NAUFRAGHI/E

Navigazione
  • Chi siamo
  • Sostegno
  • Contatto
  • Tutti i messaggi
  • Archivio per data

Rubriche



  • #SwissCovidFail 48
  • Balla coi lupi 21
  • Festival Diritti Umani 10
  • Il meglio letto/visto per voi 745
  • La matita nell'occhio 335
  • L’immaginario in viaggio 22
  • Macerie - Idee di democrazia 25
  • Naufragi 1435
  • Onda su onda 196
  • Ospiti e opinioni 206
  • Piazza... federale 57
  • Ricordando il Signor G 11
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli 10
  • Tre domande a... 176
  • Vento dell'Est 12
  • Visti dal largo 15

Privacy


Nel nostro sito sono attivi solo i cookie tecnici necessari per il funzionamento delle pagine. Non viene effettuata nessuna profilazione, e nessuna informazione viene fornita a terzi. Gli unici dati personali memorizzati sono gli indirizzi email di chi si iscrive alla nostra newsletter.

Seguici con


Copyright © NAUFRAGHI/E. 2023 • All rights reserved.

Hydra WordPress Theme by EckoThemes.

Published with WordPress.

Dal nostro archivio

Filtra per rubrica

  • Naufragi(1435)
  • Il meglio letto/visto per voi(745)
  • La matita nell'occhio(335)
  • Ospiti e opinioni(206)
  • Onda su onda(196)
  • Tre domande a...(176)
  • Piazza... federale(57)
  • #SwissCovidFail(48)
  • Macerie - Idee di democrazia(25)
  • L’immaginario in viaggio(22)
  • Balla coi lupi(21)
  • Visti dal largo(15)
  • Vento dell'Est(12)
  • Ricordando il Signor G(11)
  • Festival Diritti Umani(10)
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli(10)

