La lunga battaglia di un fuorilegge per i diritti umani
Al Palacongressi di Lugano l’atteso incontro con Mimmo Lucano
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Al Palacongressi di Lugano l’atteso incontro con Mimmo Lucano
• – Redazione
Attacchi, minacce e pressioni hanno impedito un vero e costruttivo dibattito
• – Rocco Bianchi
Di Luca Rapetti (abitante di Cornaredo) Fra gli interventi su questo portale, ho letto con particolare interesse quello firmato da Chiara Orelli in merito al dibattito sul...
• – Redazione
Il dottor Christian Garzoni risponde alle questioni sollevate dal fronte referendario
• – Enrico Lombardi
Non basta richiuderlo in fretta e furia per far sparire i mali che ha rivelato
• – Pepita Vera Conforti
La terribile e ordinaria violenza domestica raccontata dalle vittime
• – Redazione
L’assenza di un Piano B pare sempre più una presa per il Lato B
• – Enrico Lombardi
intervista a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, che con lui diventò un modello di accoglienza e integrazione
• – Aldo Sofia
Dove sta la vergogna da cancellare?
• – Silvano Toppi
Necessità di sopperire alla forte mancanza di personale, un lavoro stressante e salari troppo bassi anche per la media europea: perché il 28 novembre va approvata l’iniziativa
• – Giorgio Noseda
Colpevole di umanità, si potrebbe definire l’ex-sindaco di Riace Mimmo Lucano, che attende ora di affrontare un secondo grado di giudizio e che intanto sta raccogliendo un po’ ovunque ampi segni di solidarietà e sostegno.
Fra essi quello della Fondazione “Main dans la main” con sede a Lugano, che ha invitato stasera Mimmo Lucano al Palazzo dei Congressi per un incontro pubblico in cui gli assegnerà un premio di 50.000 franchi che ha riscosso un altissimo interesse, con un “tutto esaurito” raggiunto in un solo giorno di prenotazioni.
“Naufraghi/e” ha deciso di essere accanto alla Fondazione per dare il massimo risalto all’evento.
A colloquio con Aldo Sofia, Mimmo Lucano si racconta, dunque, al pubblico, che potrà seguirlo anche qui, sul nostro sito, in diretta streaming a partire dalle 18.00, e poi in una pagina dedicata.
Per l’occasione, in sala o online, è anche possibile acquistare il suo libro-testimonianza “Il fuorilegge – La lunga battaglia di un uomo solo” (Milano, Feltrinelli, 2020) da cui proponiamo qui un breve estratto, un significativo approccio al messaggio lanciato al mondo da Mimmo Lucano e dalla sua straordinaria esperienza.
All’inizio le domande erano sempre le stesse: e se fossero troppi rispetto ai residenti? E se tra loro ci fossero dei criminali? Nel dibattito pubblico sul flusso e sull’accoglienza dei migranti erano questi i problemi. Eppure, c’è un altro problema che dovrebbe essere chiaro a tutti: la politica non può ridursi ad una selezione tra chi può e chi non può entrare, perché in questo modo rinuncia a se stessa. Rinuncia alla causa di libertà che l’ha istituita. Nella mia esperienza ho capito una cosa: la politica che si trasforma in puro esercizio di potere dimentica il sogno di emancipazione collettiva al quale il nostro diritto alla libertà ci chiama.
La pandemia del Covid-19 ha sconvolto i paesi di tutto il mondo, facendoli precipitare in una crisi sanitaria ed economica senza precedenti. Siamo stati costretti dentro i nostri confini più prossimi. All’interno del perimetro delle nostre case abbiamo scoperto una condizione meno rassicurante di quanto forse avremmo immaginato. Senza una comunità attorno siamo estranei a noi stessi.
Contagi e morte lasciano poco spazio a considerazioni generali, ma abbiamo il dovere di una riflessione profonda. Dobbiamo rivolgere il nostro sguardo all’indietro, per non dimenticare la storia recente. Ripetute per anni, le parole dell’egoismo sono diventate famigliari e persuasive. Centimetro dopo centimetro, hanno occupato lentamente l’intero spazio dei nostri pensieri. Sono state amplificate dall’onda dei populismi e hanno trovato una compiuta realizzazione nello Stato dai confini chiusi. Il razzismo è dilagato senza generare scandalo. La parola migrante è stata abusata e svuotata del suo significato: abbiamo costruito il ghetto in cui seppellire le nostre coscienze.
Accolte all’unanimità dall’Assemblea dei Verdi Ticino le due candidature femminili per il Consiglio di Stato e la piattaforma comune con il PS
Il seducente bifrontismo dell’Udc, il partito che invoca i valori popolari ed è diretto da un’élite di miliardari