era un fiume in piena. Fotografie di persone, per lo più con la mascherina, per dire no alle tesi di chi sabato scorso ha manifestato, appunto a Liestal...