Filtra per autore/trice

  • Adolfo Tomasini Adolfo Tomasini (16)
  • Alberto Cotti Alberto Cotti (10)
  • Aldo Sofia Aldo Sofia (379)
  • Alessandra Bonzi Alessandra Bonzi (1)
  • Andrea Vosti Andrea Vosti (5)
  • Andrea Moser Andrea Moser (1)
  • Andrea Ghiringhelli Andrea Ghiringhelli (11)
  • Anna Ruchat Anna Ruchat (1)
  • Antonio Ferrari Antonio Ferrari (1)
  • Antonio Prata Antonio Prata (1)
  • Aurelio Sargenti Aurelio Sargenti (5)
  • Benedetto Antonini Benedetto Antonini (3)
  • Boas Erez Boas Erez (9)
  • Bruno Giussani Bruno Giussani (4)
  • Bruno Balestra Bruno Balestra (1)
  • Bruno Storni Bruno Storni (2)
  • Carlo Lepori Carlo Lepori (1)
  • Cesare Bernasconi Cesare Bernasconi (2)
  • Christian Marazzi Christian Marazzi (23)
  • Cristian Ferretti Cristian Ferretti (1)
  • Cristina Kopreinig Guzzi Cristina Kopreinig Guzzi (2)
  • Cristina Foglia Cristina Foglia (3)
  • Daniele Piazza Daniele Piazza (56)
  • Daniele Finzi Pasca Daniele Finzi Pasca (1)
  • Daniele Dell'Agnola Daniele Dell'Agnola (1)
  • Delta Geiler Caroli Delta Geiler Caroli (7)
  • Donato Sani Donato Sani (4)
  • Eleonora Giubilei Eleonora Giubilei (10)
  • Elvira Dones Elvira Dones (1)
  • Enrico Lombardi Enrico Lombardi (214)
  • Fabio Dozio Fabio Dozio (23)
  • Fabio Merlini Fabio Merlini (6)
  • Fabio Pusterla Fabio Pusterla (2)
  • Fabio Fumagalli Fabio Fumagalli (1)
  • Fabrizio Triulzi Fabrizio Triulzi (5)
  • Fabrizio Quadranti Fabrizio Quadranti (5)
  • Federica Alziati Federica Alziati (4)
  • Federico Franchini Federico Franchini (47)
  • Filippo Rossi Filippo Rossi (3)
  • Francesca Coin Francesca Coin (1)
  • Francesco Bonsaver Francesco Bonsaver (2)
  • Françoise Gehring Françoise Gehring (3)
  • Fulvio Poletti Fulvio Poletti (4)
  • Furio Bednarz Furio Bednarz (2)
  • Gabriela Giuria Tasville Gabriela Giuria Tasville (2)
  • Gabriele Nissim Gabriele Nissim (5)
  • Giancarlo Dionisio Giancarlo Dionisio (1)
  • Gianni Beretta Gianni Beretta (32)
  • Gino Driussi Gino Driussi (4)
  • Gino Ceschina Gino Ceschina (1)
  • Giulia Petralli Giulia Petralli (2)
  • Giusfin Giusfin (10)
  • Giorgio Noseda Giorgio Noseda (3)
  • Gianluca Verga Gianluca Verga (8)
  • Ivo Silvestro Ivo Silvestro (1)
  • Jacques Pilet Jacques Pilet (4)
  • Kamran Babazadeh Kamran Babazadeh (1)
  • Katia Accossato Katia Accossato (1)
  • Lelio Demichelis Lelio Demichelis (58)
  • Libano Zanolari Libano Zanolari (50)
  • Lisa Boscolo Lisa Boscolo (1)
  • Loretta Dalpozzo Loretta Dalpozzo (29)
  • Lucia Greco Lucia Greco (5)
  • Marcello Lorrai Marcello Lorrai (7)
  • marcosteiner_marcodanna marcosteiner_marcodanna (22)
  • Marco Züblin Marco Züblin (94)
  • Marco Marcacci Marco Marcacci (1)
  • Marica Iannuzzi Marica Iannuzzi (1)
  • Redazione Redazione (1202)
  • Mario Casella Mario Casella (2)
  • Mario Conforti Mario Conforti (8)
  • Markus Krienke Markus Krienke (1)
  • Martino Rossi Martino Rossi (6)
  • Martino Giovanettina Martino Giovanettina (1)
  • Mattia Pelli Mattia Pelli (2)
  • Maurizio Corti e Enrico Lombardi Maurizio Corti e Enrico Lombardi (2)
  • Maurizio Chiaruttini Maurizio Chiaruttini (2)
  • Maurizio Corti Maurizio Corti (1)
  • Maurizio Solari Maurizio Solari (3)
  • Mauro Minoletti Mauro Minoletti (2)
  • Michele Ferrario Michele Ferrario (17)
  • Michele Realini Michele Realini (6)
  • Michel Venturelli Michel Venturelli (3)
  • Nadav Tamir Nadav Tamir (1)
  • Natasha Fioretti Natasha Fioretti (2)
  • Nelly Valsangiacomo Nelly Valsangiacomo (5)
  • Nicoletta Vallorani Nicoletta Vallorani (5)
  • Olmo Cerri Olmo Cerri (13)
  • Orazio Martinetti Orazio Martinetti (11)
  • Paola Pronini Medici Paola Pronini Medici (1)
  • Paolo Storelli Paolo Storelli (1)
  • Paolo Di Stefano Paolo Di Stefano (5)
  • Paolo Rossi Paolo Rossi (1)
  • Paolo Bernasconi Paolo Bernasconi (2)
  • Paolo Favilli Paolo Favilli (13)
  • Paolo Tognina Paolo Tognina (1)
  • Patrizio Broggi Patrizio Broggi (16)
  • Pepita Vera Conforti Pepita Vera Conforti (9)
  • Pietro De Marchi Pietro De Marchi (1)
  • Pietro Montorfani Pietro Montorfani (28)
  • Raffaele Morgantini Raffaele Morgantini (1)
  • Raffaella Carobbio Raffaella Carobbio (4)
  • Renato De Lorenzi Renato De Lorenzi (2)
  • Riccardo Fanciola Riccardo Fanciola (52)
  • Riccardo Bagnato Riccardo Bagnato (11)
  • Roberta Bernasconi Roberta Bernasconi (5)
  • Roberto Antonini Roberto Antonini (21)
  • Roberto Porta Roberto Porta (1)
  • Rocco Bianchi Rocco Bianchi (48)
  • Ruben Rossello Ruben Rossello (3)
  • Sarah Parenzo Sarah Parenzo (6)
  • Saverio Snider Saverio Snider (4)
  • Sergio Roic Sergio Roic (15)
  • Silvano Toppi Silvano Toppi (113)
  • Simona Sala Simona Sala (39)
  • Simona Andreoli Simona Andreoli (1)
  • Simona Ostinelli Simona Ostinelli (1)
  • Spartaco Greppi Spartaco Greppi (2)
  • Spartaco Greppi e Christian Marazzi Spartaco Greppi e Christian Marazzi (2)
  • Tommaso Soldini Tommaso Soldini (2)
  • Tullio Togni Tullio Togni (1)
  • Franco Cavani Franco Cavani (339)
  • Virginio Pedroni Virginio Pedroni (8)
  • Werner Weick Werner Weick (5)
  • Willy Baggi Willy Baggi (1)
  • Yurii Colombo Yurii Colombo (28)
Mostra tutti i messaggi
Multa di oltre un miliardo per la multinazionale svizzera Glencore
Naufragi

