Sinistra, vaccini e libertà neoliberista
Come e perché un Cacciari diventa supporter dei negazionisti
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Come e perché un Cacciari diventa supporter dei negazionisti
• – Lelio Demichelis
Breve incontro locarnese con una donna impegnata da sempre
• – Pepita Vera Conforti
Insostenibile la proposta di sospendere gli aiuti dello Stato all'economia cantonale
• – Spartaco Greppi
Per ‘madre terra’ sembra l’ultima chiamata. Dall’ONU allarmante rapporto di 200 scienziati sulla violenza dei cambiamenti climatici, causati ‘inequivocabilmente’ dalle attività umane
• – Aldo Sofia
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• – Franco Cavani
Riflessioni laiche sul medagliere olimpico
• – Marco Züblin
Trattare gli indecisi e gli ansiosi sulle vaccinazioni come “stupidi” e potenziali untori non fa che gettarli nelle braccia della destra più estrema
• – Redazione
Anche nello sport il cammino delle donne è partito da lontano e non è ancora terminato
• – Libano Zanolari
Addii strazianti di eroi pallonari
• – Enrico Lombardi
Nuovo record assoluto: 7 franchi per ogni firma sul libero mercato di referendum e iniziative popolari. Uno scandalo e troppi silenzi
• – Daniele Piazza
Come e perché un Cacciari diventa supporter dei negazionisti
Chi ha una certa età ricorderà le vaccinazioni antipolio di massa con il vaccino Sabin, che hanno permesso di debellare la poliomielite. Oggi i bambini sono vaccinati contro una serie di malattie, dal morbillo alla rosolia e nessuno grida allo scandalo. Per il vaccino contro il Covid-19 molti straparlano invece di dittatura sanitaria, accusando lo Stato di voler imporre un obbligo vaccinale che violerebbe la libertà individuale. Dimenticando che in ogni sistema liberale e democratico (ma anche a Cuba, con il suo vaccino socialista e senza dover alimentare i profitti delle multinazionali), la libertà individuale non può e non deve confliggere con la libertà degli altri. Cioè, l’io non esiste senza il noi, e viceversa. Chi rivendica il proprio diritto individuale a non vaccinarsi dimentica appunto che gli altri hanno un analogo e speculare diritto civile e sociale a non essere contagiati. Quale diritto deve prevalere? Ovviamente l’interesse generale, rispetto al quale il diritto di ciascuno di non volersi vaccinare deve (e sottolineiamo il deve) fare un passo indietro (come per la libertà di voler passare col rosso al semaforo), perché la libertà individuale deve essere anche responsabilità e cura della libertà degli altri. Su questo è stato detto e scritto molto, non vogliamo aggiungere altro.
Vogliamo invece sottolineare ciò che pochi hanno evidenziato. E cioè che questo individualismo anti-vaccinale è figlio dell’ideologia neoliberale e anarco-capitalista egemone ormai da quarant’anni a questa parte (e in parentesi ricordiamo che l’anarchia è idea molto nobile e soprattutto migliore da come è stata abusata dal capitalismo, che l’ha trasformata in quell’anarco-capitalismo per il quale l’unica libertà che conta è quella del mercato, considerato a sua volta come massima espressione della libertà individuale). Un individualismo neoliberale egoista; egotista (con il culto narcisista di sé e della propria unicità); solipsista (per cui tutto è incentrato sul sé dell’individuo e il resto viene rimosso); e competitivo (gli altri sono solo miei competitors e nella savana del tecno-capitalismo vince solo chi corre più veloce).
Un (falso) individualismo evidentemente, che ha una delle sue fonti in quello slogan della neoliberista Margaret Thatcher che quarant’anni fa diceva: la società non esiste, esistono solo gli individui (e la famiglia).
Paradossale è allora che oggi questa idea di libertà e di individuo (falsa, ma molto accattivante) sia fatta propria anche da intellettuali che si dicevano (un tempo; oggi forse non più) di sinistra. Prendiamo il filosofo Massimo Cacciari, che insieme a Giorgio Agamben ha scritto cose surreali a proposito del Green pass italiano, come: “La discriminazione di una categoria di persone [quelle che non lo possono avere perché non si vogliono vaccinare, non potendo così entrare in certi luoghi], è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica”.
Discriminazione? Pericoli drammatici per la democrazia? Siamo seri: i pericoli per la democrazia arrivano piuttosto dal capitalismo e dalla finanza, dall’oligopolio della Silicon Valley, dalla profilazione di massa per usi commerciali e politici, appunto dal neoliberalismo.
Certo, Cacciari e Agamben aggiungono poi: “Nessuno invita a non vaccinarsi!”. Ma ciò che appunto è paradossale è che una certa parte della sinistra che vive soprattutto di social – o quella che era sinistra (Cacciari e Agamben sono infatti la punta di un iceberg molto grande e profondo) – usi il concetto di (falsa) libertà proprio dell’ideologia neoliberale, destrorsa, illiberale e antidemocratica in sé e per il capitale. Facendo cioè propria l’idea che la società non esiste, che esiste solo l’individuo e così rovesciando come un guanto ogni idea di uguaglianza e di fraternità che invece erano iscritte, con la libertà, sulle bandiere della Rivoluzione francese (e dell’illuminismo).
Per uscirne vivi serve solidarietà, convinzione e... un piccolo, rudimentale periscopio
I tragici eventi in Medio Oriente hanno avuto un’eco anche in Africa, posizioni polarizzate non soltanto nel nord arabo del continente