Scorie rossoverdi
Fra post-cantonali e campagna per le federali, alcune considerazioni sulle prospettive del fronte progressista - Di Boas Erez
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Fra post-cantonali e campagna per le federali, alcune considerazioni sulle prospettive del fronte progressista - Di Boas Erez
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Fra post-cantonali e campagna per le federali, alcune considerazioni sulle prospettive del fronte progressista - Di Boas Erez
Giustamente alcuni si sono chiesti se in vista delle prossime elezioni federali si possano rinvenire tracce di un progetto condiviso tra i partiti Socialista e Verdi ticinesi. Sarà difficile trovarle, per almeno tre ragioni.
In primo luogo a causa di quelli che si possono chiamare gli strascichi delle cantonali, e che il co-presidente Sirica ha chiamato scorie. Per alcuni, le cantonali sono un brutto ricordo da dimenticare. Chi pensa di essersi bruciato, sta lontano dal fuoco. Si può però anche pensare che in aprile senza l’energia che ha portato la campagna congiunta sarebbe andata peggio.
In secondo luogo, c’è chi considera che vi sia una convergenza naturale tra il progetto socialista e quello verde, e che quindi non sia necessario parlarne esplicitamente. Si può certamente affermare che lo sfruttamento delle persone e quello del pianeta abbiano radici comuni nel capitalismo, ma forse non a tutti questo è così chiaro, e qualche spiegazione tradotta in un testo di campagna potrebbe servire a motivare gli elettori.
Vi è poi il fatto che candidati come Storni e Gysin incarnano qualcosa di rossoverde: il socialista è un tecnico esperto delle questioni ambientali e di mobilità, e la verde ha un’anima sociale. Ma bastano questi fatti per suscitare un’adesione e dare prospettive ottimiste?
Una considerazione per finire. Visto l’ulteriore spostamento a destra dell’elettorato ticinese, l’area rossoverde potrà probabilmente ambire a soli due seggi in Parlamento. Verosimilmente il seggio agli Stati sarà perso. Di certo, per far sognare l’elettorato non basta accordarsi sul fatto che il candidato che otterrà meno voti si ritirerà al secondo turno dell’elezione alla Camera alta. A me una convinta candidatura agli Stati, anche senza grandi speranze di elezione, sarebbe sembrata più utile e bella che due candidature di vetrina, che traducono semplicemente le scelte dei partiti di privilegiare gli uscenti.
Detto questo, ricordiamoci che vi sono scorie che anche sepolte continuano a restare attive, e che i rifiuti organici possono servire da fertilizzante.
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