Multa di oltre un miliardo per la multinazionale svizzera Glencore

Sul mercato globale, a volte, è più redditizio pagare le sanzioni che abbandonare pratiche illegali

• 17 Giugno 2022 – Federico Franchini

La Bns inasprisce la politica monetaria
Il meglio letto/visto per voi

La Bns inasprisce la politica monetaria

La Banca nazionale decide prima del previsto di alzare di mezzo punto il tasso guida - Intervista al Prof. Sergio Rossi

• 17 Giugno 2022 – Redazione

Kiev in Europa
Il meglio letto/visto per voi

Kiev in Europa

Giugno è il mese decisivo per il futuro dell’Ucraina, che chiede sostegno incondizionato all’UE

• 17 Giugno 2022 – Redazione

Sanna Marin e il “sisu”
Il meglio letto/visto per voi

Sanna Marin e il “sisu”

La capacità finlandese di soffrire e superare le avversità 

• 17 Giugno 2022 – Redazione

Villa favoritissima
Naufragi

Villa favoritissima

Non c’è pace nel confronto fra pubblico e privato a Lugano: torna a galla anche l’annosa questione della passeggiata a lago di Castagnola

• 16 Giugno 2022 – Benedetto Antonini

Sembra ovvio, ma ovvio non è: si può sorprendere anche con i “cliché”
Naufragi

Sembra ovvio, ma ovvio non è: si può sorprendere anche con i “cliché”

Un nuovo programma culturale di terza serata aumenta, con qualità indubbie, l’offerta della RSI

• 16 Giugno 2022 – Enrico Lombardi

I lavori del cavolo sono ovunque. Anche nelle università
Il meglio letto/visto per voi

I lavori del cavolo sono ovunque. Anche nelle università

Quando a dominare il nostro lavoro sono le mansioni e le incombenze senza senso

• 16 Giugno 2022 – Redazione

Lo spappolamento dei Cinquestelle, l’astensionismo e altri racconti
Il meglio letto/visto per voi

Lo spappolamento dei Cinquestelle, l’astensionismo e altri racconti

Il crollo di Conte. Il boom di Meloni. Salvini al bivio. Dopo il primo turno delle amministrative, la sinistra italiana dovrà tornare a fare politica: già per i ballottaggi del 26 giugno

• 16 Giugno 2022 – Redazione

Quel pasticciaccio brutto del PSE
Naufragi

Quel pasticciaccio brutto del PSE

Mentre dovrebbero partire i lavori del mega-cantiere luganese, arriva la notizia della defenestrazione degli architetti responsabili del progetto. Un nuovo, brutto segnale di gestione pubblica del futuro della città

• 15 Giugno 2022 – Rocco Bianchi

L’Europa e l’Ucraina: favorevoli, contrari e titubanti
Il meglio letto/visto per voi

L’Europa e l’Ucraina: favorevoli, contrari e titubanti

 La lunga maratona burocratica dell’Ucraina per entrare nell’Ue

• 15 Giugno 2022 – Redazione

Vai ai messaggi più recenti
Multa di oltre un miliardo per la multinazionale svizzera Glencore
Naufragi

