Credit Suisse, perdite miliardarie e pessima gestione del rischio
L’intrecciarsi di due scandali finanziari provoca 4,7 miliardi di perdite, e un terremoto ai vertici della banca
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
L’intrecciarsi di due scandali finanziari provoca 4,7 miliardi di perdite, e un terremoto ai vertici della banca
• – Redazione
• – Franco Cavani
Il profilo dell'enfant terribile della Chiesa cattolica, attraverso il rapporto del teologo svizzero con tre pontefici: dallo scontro con Wojtyla al dialogo con Francesco
• – Gino Driussi
All'aperto è decisamente un'altra storia, ma bisognerebbe spiegarlo meglio
• – Riccardo Fanciola
L’irruzione della polizia non può cancellare il messaggio di un’occupazione pacifica
• – Federico Franchini
Auspicabile una deduzione fiscale forfettaria e differenziata
• – Marco Züblin
Anche in Birmania fra le ragioni del sanguinoso putsch vi sono le enormi ricchezze accumulate dalle forze armate
• – Redazione
Riflessioni intorno all’occupazione e allo sgombero della “ZAD” del Mormont
• – Enrico Lombardi
Privati delle mense scolastiche causa Covid: un dramma che non colpisce solo i più piccoli del terzo mondo
• – Aldo Sofia
Violazioni dei protocolli sanitari tollerate dalla polizia? Il caso di Lugano
• – Marco Züblin
Saltano teste eccellenti, bonus milionari, importanti quote alla Borsa di Zurigo, e buona parte dei benefici degli azionisti.
La banca rassicura sulla sua solidità. Ma si tratta comunque di un sisma per Credit Suisse, che, dopo un 2020 molto problematico per la vicenda della sostituzione del suo Ceo Tidjane Thiam (coinvolto nella bufera del pedinamento di alcuni alti funzionari della banca), inaugura nel peggiore dei modi il 2021.
La recente, doppia dèbâcle del secondo istituto bancario elvetico (scandali Archegos, il più pesante, e il caso Greensail) provocherebbe in effetti perdite per 4,7 miliardi di franchi, mentre il bilancio del primo trimestre di quest’anno preannuncia un ‘rosso’ di 900 milioni.
Soprattutto nel caso di Archegos, i responsabili dell’operazione si sono mossi con una disinvoltura che ha dell’inverosimile: si sono fidati di un finanziere già noto alla giustizia statunitense, costretto a pagare negli scorsi anni una multa di 60 milioni di dollari per inside trading, e bandito per quattro anni da una piazza importante come quella di Hong-Kong.
Proprio la ricerca del massimo profitto con una gestione ad alto rischio è all’origine degli odierni problemi, e dunque anche della perdita di credibilità, di Credit Suisse. Basta infatti riascoltare l’analisi dello scandalo Archegos fatta per Naufraghi.ch dal professore Sergio Rossi
Riflessioni laiche sul medagliere olimpico
A Lugano i giovani violenti e pericolosi erano solamente nei pregiudizi del municipio