Multa di oltre un miliardo per la multinazionale svizzera Glencore

Sul mercato globale, a volte, è più redditizio pagare le sanzioni che abbandonare pratiche illegali


Federico Franchini
Federico Franchini
Multa di oltre un miliardo per la...
• 17 Giugno 2022 – Federico Franchini

La multinazionale svizzera Glencore dovrà pagare 1,06 miliardi di dollari alle autorità degli Stati Uniti e del Brasile, dopo essersi dichiarata colpevole di attività di corruzione in Africa e in Sudamerica, nonché di manipolazione dei mercati petroliferi. La notizia è ormai di qualche settimana fa. È stata battuta dalle principali testate, ma è passata un po’ così: in sordina. Quasi fosse una cosa ovvia, scontata. Di fatto, lo è: il gruppo era nel mirino del Dipartimento americano di giustizia (DOJ) dal 2018 e nel rapporto annuale 2021 inoltre la stessa Glencore aveva già registrato un accantonamento di 1,5 miliardi proprio in vista di saldare questi contenziosi giudiziari. L’unico, forse, a essere stato colto di sorpresa è il Consigliere federale Ignazio Cassis che, con Glencore già sotto indagine negli USA, si era reso protagonista nel gennaio 2019 di un imbarazzante endorsement nei confronti della multinazionale. 

Al di là di questo, però, cosa ci dice l’ammissione di colpa negli Stati Uniti? Al centro della vicenda vi sono mazzette distribuite come cioccolatini in Nigeria, Repubblica democratica del Congo (RDC) e Venezuela. Il Plea Agreement (l’accordo d’ammissione tra le autorità statunitensi e Glencore International AG, così come il riassunto dei fatti ( qui e qui) pubblicati negli States mettono in luce la cultura della corruzione imperante in seno al colosso basato nel Canton Zugo. Una cultura diffusa e persistente, non limitata agli intermediari locali o a qualche trader disonesto, ma perpetrata da alcuni dei più alti dirigenti del gruppo. Non citati nominalmente, nel mirino delle indagini americane sono finiti soprattutto due manager di altissimo livello: Telis Mistakidis e Alex Beard, che hanno lavorato per Glencore per decenni e, prima di lasciare l’azienda qualche anno fa, sono stati tra i più stretti luogotenenti dell’ex amministratore delegato Ivan Glasenberg. Il primo (Mistakidis)  era un «dirigente di alto livello» nel reparto rame e zinco, il secondo (Beard) è identificato come il «capo globale del dipartimento petrolio». 

Nei documenti, Alex Beard corrisponde alla descrizione di “Executive 1”, ossia colui che ha accettato di pagare 14 milioni di dollari attraverso una società di intermediazione dell’Africa occidentale nel 2011, «sapendo che il denaro sarebbe stato utilizzato, almeno in parte, per pagare tangenti a funzionari nigeriani». Telis Mistakidis è invece “Executive 3”, una persona coinvolta in uno schema di corruzione di funzionari nella RDC. Il manager ha scambiato e-mail con l’agente della Glencore nel Paese, in cui l’agente diceva che «abbiamo bisogno di pressioni politiche» per prevalere in una controversia contrattuale e suggeriva che una «quantità ragionevole di munizioni » (reasonable amount of ammunition) avrebbe risolto il caso. Un’unità della Glencore ha effettuato un pagamento di 500.000 dollari pochi giorni dopo. Il manager d’origine greca è diventato miliardario lavorando per Glencore, di cui era diventato uno dei principali azionisti. Nell’ambiente, il suo ruolo è considerato determinante nella trasformazione dell’azienda da piccola società con una reputazione sulfurea a gigante globale delle materie prime (con altrettanta reputazione sulfrea). L’uomo era stato poi sacrificato e allontanato dal gruppo nel 2018 proprio in seguito a problemi contabili della filiale congolese del gruppo svizzero. 

In una conferenza stampa, il procuratore americano Damian Williams non ha usato mezzi termini: «La portata di questo schema di corruzione criminale è sconcertante. Glencore ha pagato tangenti per ottenere contratti petroliferi. Glencore ha pagato tangenti per evitare gli audit governativi. Glencore ha corrotto i giudici per far sparire le cause. In sostanza, Glencore ha pagato tangenti per ottenere un profitto, per un ammontare di centinaia di milioni di dollari. E lo ha fatto con l’approvazione, se non con l’incoraggiamento, dei suoi massimi dirigenti». Il DOJ afferma inoltre che il gruppo «non è sempre stato pienamente collaborativo: ha tardato a produrre prove rilevanti e non ha intrapreso azioni correttive tempestive e appropriate per quanto riguarda la disciplina di alcuni dipendenti coinvolti nella cattiva condotta. Sebbene Glencore abbia intrapreso azioni correttive, alcuni dei miglioramenti di conformità sono nuovi e non sono stati completamente implementati o testati per dimostrare che preverranno e rileveranno simili comportamenti scorretti in futuro, rendendo necessaria la nomina di un monitor di conformità indipendente per tre anni».

Dopo avere risolto i contenziosi negli USA e in Brasile (corruzione alla società parapubblica Petrobras), Glencore ha annunciato che si dichiarerà colpevole anche nel Regno Unito. L’indagine britannica ha come obiettivo la Glencore UK Ltd e la sua controllata Glencore Energy (UK) Ltd e concerne casi di corruzione legata al commercio di petrolio in Camerun, Guinea Equatoriale, Costa d’Avorio e Sud Sudan. Il Serius Fraude Office dovrebbe comunicare la sanzione il prossimo 21 di giugno. Restano aperte ancora le inchieste penali in Olanda e in Svizzera, dove la multinazionale è direttamente sotto indagine da parte del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) proprio nell’ambito delle concessioni minerarie ottenute in Congo. 

L’inchiesta prevista “in casa propria” sembra preoccupare meno Glencore. La multa massima in Svizzera per l’articolo 102 del codice penale, quello che prevede la condanna di un’impresa che per carente organizzazione interna non ha potuto impedire reati quali la corruzione o il riciclaggio è di solo 5 milioni di franchi. Una bazzeccola a cui certo si può aggiungere un risarcimento più cospicuo sottoforma di confisca dell’utile conseguito illecitamente. L’eventuale sanzione elvetica sarà, con ogni probabilità, irrisoria rispetto a quanto pagato negli USA. Multa americana che, anch’essa, va tuttavia contestualizzata come ha fatto Javier Blas, giornalista di Bloomberg: dati gli attuali alti prezzi del petrolio, Glencore probabilmente guadagnerà una cifra analoga nei prossimi sei mesi.

Fatto è che con l’ammissione di colpevolezza, Glencore mette fine alla scomoda procedura americana (e brasiliana). Può così dichiarare di non essere più la società brutta e cattiva che era quando si sono verificate «le pratiche inaccettabili alla base di questa cattiva condotta». Il futuro ci dirà se qualcosa è davvero cambiato. Per ora nelle sue prese di posizione emerge un’assenza: l’assenza totale di scuse verso le vere vittime di questa cultura della corruzione. Ossia le popolazioni di Paesi spesso poverissimi, seduti su un tesoro di materie prime che finisce, però, per ingrassare solo lontane multinazionali, avidi dirigenti occidentali e politici locali. A loro, alle vittime, non resta nulla. Neanche la multa: quella, se la intascano gli americani. A comandare son pur sempre loro. 

Nell’immagine: pellet di nickel prodotti dalla Glencore






Resta informata/o, iscriviti alla newsletter

P.f. controlla la tua casella di posta o la cartella spam e conferma la tua iscrizione

Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare – Clicca qui per sapere come

Federico Franchini
Federico Franchini
  • Share Article:

Dal nostro archivio

Hong Kong agli Oscar, una generazione di attivisti al crocevia
Naufragi

Hong Kong agli Oscar, una generazione di attivisti al crocevia

Un documentario richiama l’attenzione su un tema che la Cina vorrebbe fosse dimenticato

Pubblicato il 26 Aprile 2021 – Loretta Dalpozzo
Borradori e la sua intima segretezza
Naufragi

Borradori e la sua intima segretezza

Quanto credo di aver capito del politico ma soprattutto dell’uomo poco conosciuto

Pubblicato il 13 Agosto 2021 – Marco Züblin